"Lo stipendio è un diritto, ho lavorato e pretendo i miei soldi". Così Mariarca Terracciano, l'infermiera morta giovedì a Napoli, spiegava alle telecamere dell'emittente Julie tv, a fine aprile, la sua decisione di farsi prelevare ogni giorno 150 millilitri di sangue fin quando non fossero stati pagati gli stipendi al personale della Asl Napoli 1. Quella intervista fece subito il giro del web attraverso Youtube, dove è ancora visibile. "Sto facendo anche lo sciopero della fame.
Può sembrare un atto folle - diceva la donna, sposata e madre di due figli - ma voglio dimostrare che stanno giocando sulla pelle e sul sangue di tutti. Vedere il sangue, che è vita, rende evidenti le difficoltà nostra e degli altri ammalati". La protesta era durata alcuni giorni, fino al 3 maggio quando il presidente della Regione, Stefano Caldoro, riuscì a sbloccare la situazione degli stipendi. Salassi volontari a parte, Mariarca era stata in prima linea anche nelle altre forme di protesta attuate dal personale del suo ospedale, il San Paolo di Fuorigrotta, uno dei tanti presidi della Asl Napoli 1.
Giornate difficili, di stress e di ansia, e per l'infermiera anche la preoccupazione legata al mutuo contratto di recente per l'acquisto di una casa: visto il ritardo nel pagamento degli stipendi, per far fronte alla rata la famiglia era stata costretta a chiedere un prestito. La morte di Mariarca, ieri, è stata attribuita ad "arresto cardiocircolatorio": insomma, un malore improvviso. Nessun collegamento diretto con i prelievi di sangue, ma amici e colleghi sono certi che la rabbia e lo stress dei giorni precedenti abbiano inferto un duro colpo alla salute della donna.
Nessuna indagine in corso da parte della magistratura - Intanto è stato disposto un riscontro autoptico-diagnostico per stabilire quali siano state le cause del decesso di Mariarca Terracciano, l'infermiera di 45 anni morta ieri nell'ospedale San Paolo di Napoli. A renderlo noto è il direttore sanitario del presidio Maurizio Di Mauro. "Sono stato io a chiedere il riscontro - ha detto Di Mauro - ma non è in corso alcuna indagine da parte della magistratura". Alla domanda se una protesta del sangue, come quella messa in atto dalla donna, possa causare un decesso, Di Mauro ha risposto: "Assolutamente no".
Il direttore sanitario: “Era una di famiglia” - "Da questa drammatica morte potranno ritrovare la vita altre persone, perché Mariarca ha donato gli organi". Il direttore sanitario dell'ospedale San Paolo di Napoli, è visibilmente provato dalla morte di Mariarca Terracciano. Dopo il decesso, sono stati espiantati cuore, cornee e reni. "La morte di Mariarca mi ha sconvolto umanamente - ha detto -. Lei era in servizio quando si è sentita male, ha avuto un arresto cardiocircolatorio improvviso". La donna, nel ricordo del direttore sanitario, era "una bella persona, di grande umanità e professionalità. Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di parlare con lei e ho avuto conferma della sua umanità. Mariarca era una di famiglia - ha concluso - Perché qui siamo tutti parte di una squadra che contribuisce al funzionamento dell'ospedale".
Gli amici e i parenti: “Ha dedicato la vita al prossimo” - Una intera vita dedicata agli altri, dall'inizio alla fine "e anche dopo". A ricordare Mariarca, anche le amiche e una sua zia. Piangono una morte che non riescono a spiegarsi. "Mariarca era una persona sana - ha detto un'amica -. La conoscevo da 27 anni e non abbiamo capito com'è successo. Era una donna meravigliosa. Siamo preoccupati per i bambini - ha affermato invece una zia -. Chi si occuperà di loro? Non è giusto che crescano senza la loro mamma".
Cinque arresti e undici indagati all'Italcarone di Incisa Valdarno: fino a 14 ore di lavoro, beni venduti in nero, dipendenti picchiati se non raggiungevano gli obiettivi. Genovesi (Slc): “E' un'eccezione, ma il precariato può arrivare allo schiavismo”
Cose del genere finora si erano viste solo nei film e invece la Guardia di Finanza ha scoperto un call center, “Italcarone” di Incisa Valdarno, vicino a Firenze, in cui le dipendenti potevano anche essere frustate se non raggiungevano gli obiettivi fissati dall'azienda. E' quanto racconta Repubblica in un articolo pubblicato ieri 13 maggio . L’azienda - sostengono gli inquirenti - reclutava personale con inserzioni sui giornali senza specificare quali mansioni avrebbe dovuto ricoprire e poi li trasformava in telefonisti e faceva loro ascoltare ogni mattina l’inno nazionale, canti e slogan. Ai lavoratori - questa l'accusa degli inquirenti - erano però richiesti risultati inarrivabili e imposti orari pazzeschi, fino a 14 ore al giorno, con mezz’ora per il pranzo e pochi minuti per andare in bagno. E, se i risultati non arrivavano, i venditori venivano presi a frustate sulle gambe, fa sapere sempre la Gdf.
