sabato 25 aprile 2015

COACH DELLE ABITUDINI











Fai attenzione a come scegli le tue sfide nella vita. 
La scelta per comodità è quella in cui ti guardi intorno, vedi quello che PUOI fare immediatamente, noti che non uscirai dalla tua zona di comfort e non rischierai. E' la scelta della relazione "perché si dividono le spese" o "perché ormai ho una certa età", è la scelta del lavoro "qualsiasi purché serio". 
Sono scelte facili, ma hanno un prezzo da pagare molto alto a livello di benessere. 
Le scelte più difficili, ma immensamente più appaganti, sono quelle dettate da un VOGLIO autentico. 
Quelle che guardano fuori dalla zona di comfort, perché è lì che si trovano i tuoi sogni.


Buon fine settimana!

Annamaria


giovedì 23 aprile 2015

LE RELAZIONI


Nella ricerca on line dell'anima gemella, è importante non raccontare frottole. Non solo perchè, come dimostrano le più recenti ricerche, mentire fa male alla salute ma perché non aiuta le relazioni personali, le conoscenze, gli incontri. 

Le bugie, si dice, hanno le gambe corte o, a guardare la storia di Pinocchio, il naso lungo. Insomma, vengono smascherate facilmente o comunque, prima o poi, si riveleranno tali. Ecco perchè è meglio non dirle: in generale e, in particolare, nella ricerca on line del partner.

Secondo uno studio condotto dall’Università Notre Dame nell'Indiana, il legame tra bugie e salute è risultato forte: «Ogni volta che il tasso delle bugie saliva, la salute dei partecipanti scendeva, quando le bugie scendevano la salute migliorava», ha spiegato Anita Kelly, una degli autori della ricerca. Il disagio non è solo psicologico (ricordarsi le bugie è a volte un vero e proprio lavoro) ma anche fisico, e si traduce in stress, minore reattività del sistema immunitario, piccoli malesseri. Quindi, con un occhio al nostro benessere, meglio dire la verità.


LE BUGIE PEGGIORI NEGLI INCONTRI TRA SINGLE E NELLA RICERCA ON LINE


Le bugie più tipiche dei cuori solitari  alla ricerca dell'anima gemella? "A volte si tratta di piccoli "peccati veniali", come l'indicare uno o due anni in meno o in più - racconta Anna Maria Cebrelli, esperta in relazioni personali e ricerca on line di PARSHIP.it -; naturalmente anche questi sarebbero da evitare. L'età è in genere un elemento "sensibile". Inutile spacciarsi per quello che non si è: perchè poi quando ci si conoscerà di persona, e quindi meglio, sapere che l'altro/a ha detto una bugia non consente di partire con il piede giusto. Rari sono per fortuna i casi in cui le persone indicano un'età molto diversa dalla loro attuale: in questi casi l'incontro di persona sarà facilmente anche la fine della conoscenza. Bugie di questo peso difficilmente vengono poi accettate. D'altra parte: perchè qualcuno dovrebbe accettare una parte di noi, la nostra vera età, che anche per noi è un problema?"

Sullo stesso stile di "menzogna" che ha le gambe corte nella ricerca on line è la foto "antica": non si intende in bianco e nero, ovviamente, ma una foto che oramai non ci rappresenta più. Perchè il peso è cambiato, perchè sul viso il tempo giustamente è passato... "Non è un problema mettere una foto che racconta come si era 3-5-10 anni fa, l'importante è specificarlo e mettere comunque una foto recente, attuale, in grado di presentarci al meglio per quello che siamo oggi".

LO STATUS, MENTIRE NON HA SENSO

Ovviamente è anche fondamentale indicare correttamente il proprio status: si è separati, divorziati , single, vedovi? PARSHIP è rivolto solo a persone libere, e questo è un fatto indiscutibile per cui tutti si aspettano di trovare solo persone effettivamente libere. Anche la "forma" però per alcuni è importante: ecco perchè non ha senso mettere ad esempio "single" se si è "divorziati".

CUORI SOLITARI ALLA RICERCA DELL'AMORE VERO: L'IMPERATIVO È DIRE LA VERITÀ

Il consiglio per tutti: dare informazioni corrette, veritiere. Che si tratti dell'età, dello status, della foto o di altri elementi della propria vita: quando si comunicano devono essere quelli reali. "La verità rende liberi : ti consente di essere quello che sei. Soprattutto nei nuovi incontri, specialmente se questi sono frutto della ricerca on line, è importante porre buone basi per una futura conoscenza. Dobbiamo piacere per quello che siamo, per la nostra storia, per le nostre rughe o chiletti di troppo eventuali: mentire prima sperando di arrivare ad un incontro e risolvere poi lì la questione non è una scelta strategica vincente. Anzi. Si avranno solo grandi delusioni".


A parte l'essere sinceri da subito che è fondamentale, faccio una  domanda personale che mi riguarda :  esiste ancora un uomo che mi apprezzi non  solo per alcuni aspetti del fisico ma per le mie caratteristiche umane ? E Senza la pretesa di far funzionare la mia testa come la sua, ma nel pieno rispetto delle idee , del modo di pensare altrui ? Se ... si, possiamo parlarne....

Annamaria - fonte 

 PARSHIP

mercoledì 22 aprile 2015

FARMACI PER CANI: UGALI AI NOSTRI MA COSTANO IL TRIPLO



La mia laika ormai ha 16 anni e anche se ben portati ha gli acciacchi dell'età.  

Per una infezione all'occhio, oltre alla vaccinazione annuale ,mi sono rivolta al mio veterinario di fiducia, per una visita.




