giovedì 24 dicembre 2020

"GIACOMO DI CRISTALLO" - UNA FIABA SENZA TEMPO



GIANNI RODARI




Il 23 ottobre 1920 nasceva ad Omegna Gianni Rodari ,giornalista scrittore, pedagogista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini e ragazzi. Voglio ricordalo presentandovi  una delle sue innumerevoli storie . Si intitola Giacomo di cristallo (Emme edizioni) e racconta la storia di un bambino nato trasparente.
Era nato in carne e ossa  ma pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente.


La straordinaria immaginazione di Rodari, con questo racconto  portò alla luce un personaggio davvero pittoresco come Giacomo, che non poteva dire le bugie o tenere per sé un segreto perché tutti avevano libero accesso alla sua mente.
Cosa succederebbe se anche noi diventassimo trasparenti? O se la gente potesse leggere i nostri più intimi pensieri? A cosa state pensando in questo momento? Giratevi ,per i piu' piccoli, e osservate la mamma, il compagno di banco o la maestra. Per i grandi, il vostro partner o gli amici .Chiunque vi stia intorno ecco, sanno già tutto senza che voi gli abbiate ancora detto nulla. Strano, vero? Stranissimo! Eppure, sappiate che senza arrivare al punto di leggere i pensieri, per sapere come le cose stanno davvero,  nella vita, la verità è necessaria e, in alcuni momenti, potrebbe essere l’unica via d’uscita. (In questo momento sto pensando al caso di S. Cucchi).
Conclude bene Rodari : la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno, più terribile di un uragano…
Come in ogni storia che si rispetti, arriverà, prima o poi, “un cattivo”, un tiranno che solo con la verità si riuscirà a sconfiggere...



Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l'aria e l'acqua. Era di carne e d'ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente.


Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca.
Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie.
Un'altra volta un amico gli confidò un segreto, e subito tutti videro come una palla nera che rotolava senza pace nel suo petto, e il segreto non fu più tale.



Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo, e ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e indovinare le sue risposte, quando gli facevano una domanda, prima che aprisse bocca.
Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava “Giacomo di cristallo”, e gli voleva bene per la sua lealtà, e vicino a lui tutti diventavano gentili.
Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore, e cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciar traccia. Chi si ribellava era fucilato. I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi.


La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.
Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza.
Il tiranno fece arrestare Giacomo di cristallo e ordinò di gettarlo nella più buia prigione.
Ma allora successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Giacomo era stato rinchiuso diventarono trasparenti, e dopo di loro anche i muri del carcere, e infine anche le mura esterne. La gente che passava accanto alla prigione vedeva Giacomo seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo, e continuava a leggere i suoi pensieri.


Di notte la prigione spandeva intorno una grande luce e il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.
Giacomo di cristallo, anche in catene, era più forte di lui, perché la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno, più terribile di un uragano.

Annamaria... a dopo





venerdì 4 dicembre 2020

BELGIO : "KNUFFWLCONTACT" OVVERO IL COMPAGNO DI COCCOLE...

 



“knuffelcontact” tradotto in italiano "compagno di coccole" è una figura istituita dal governo belga per venire incontro all'isolamento forzato a causa del lockdown, iniziato il 2 novembre, fino al 13 dicembre. Tutti possono averne uno ma... udite udite i single il doppio, due.

Penso che in Italia questa iniziativa non è stata presa perchè la maggior parte della gente se ne frega di appelli e precauzioni e continua a frequentare chi gli pare. Magari proprio quelli che fanno le raccomandazioni.

...Comunque una mia amica avrebbe voluto lui per le coccole...

CAN YAMAN

Il premier Alexander De Croo, annunciando le nuove restrizioni anti-Covid, aveva precisato: “Vogliamo un confinamento, non un isolamento”. Il “compagno di coccole” servirà proprio ad alleviare la solitudine dei cittadini: ogni membro di una famiglia potrà averne uno, chi vive da solo invece potrà averne diritto a due. Bisognerà comunque fare attenzione a limitare i contatti fisici, seguendo regole precise.