I vertici dell’azienda - quattro uomini e una donna - sono finiti in carcere e altre 11 persone sono indagate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla frode fiscale. Secondo le Fiamme gialle, oltre a trattare come bestie i dipendenti, l’azienda ha venduto in nero beni per quasi quattro milioni e mezzo di euro.
L’aspirapolvere oggetto della truffa veniva importato dagli Stati Uniti, aveva un reale valore commerciale di 350 euro ma veniva piazzato a quasi 4mila, presentato come “presidio medicochirurgico-elettromedicale anti acaro”. La carriera del venditore s’interrompeva presto e senza remunerazione, perché il tetto da raggiungere per ottenere le provvigioni era inarrivabile, dando così vita ad un turn over continuo, tutto a beneficio della Italcarone.
Genovesi (Slc), precariato è il vero problema
“La realtà supera i peggiori incubi”. E’ il commento del segretario nazionale della Slc Cgil, Alessandro Genovesi. “La questione vera – a suo giudizio - è come si combatte il precariato, che può arrivare a forme di schiavismo fisico e psicologico. Quando il lavoratore si trova in una posizione contrattuale debole, è portato ad accettare di tutto”. In ogni caso, specifica, “quello di Firenze è un’eccezione: i call center sono aziende con molti problemi, che instaurano rapporti di lavoro precario, ma di solito non arrivano a questi estremi. Sono episodi che devono far riflettere le coscienze di tutti i cittadini, prima ancora che quelle di sindacalisti e imprenditori”.
Sull’argomento, più in generale, vi segnalo l’ottimo libro di Michela Murgia “IL MONDO DEVE SAPERE" nel quale l’autrice racconta “il suo mese”, pazzesco, come telefonista di call center.
Questo libro è il diario in presa diretta di un mese vissuto nell'inferno del telemarketing. Per trenta interminabili giorni, l'autrice ha venduto al telefono aspirapolveri a migliaia di casalinghe per conto della Kirby, una grande multinazionale americana. Intanto annotava, apprendeva e soffriva in prima persona le tecniche di condizionamento e le riunioni motivazionali, le premiazioni e le umiliazioni pubbliche, orari, salari e punizioni aziendali... "Il mondo deve sapere" racconta la precarietà, riuscendo miracolosamente a fare ridere. Fino alle lacrime.
video dedica per la mia cara amica Natalina e per tutti gli amici (e sono stati tanti!) che hanno partecipato all'incontro venerdi scorso a Padova.
Io e Natalina mentre esploriamo un nuovo modello di cellulare .. nelle foto seguenti alcuni degli amici presenti all'incontro...Vanni, Rosa, Bruno, Sergio, Annamaria,(mia omonima)Vera, Felice, Enzo, Rosa, Roberta, Luna, Giovanni.
Questo incontro è stato reso possibile grazie alla chat di Eldy
Che si aspetta a fare una politica di tagli sugli sprechi pubblici?
Viviana Vivarelli
Con i roghi della Grecia davanti agli occhi e l’Italia a questo livello di degrado, che si aspetta a ridurre i costi della politica?
Tremonti tace in una inerzia colpevole e sospetta.
B continua sulla sua strada autarchica e autoreferenziale verso il potere assoluto e, se le cose andranno male, scapperà ad Antigua dove ha già il tesoro, 7 ville per sé e ville lussuose per i più fidi.
I Ministri sono pedine imbelli e imbarazzanti, privi di ideazione e responsabilità.
Tutto il Governo, come la maggioranza parlamentare, è fatto da yesman privi di dignità e di onore, messi lì solo per obbedire.
E gli stessi partiti di opposizione balbettano flebilmente o tacciono addirittura su quello su cui si dovrebbe gridare a gran voce: cosa si aspetta a ridurre gli sprechi dello Stato?
Dovremmo pagarli tutti insieme con la bancarotta come avviene in Grecia?
Dovrà essere la parte più povera dello Stato a vedersi stroncare di colpo servizi, salari e stipendi?
Non si può intanto fare i tagli più grossi?