Antibiotici e antinfiammatori, ho speso  30 euro piu' la  visita altri 30 euro (è stato onestissimo). Totale 60 euro.

Cosa vuoi che siano, penserete. Per i nostri cari animali si fa questo ed altro.Certo! Finchè la spesa è abbastanza contenuta come questa. L'anno scorso per la pulizia dentale in anestesia , molto importante per i nostri amici animali ho speso un botto che non vi dico anche sempre meno rispetto ada altri veterinari.
Ad ogni modo quando a soffrire è l’animale di casa, non si bada a spese. Magari evitero' di spenderli per me.E già! Proprio così.

Ora, il costo della visita veterinaria dipende dal veterinario, e il mio è davvero onesto  e  la responsabilità e il beneficio di risparmiare è mia per la scelta.
Ma i farmaci? Perchè costano così cari?
Ecco cosa ho scoperto in un sito e che vi porto a conoscenza
I veterinari non possono prescrivere farmaci umani anche se costano meno di quelli per i cani e sono anche piu' efficaci. 
Ma come? Possibile? E si è proprio cosi e chi ha già avuto esperienza ,come me, lo sa bene.



Il farmaco ha la stessa molecola e le stesse dosi, ma  per gli animali può costare anche cinque volte di più di quello destinato alle persone.

50 compresse da 5 milligrammi di un tonico cardiaco a base di benazepril hanno, ad esempio, un costo di circa 8 euro per gli umani e 47 euro in versione veterinaria. Un collirio a base di tobramicina passa da 7,40 euro a 13,50 (stessa cifra che ho speso io!) mentre la comunissima amoxicillina combinata con acido clavulanico costa 3 euro circa per gli umani e 14 per gli animali ( io ho pagato 16.70-baytril-)

Alcuni farmaci dai costi elevati, inoltre, fanno parte di terapie che andrebbero continuate per tutta la vita dell’animale e che non vengono rimborsate dal servizio sanitario nazionale. E non è un solo caso. 
Le case farmaceutiche, talvolta le stesse che producono farmaci umani, giustificano il divario di prezzo con la differenza di alcuni eccipienti e nella formulazione più adatta alla somministrazione veterinaria.
Quanto sono cari sono questi eccipienti. Ed è così complicato mescolarli agli altri? Ma davvero i cani hanno un metabolismo più complicato del nostro?
Mah! In Italia non è ancora in progetto la mutua per i cani . Ci sono  dei veterinari che fanno del volontariato, ma per i canili e non per i privati. 


Tutti i farmaci in commercio , per legge ,devono passare e quindi sono passati attraverso la sperimentazione animale, cani compresi.  Brambilla dove sei?...associazioni e autorità si lamentano per i tanti abbandoni. A te i soldi non mancano , non hai niente da dire in proposito? Facciamo testare i farmaci per gli animali sugli uomini? 
Cara laika ,che mi stai osservando mentre scrivo, devi sapere che l'Italia è il paese dei furbi, furbetti e furboni. Tempo fa si pagava 5 euro ogni ricarica telefonica (un furto) e c'è stata una rivoluzione  per eliminare questo sovrapprezzo, anche  la benzina da noi costa come quando il petrolio era 120 dollari al barile (oggi è 47 dollari) e così via per tantissime cose utili  se non indispensabili come i farmaci e l'acqua minerale (o anche solo l'acqua del rubinetto)... ma nessuno ci difende, quei ....non so come definirli che parlano in televisione quando interrogati si tirano fuori rispondendo: "Certo, si dovrebbe..." Ma si dovrebbe chi?


Ecco la testimonianza di un medico veterinario libero professionista:
Purtroppo noi titolari di strutture veterinarie abbiamo poca voce in capitolo. probabilmente ci sono degli interessi in gioco da parte delle aziende farmaceutiche che le nostre associazioni di categoria non riescono ( o non hanno interesse...) a contrastare. L'esempio che è stato riportato è solo uno dei tanti. Uno dei casi più plateali è quello di una nota azienda che produce in umana il Depo-Medrol ed in veterinaria il Depo Medrol-vet: stesso principio attivo, stessa formulazione, stesso flaconcino da 1ml.
La cosa sconvolgente è che quello umano costa 6,51 euro la confezione contenente 3 flaconi; quello ad uso veterinario costa 6,20 euro il singolo flaconcino. Purtoppo siamo costretti a prescrivere quello veterinario se presente in commercio ( pena sanzioni pecuniarie anche salate ). Le aziende invece possono fare il bello e cattivo tempo decidendo di non produrre più dei farmaci se poco convenienti per le loro tasche e costringendoci a reperire quello ad uso umano ( vedere per esempio il diazepam che non è stato più prodotto e che ci costringe ad utilizzare il valium). Ovviamente dovessero decidere di ricommercializzarlo noi saremmo a quel punto costretti a prescriverlo!!! Questa mancanza di attenzione verso le spese veterinarie è la punta di un iceberg di cui fanno parte l'aliquota IVA al 22% e le quasi inesistenti detrazioni fiscali delle spese stesse.
Fonte- Corriere.it



Annamaria




domenica 19 aprile 2015

COACH DELLE ABITUDINI




Quando hai un progetto di vita difficile e vuoi condividerlo, andare da un pessimista serve moltissimo per farti vedere possibili pericoli... se è sincero. Molti infatti ti cercheranno di bloccare perché, se tu ce la fai, ce la possono fare anche loro. E allora dovranno alzarsi da quel divano.
Buona Domenica!