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Fai attenzione a come scegli le tue sfide nella vita.
La scelta per comodità è quella in cui ti guardi intorno, vedi quello che PUOI fare immediatamente, noti che non uscirai dalla tua zona di comfort e non rischierai. E' la scelta della relazione "perché si dividono le spese" o "perché ormai ho una certa età", è la scelta del lavoro "qualsiasi purché serio".
Sono scelte facili, ma hanno un prezzo da pagare molto alto a livello di benessere.
Le scelte più difficili, ma immensamente più appaganti, sono quelle dettate da un VOGLIO autentico.
Quelle che guardano fuori dalla zona di comfort, perché è lì che si trovano i tuoi sogni.
Buon fine settimana!
Annamaria
La mia laika ormai ha 16 anni e anche se ben portati ha gli acciacchi dell'età.
Per una infezione all'occhio, oltre alla vaccinazione annuale ,mi sono rivolta al mio veterinario di fiducia, per una visita.
Antibiotici e antinfiammatori, ho speso 30 euro piu' la visita altri 30 euro (è stato onestissimo). Totale 60 euro.
Cosa vuoi che siano, penserete. Per i nostri cari animali si fa questo ed altro.Certo! Finchè la spesa è abbastanza contenuta come questa. L'anno scorso per la pulizia dentale in anestesia , molto importante per i nostri amici animali ho speso un botto che non vi dico anche sempre meno rispetto ada altri veterinari.
Ad ogni modo quando a soffrire è l’animale di casa, non si bada a spese. Magari evitero' di spenderli per me.E già! Proprio così.
Ora, il costo della visita veterinaria dipende dal veterinario, e il mio è davvero onesto e la responsabilità e il beneficio di risparmiare è mia per la scelta.
Ma i farmaci? Perchè costano così cari?
Ecco cosa ho scoperto in un sito e che vi porto a conoscenza
I veterinari non possono prescrivere farmaci umani anche se costano meno di quelli per i cani e sono anche piu' efficaci.
Ma come? Possibile? E si è proprio cosi e chi ha già avuto esperienza ,come me, lo sa bene.
Il farmaco ha la stessa molecola e le stesse dosi, ma per gli animali può costare anche cinque volte di più di quello destinato alle persone.
50 compresse da 5 milligrammi di un tonico cardiaco a base di benazepril hanno, ad esempio, un costo di circa 8 euro per gli umani e 47 euro in versione veterinaria. Un collirio a base di tobramicina passa da 7,40 euro a 13,50 (stessa cifra che ho speso io!) mentre la comunissima amoxicillina combinata con acido clavulanico costa 3 euro circa per gli umani e 14 per gli animali ( io ho pagato 16.70-baytril-)
Alcuni farmaci dai costi elevati, inoltre, fanno parte di terapie che andrebbero continuate per tutta la vita dell’animale e che non vengono rimborsate dal servizio sanitario nazionale. E non è un solo caso.
Le case farmaceutiche, talvolta le stesse che producono farmaci umani, giustificano il divario di prezzo con la differenza di alcuni eccipienti e nella formulazione più adatta alla somministrazione veterinaria.
Quanto sono cari sono questi eccipienti. Ed è così complicato mescolarli agli altri? Ma davvero i cani hanno un metabolismo più complicato del nostro?
Mah! In Italia non è ancora in progetto la mutua per i cani . Ci sono dei veterinari che fanno del volontariato, ma per i canili e non per i privati.
Tutti i farmaci in commercio , per legge ,devono passare e quindi sono passati attraverso la sperimentazione animale, cani compresi. Brambilla dove sei?...associazioni e autorità si lamentano per i tanti abbandoni. A te i soldi non mancano , non hai niente da dire in proposito? Facciamo testare i farmaci per gli animali sugli uomini?
Cara laika ,che mi stai osservando mentre scrivo, devi sapere che l'Italia è il paese dei furbi, furbetti e furboni. Tempo fa si pagava 5 euro ogni ricarica telefonica (un furto) e c'è stata una rivoluzione per eliminare questo sovrapprezzo, anche la benzina da noi costa come quando il petrolio era 120 dollari al barile (oggi è 47 dollari) e così via per tantissime cose utili se non indispensabili come i farmaci e l'acqua minerale (o anche solo l'acqua del rubinetto)... ma nessuno ci difende, quei ....non so come definirli che parlano in televisione quando interrogati si tirano fuori rispondendo: "Certo, si dovrebbe..." Ma si dovrebbe chi?
Ecco la testimonianza di un medico veterinario libero professionista:
Purtroppo noi titolari di strutture veterinarie abbiamo poca voce in capitolo. probabilmente ci sono degli interessi in gioco da parte delle aziende farmaceutiche che le nostre associazioni di categoria non riescono ( o non hanno interesse...) a contrastare. L'esempio che è stato riportato è solo uno dei tanti. Uno dei casi più plateali è quello di una nota azienda che produce in umana il Depo-Medrol ed in veterinaria il Depo Medrol-vet: stesso principio attivo, stessa formulazione, stesso flaconcino da 1ml.
La cosa sconvolgente è che quello umano costa 6,51 euro la confezione contenente 3 flaconi; quello ad uso veterinario costa 6,20 euro il singolo flaconcino. Purtoppo siamo costretti a prescrivere quello veterinario se presente in commercio ( pena sanzioni pecuniarie anche salate ). Le aziende invece possono fare il bello e cattivo tempo decidendo di non produrre più dei farmaci se poco convenienti per le loro tasche e costringendoci a reperire quello ad uso umano ( vedere per esempio il diazepam che non è stato più prodotto e che ci costringe ad utilizzare il valium). Ovviamente dovessero decidere di ricommercializzarlo noi saremmo a quel punto costretti a prescriverlo!!! Questa mancanza di attenzione verso le spese veterinarie è la punta di un iceberg di cui fanno parte l'aliquota IVA al 22% e le quasi inesistenti detrazioni fiscali delle spese stesse.
Fonte- Corriere.it
Annamaria
Quando hai un progetto di vita difficile e vuoi condividerlo, andare da un pessimista serve moltissimo per farti vedere possibili pericoli... se è sincero. Molti infatti ti cercheranno di bloccare perché, se tu ce la fai, ce la possono fare anche loro. E allora dovranno alzarsi da quel divano.
Buona Domenica!