Cosa si aspetta a prendere i primi provvedimenti?
-dimezzare il Parlamento e ridurre drasticamente il numero di assessori e consiglieri
-eliminare le Province, il che da solo fa 10 miliardi di €
-eliminare le comunità locali sotto i 600 m
-eliminare una volta per tutte gli enti inutili, le circoscrizioni
-accorpare i comuni più piccoli
-mettere tetti ai super stipendi, dai magistrati di cassazione ai ministri agli onorevoli
-attuare quel famoso scarico fiscale delle spese e degli acquisti che finalmente metterebbe allo scoperto l’evasione
-eliminare, come da referendum, i contributi a giornali, giornaletti e opuscoli vari
-fare un bel taglio all’8 per mille alla Chiesa e alle sovvenzioni alle scuole private
-tagliare drasticamente i consulenti di Stato
-rimettere in moto l’economia con migliaia di piccole opere pubbliche (le scuole che crollano, per es. o la messa in sicurezza del territorio, che tra crolli, frane e alluvioni sta stracciando il bilancio)
-ridurre le auto blu da 607.918 a 54.000 come in Germania
-tagliare le opere inutili come il Ponte di Messina o le centrali Nucleari o la parte incompiuta della TAV
-mettere un tetto a tutti gli aumenti che funzionari di enti pubblici (vedi gli amministratori siciliani) si possono dare autonomamente
-ritiro delle truppe in Afghanistan e riduzione delle spese militari
.. e ovviamente frenare il primo e maggiore motivo del deficit di bilancio: l’enorme voragine aperta dalla corruzione di stato.
Ma cosa si può sperare se il partito di maggioranza è comandato dal più grosso corruttore e corrotto dello stato stesso? e se il suo socio leghista continua a sostenerlo in tutte le sue sporche nefandezze? e se l’opposizione pensa solo a fare una seconda bicamerale di turpe patteggiamento come se non fossero bastati i danni prodotti dalla prima? e continua a mantenere gli stessi D’Alema e Violante ecc che hanno aiutato Berlusconi a prendere il potere e a tenerlo nell’assenza di una opposizione degna di questo nome?
..
A 54 anni è rimasta incinta, senza ricorrere ad alcuna cura. Una gravidanza avvenuta in modo naturale. E' quanto scrive il Tirreno, raccontando la storia di Giovanna Ciardi, originaria di Pistoia ma da 30 anni residente a Camaiore (Lucca), dove lavora all'ospedale Versilia e vive con il marito Bruno Paoli, già madre di Veronica avuta 23 anni fa da un precedente matrimonio. La futura puerpera ha spiegato al giornale che a gennaio ha avuto un ritardo e ha pensato che, a 54 anni, fosse arrivata la menopausa. Così è andata dal medico. "Quando però - spiega - gli ho detto che avevo anche nausea e agitazione di stomaco, lui mi ha guardato e sorridendo mi ha detto: 'Guarda che questi sintomi non hanno niente a che fare con la menopausa'. E mi ha consigliato di comprare un test per la gravidanza", che è risultato positivo. La certezza poi è arrivata dalle analisi del sangue. Ora Giovanna - colta di "sorpresa. Non avevo messo in conto di restare incinta alla mia età" - è alla 15/ma settimana di gravidanza e sa già che avrà una bambina. "Una gravidanza naturale a 54 anni è un caso assolutamente eccezionale", ha dichiarato Giovanni Paolo Cima, primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Versilia, interpellato dal Tirreno per un commento sul caso raccontato dal quotidiano. "Fino ad oggi abbiamo assistito a due casi limite di gravidanza naturale a 47 anni. Oltre quella soglia d'età non siamo mai andati. E, per quello che mi risulta - ha concluso -, anche fuori Versilia casi simili sono rarissimi".
Inno all'amicizia...questo video è dedicato a tutti noi del blog da un nuovo amico: Domenico.
Per il nostro amico la vera amicizia è dirsi tutto in faccia senza ipocrisie.
Wikipedia definisce l’amicizia come: “un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. È considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l’amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti.”...
...Sul dizionario ho trovato la seguente definizione: “il legame affettuoso fra due o più persone, nato dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.”...
Annamaria : Ducky, hai preso il caffè, ti sei rilassato…allora, cominciamo?
DUCKY: Vuoi dire, “ci siamo” rilassati e rinfrancati con il caffè…sono
alla tua mercè. Però, birbantella, hai scelto un argomento piuttosto
“pepato”.
