giovedì 11 gennaio 2018

ASPETTO CARNEVALE



"La prossima guerra mondiale 

sarà combattuta con le pietre."

Albert Einstein




Non abbiamo tregua. Nemmeno il tempo di smaltire le feste e i dolci dell'epifania che già siamo proiettati alla festa delle mascherine e dei travestimenti.



Carnevale è tempo di travestimenti! 
Una volta il travestimento aveva uno scopo ben preciso, che oggi non si usa più, ci si nascondeva dietro una maschera, occultando la propria identità, ci si comportava come meglio si credeva, per chi non aveva il coraggio delle proprie azioni a viso scoperto. La maschera come parola sia di lingua greca e latina "Mettere una maschera sul volto, ha il significato di assumere quella personalità e mostrare quel carattere".
Il carnevale è tempo di scherzi, di trasgressione, di allegria, di carri pittoreschi con mille colori e scenografie, per strappare un sorriso. Come dicevo carnevale tempo di gioia che va d'accordo con la burla e si sposa con il buonumore.
Mascherandosi si potevano invertire i ruoli, ci si burlava dei potenti ed era ammesso di fare la caricatura di vizi o malcostume. Mostrare il vero volto, è un percorso molto difficile accettarsi con il vero volto di chi sei, ecco che allora indossiamo maschere di protezione e copertura e nascondiamo la nostra vera personalità.
La maschera deve essere quello che sei, tutti abbiamo una maschera da mostrare, nella vita, la maschera deve essere quello che sei, non nascondere la reale identità, usa la maschera di quello che sei, quella del cuore, una maschera che tutti noi una volta abbiamo messo.
Che dietro la tua maschera ci siano sogni da raccogliere con mille mani pronte a raccoglierli.
Rido davanti alla convinzione che certa gente crede di avere delle capacità teatrali credendo di possedere credibilità nella parte che mostrano al pubblico.



Con monologhi persuasivi e forme di gentilezza.
Il sipario è uno, e atto dopo atto, la verità fa perdere la memoria... agli attori teatranti.
Prima o poi si getta la maschera.
Gugli.


Annamaria