Come specificato sul sito del governo belga, “ogni membro della famiglia ha diritto a un compagno di coccole. Le famiglie possono invitarne a casa uno alla volta. Quando il compagno di coccole è presente non si possono ricevere ulteriori visite”. Le regole valgono anche per chi vive da solo: “Oltre al compagno di coccole si può invitare un’altra persona, ma esse non possono essere presenti contemporaneamente”.

Provvedimenti e figure simili erano state introdotte durante il primo lockdown da alcuni Paesi, anche se con le dovute differenze. In Olanda si era parlato di “seksbuddy”, un compagno di letto. Nel Regno Unito, invece, terminata la fase delle maggiori restrizioni era stata introdotta la “support bubble”, bolla di sostegno che concedeva a una persona che viveva da sola di incontrare un’altra persona non convivente sotto lo stesso tetto. 

Fonte huffingtonpost

Annamaria


 

venerdì 27 novembre 2020

È PROPRIO VERO CHE IL PROGRESSO PORTA AL REGRESSO








Proviamo a pensare: cominciamo dagli incendi in Siberia, allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, hanno fatto capire il cambiamento che sta avvenendo del. clima innescato dalle attività umane.

Siamo pazzi e ciechi e ormai stiamo cadendo nel baratro, perché la natura non si ferma.

Per millenni l' uomo ha vissuto la natura con rispetto, prelevando solo quanto gli serviva per la sopravvivenza, ovvero gli “interessi” lasciando intatto il “capitale”.

Poi con  la a nascita dello sviluppo dell' agricoltura, l' uomo, per sopravvivere ha iniziato a sfruttarla con vari processi di coltivazioni , raffinando i metodi.

Ha iniziato così ad intaccare il “capitale”.



Fino a quando ciò avveniva con metodi tradizionali con l' aiuto di bestie, la terra ha sopportato la pressione, poi con la così detta "Rivoluzione Industriale" iniziata in Occidente, la società da sistema agricolo artigianale commerciale è diventata un sistema industriale moderno con l' uso di macchine azionate da energia meccanica e utilizzando i combustibili.

Ci fu anche un incremento di popolazione e quindi aumenta lo sfruttamento delle risorse naturali, oltre alla produzione di scorie di ogni genere, quasi mai realmente smaltibili .

Questo è il vero dramma dell' uomo , poiché innesca un impoverimento interiore che porta all' ignoranza cognitiva e culturale e all' inaridimento emotivo .

Senza più contatto e sintonia con la natura, perdiamo la capacità di adattarci ai suoi mutamenti;la società poi è sempre più orientata all' uso di tecnologie “comode”ma non indispensabili, di dubbio effetto sulla salute, per esempio eccesso di tecnologie basate sull elettromagnetismo come i vari cellulari 3/4g e 5G etc.. ha un' alimentazione sempre più priva di forze vitali.

Tutto ciò ci porta a diventare sempre più insensibili e distaccati da ciò che sta succedendo della natura.



Il pianeta, oggi, sta affondando e noi continuiamo a ballare, cercando di godercela il più a lungo possibile, senza credere in realtà all' avvicinarsi della fine, ma non la fine della terra, ma bensì di questa umanità .

Il pianeta sopravvivera   abbastanza bene al collasso in corso e anche l' umanità non si estinguerà. Moriranno tante persone, e torneremo sotto il miliardo di individui , privilegiando i popoli e le culture a bassa tecnologia, per esempio i boscimani, indios amazzonici , aborigeni e andrà avanti meno ricca ma forse più felice di oggi.

Un grande uomo di scienza ma anche di fede che è stato il naturalista (paleontologo) e gesuita francese padre Pierre TEilhard De chardin:

"Noi non siamo esseri umani che vivono un' esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che vivono un' esperienza umana."


RITA

martedì 24 novembre 2020

DONNE

 



25 novembre una data da ricordare per il brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960 da mandanti del dittatore della Repubblica Domenicana.

Le sorelle Mirabal avevano tentato di contrastare il regime del dittatore Trujillo e per questo furono assassinate.

Da qualche tempo la violenza sulle donne è sempre più al centro di dibattiti, ma purtroppo si evidenzia sempre la mancanza di rapporti civili tra i sessi.