Annamaria: Eh, sì…perché recentemente ho letto su un giornale il caso di un
omosessuale ucciso dal figlio del suo amante, che giudicava
questa relazione immorale e vergognosa.
DUCKY: Ancora siamo a questo punto, e ci vorranno dei secoli prima che
gli eterosessuali, cioè noi normali accettiamo l’inversione
sessuale. Molti omosessuali non sono capiti dalla famiglia e non
solo dalla famiglia. E’ mille volte preferibile un invertito sessuale
dichiarato che uno che si trincera dietro tante ipocrisie e falsi
moralismi, perché quest’ultimo odia le persone normali, maschi e
femmine, e potendo, farà loro del male, a seconda del posto
sociale che occupa.
Annamaria: Ma nei secoli passati e in certi paesi era considerato diversamente
l’omosessuale…non è così?
DUCKY: Negli antichi codici ittiti, caldei, babilonesi ed ebraici non
venivano condannati i rapporti omosessuali.
Annamaria: Ecco, vedi…!
DUCKY Pensa un po’ che nell’epoca di Gilgamesh, insomma andiamo
indietro nel tempo di 30 secoli fa – cioè 3000 a.C. – chi era
dichiarato omosessuale non destava alcuno scandalo o
preoccupazione.
Annamaria: Poi le cose cambiano, come disse quel poeta latino, Orazio…”carpe diem”
DUCKY: Le cose cambiano e furono cavoli amarissimi per gli omosessuali.
La condanna di ogni rapporto omosex ebbe origine nella storia ebraica…
Annamaria: Ma guarda questi Ebrei dell’antichità…ma Ducky potevano farsi i …fatti loro…
DUCKY: Non scherzare, … siamo ancora a tanti secoli fa …si tratta di sette secoli a. C. Ma fino a quel secolo, i rapporti orogenitali …
Annamaria: …e qui l’oro non centra un bel niente…!
DUCKY: Lo credo anch’io… e le attività omosessuali erano associati a cerimonie religiose in tutta le zone medio orientali. I “maschietti
“ omosessuali si “prestavano” prostituendosi in un tempio, chiamato Kadesh, e spesso facevano parte del gruppo religiosoebraico. I codici sessuali ebraici, questo modo di comportarsi, furono adottati dai seguaci del cristianesimo, tra i quali San Paolo, il quale era cresciuto nella tradizione ebraica, Sicché il codice morale cristiano è una copia quasi identica del più antico ebraico.
E per completezza di argomento devo dire anche che il codice ittita però proibiva l’omosessualità maschile, mentre non si interessava dei rapporti lesbici. Nella Bibbia è soltanto l’omosessualità maschile a essere duramente condannata, mentre quella femminile non viene considerata. Le pene prevedevano la morte dell’omosessuale.
Annamaria: Oh, poverini…però Ducky so che alcuni personaggi famosi erano omosessuali… Sofocle, Oscar Wilde, Benvenuto Cellini…
caricatura O. Wilde
DUCKY: Molti, molti, tantissimi…omosessuali celebri ce ne sono stati , ma ciò non significa che l’omosessualità apra le menti delle persone, o che essi siano sempre, come dice Dante, letterati e degni di massimo rispetto. Vuoi che te ne faccio una sfilza di quelli che hanno fatto la storia, le arti, le scienze, la cultura: Eccoli:
Socrate, che tu hai citato, Platone, Sofocle, Kiekegaard, Virgilio, Pindaro, Alessandro Magno, Cesare Augusto, Byron, Shakespeare Andersen, Verlaine, Rimbaud, Oscar Wilde, Gide, Condé, Lorrain, Proust, Lorca…
Annamaria: Garcia Lorca? Uhm!
DUCKY: Sì, proprio lui…poi, il grande Leonardo da Vinci, Benvenuto Cellini, già citato da te, Chaikowski, Brahms, Il grande Giulio Cesare, Marco Aurelio, …e sssst…papa Giulio II, Fidia, Epaminonda, Minosse, Goethe, Molière, Vittorio Alfieri, e ah, mannaggia…casanova, Enrico III, Eduardo II, Guglielmo II, Guglielmo III, Federico il Grande e suo fratello Enrico, i…mannaggia, papi Paolo II. Sisto IV e tanti altri…Marò, mi manca il fiato, Annamaria, lasciamo prendere fiato…mi fischiano le orecchie, credimi.
Certamente, alcuni lettori, si saranno scandalizzati nel leggere questi nomi, e qui sta il dramma dell’omosessualità: ancora ci scandalizziamo…e passeranno molti secoli prima che si resti indifferenti dinanzi a un omosessuale.