Poche sono ancora le donne che denunciano di aver subito violenza, forse per paura, forse per vergogna dando così più forza all'uomo.

Non sono solo le violenze fisiche a dover annientare una donna ma anche le violenze psicologiche, ricatti economici, minacce, persecuzioni, violenze sessuali, tutti comportamenti che non tengono conto della donna.

In Italia ogni 7 minuti un uomo stupra o tenta di stuprare una donna, ogni tre giorni un uomo uccide una donna.

Dati sconcertanti in un'epoca che si definisce civilizzata come la nostra.

Il primo passo da compiere quindi, sarebbe quello di modificare le culture dove il maschio ha ancora una posizione dominante e troppi privilegi da difendere.

Donna, combatti e riappropriati della tua vita, riappropriati di quello che sei e difendi la tua dignità.

(Da Wikipedia )Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva, Antonia Maria Teresa Mirabal, nacquero a Ojo de Agua provincia di Salcedo nella Repubblica Dominicana da una famiglia benestante. Combatterono la dittatura(1930-1961) del dominicano Rafael Trujillo, con il nome di battaglia Las Mariposas (Le farfalle).

Il 25 novembre 1960 Minerva e Maria Teresa decidono di far visita ai loro mariti, Manolo Tavarez Justo e Leandro Guzman, detenuti in carcere. Patria, la sorella maggiore, vuole accompagnarle anche se suo marito è rinchiuso in un altro carcere e contro le preghiere della madre che teme per lei e per i suoi tre figli. L’intuizione della madre si rivela esatta: le tre donne vengono prese in un’imboscata da agenti del servizio segreto militare, torturate e uccise.

Il loro brutale assassinio risveglia l’indignazione popolare che porta nel 1961 all’assassinio di Trujillo e successivamente alla fine della dittatura.

Il 17 dicembre 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 54/134, dichiara il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne in loro memoria.

Rita&Annamaria


lunedì 7 settembre 2020

LETTERA APERTA AI NEGAZIONISTI COVID





Cari negazionisti del COVID, in questo periodo difficile per le infezioni da coronavirus, non c’è proprio bisogno di negare la sua esistenza e di divisioni.


1)    Vi prego gentilmente di andare a vedere cosa è accaduto nelle zone, dove sono venute a mancare tantissime persone per infezioni da coronavirus, in particolare andate a Bergamo, questo vi aiuterà a capire l’immensa tragedia avvenuta.


2)    Andate a sentire i parenti dei medici, degli infermieri, di tutto il persole sanitario, dei volontari, delle forze dell’ordine, di tutti gli altri parenti di persone venute a mancare per coronavirus.


3)    Quando c’è un’emergenza come quella per coronavirus, bisogna collaborare tutti per mettere in atto una strategia, un programma per salvare il più vite possibile.


4)    In queste situazioni c’è bisogno di essere uniti per reperire risorse  energie, economiche e umane, assunzione di più personale, medici, infermieri, per gli ospedali e in particolare per il territorio, con più mezzi e materiale a disposizione, per rafforzare i servizi socio sanitari sul territoriali, per svolgere funzioni di filtro, in particolare di prevenzione.


5)    Poi c’è bisogno di potenziare le rianimazioni, con più posti letto, più materiale e apparecchiature moderne.


6)    Ora dobbiamo tutti fare la nostra parte di responsabilità, per contribuire dentro i mezzi di informazione e formazione, a far circolare e dare notizie scientifiche vere, corrette, sincere, per contribuire a far crescere in ognuno di noi e nella società la coscienza etica e morale, per la salvaguarda la difesa della salute e con il dovere delle istituzioni sia veramente garantita a tutti i cittadini in eguale misura.


7)    Con questa grave pandemia da coronavirus, dobbiamo impegnarci e lavorare con tenacia nella solidarietà tutti uniti per migliorare le condizioni convivenza e di salute, non si salva nessuno da solo, dobbiamo crederci e ognuno di noi dare il proprio contributo , di impegno per superare questo momento di crisi sanitaria, economica, sociale, c’è la faremo a uscirne in salute e tutti  migliori.


Francesco Lena 
( Bergamo ) 



domenica 12 aprile 2020

PASQUA 2020- UN GRAZIE SPECIALE

Un grazie speciale 



Grazie di cuore a tutto il personale sanitario, in prima linea per combattere il corona-virus con umanità,
medici che si prendono cura dei malati, con tenacia, impegno sacrificio e responsabilità.


Grazie agli infermieri/e donano serenità, speranza agli ammalati, svolgendo il loro servizio di assistenza con amore,
praticando prestazioni terapeutiche, con precisione, tempestività, umanità e con il cuore.


Grazie agli operatori socio sanitari, figura molto preziosa, con il loro grande impegno e generosità,
con dolcezza svolgono il loro servizio di igiene agli ammalati e altre prestazioni nella migliore qualità.


Grazie a tutti i tecnici, di laboratorio, di radiologia, della loro dedizione al servizio con passione e capacità,
sempre impegnati a fare raggi, analisi chimiche, biologiche  altre prestazioni, con precisione e generosità.


Grazie a tutto il personale, addetto alle pulizie dell’ambiente sanitario e ospedaliero,
svolgendo i loro compiti , con impegno, nella massima discrezione senza pensare ai sacrifici del loro lavoro.


Grazie a tutto il personale sulle autolettighe, con grande coraggio svolgono un servizio di pronto intervento,
molto preparati e addestrati a praticare il loro ruolo di pronto soccorso, con tempestività e professionalità.


Grazie a tutti i volontari, molto preziosi, svolgono un ruolo di grande solidarietà e lo fanno con dolcezza,
sanno portare speranza agli ammalati, con il cuore e con  amore offrire un sorriso e una carezza.


Grazie a tutti, siete il nostro orgoglio voi e quelli che si danno da fare per gestire e superare questa infezione ben sapendo che si rischia la propria vita,
è bello avere una risorsa cosi preziosa, avere tante persone speciali con dentro tanta umanità, uniti sconfiggeremo il coronavirus, ce la faremo, andrà bene.

Francesco Lena Cenate Sopra ( Bergamo) 

venerdì 14 febbraio 2020

SALVIAMO IL PIANETA







Madre terra, è la nostra casa comune, magnifica, ricca di tante forme di vite meravigliose, da amare,
noi cittadini dobbiamo educarsi ha una coscienza morale, a uno stile di vita che si prende cura dell’ambiente e rispettare.


Nostra madre terra, con tutta la sua splendida natura, ci è stata affidata per coltivare,
perché tutti i cittadini del mondo, con il raccolto abbiano cibo a sufficienza da mangiare.


Nostra madre terra, ha bisogno di volerle bene, per salvarsi e salvarla, c’è molto da fare,
dobbiamo salvare le foreste, maggior utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, poi raccolta differenziata dei rifiuti, ricupero, riciclare.


Nostra madre terra, per salvaguardarla c’è bisogno di meno consumismo, meno spreco e più sobrietà,
il clima per migliorarlo richiede impegno per non inquinare,  utilizzare energie alternative pulite e serietà.


Nostra madre terra, formidabile circondata dall’ universo, le sue meraviglie ci apre la mente e la creatività,
il cielo, le stelle, il sole ci donano luce, calore e una visione speciale, fantasia e curiosità.


Nostra madre terra, con tutte le sue bellezze, montagne, colline, pianure e il mare,
dona a tutto il creato il necessario per soddisfare i bisogni primari.


Nostra madre terra, chiede di dire basta diffusione e esportazioni di armi, mezzi di distruzione e di morte,
dire con forza no al potere e al Dio denaro, si alla costruzione di mezzi di pace, di amore e di vita.


Nostra madre terra, bisogna praticare l’equità nella distribuzione dei suoi frutti, con bella umanità,
mettendoci, l’intelligenza, responsabilità per vivere tutti nella giustizia, condivisione e solidarietà.


Nostra madre terra, dobbiamo costruire la coscienza ambientale, un progetto di valori umani di alta civiltà,
alle future generazione consegnare il pianeta migliore di come l’abbiamo travato, pieno, di umanità, di pace e di vita.

Francesco Lena