sabato 12 febbraio 2011

relax...il libro della settimana

Le donne si innamorano del mestiere che fanno, gli uomini lo vivono come un'avventura: per questo i maschi in ufficio hanno più successo. A sostenere questa tesi è l'americana Shaunti Feldhahn, autrice del saggio "Perché gli uomini fanno sesso con il lavoro e le donne se ne innamorano". 

 

Listino € 17,00
Editore Sperling & Kupfer
Data uscita 18/01/2011
Pagine 352, brossura
Lingua Italiano
Dopo aver intervistato 1.500 uomini, l’autrice ha rilevato l'esistenza di una serie di regole non scritte ma condivise dagli uomini, un "codice maschio", di cui le donne sono totalmente inconsapevoli. E rivela quali sono le informazioni che le donne dovrebbero avere per gestire meglio le relazioni con colleghi, capi, clienti e sottoposti uomini, esemplificando ogni comportamento con storie raccolte dal vivo e indicando ogni volta una serie di consigli suggeriti proprio dagli intervistati. 

Perché gli uomini hanno lo scudetto come salvaschermo e le donne le foto dei bambini o del cane? E come mai i maschi sono capaci di prendersi a parolacce in riunione e andarsi a bere una birra subito dopo, mentre le donne in seguito a uno screzio professionale non si parlano per settimane? Questo libro spiega finalmente come e perché i due sessi si scontrano nel mondo del lavoro (e non solo), ma soprattutto rivela alle donne l’esistenza di un codice segreto maschile, un insieme di regole non scritte che spesso rischia di penalizzarle. Le cose peggiori che una donna può fare davanti ai colleghi? Piangere, portare la minigonna, fare molte (troppe) domande… Perché? Amiche, leggete questo libro e scoprirete come vivere meglio in ufficio e magari fare anche carriera.

"Mi è capitato spesso - scrive Shaunti Feldhahn - di conoscere donne in gamba, dotate di grande talento, che danneggiano la propria carriera trattando gli uomini con cui lavorano come nessun uomo farebbe mai con un altro". E spesso queste donne non sanno di comportarsi così. "Noi donne possiamo essere abili, ricche di talento, estremamente educate, favorite, sostenute attraverso una rete di contatti. Eppure riusciamo a gettare tutto alle ortiche danneggiandoci involontariamente proprio attraverso le nostre relazioni con i colleghi uomini". 

 

...e a proposito di donne in carriera mi viene in mente la signorina Silvani: scaltra, furba ma tanto simpatica.

La signorina Silvani è un personaggio letterario e cinematografico ideato da Paolo Villaggio nella serie incentrata sulle avventure del ragionier Ugo Fantozzi.

 

La signorina Silvani(Anna Mazzamauro) è una collega di Fantozzi (Paolo Villaggio)di cui il ragioniere è innamorato. Nei vari episodi della saga la Silvani sfrutta questa infatuazione di Fantozzi per ottenere favori o prestiti monetari. 

 

 

la febbre del sabato sera...ballo da sballo










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Le 21 nuove tasse di Berlusconi (o aumenti delle medesime)

RICORDATE ?

" Non metteremo le mani nelle tasche degli Italiani..." 

Ma direttamente nei loro portafogli...


Vi segnaliamo questa nota scritta da Gianni Guelfi


1) Introdotta tassa di 30 euro più marca da bollo di 8 per ogni ricorso al giudice di pace.

2) Eliminata la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;

3) Eliminata la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.

4) Cancellato il credito d' imposta, introdotto da Prodi, del 10% alle imprese che fanno ricerca ed innovazione.

5) Niente restituzione fiscal drag a lavoratori e imprese.

6) Introduzione della cosiddetta tassa sulla tecnologia (lettori multimediali, telef. cellulari, computer). Costerà circa 100 euro a famiglia.

7) Aumento tariffe dell' acqua (grazie alla privatizzazione fatta da Tremonti, art. 23 bis decreto legge 133/2008)

8) Aumento delle tariffe postali

9) Aumento pedaggi austostrade Anas

10) Aumento di 3 euro sui biglietti aerei per chi parte da Roma e Milano, per qualsiasi destinazione e su qualunque compagnia, low cost incluse.

11) Aumento biglietti dei treni, sia regionali che a lunga percorrenza.

12) Raddoppio dell' IVA sugli abbonamenti alle pay tv

13) Tabacchi: aumentano sigarette low cost e "fai da te"

14) Aumento canone Rai

15) Confermata l' applicazione dell' Iva sulla tassa rifiuti, nonostante sentenza contraria Corte Cosituzionale.

16) Stretta fiscale sulle compagnie assicurative (che sicuramente si rifaranno sugli assicurati)

17) Imposta di scopo (i comuni possono istituire nuovi tributi, ad es. tassa di soggiorno per i turisti) per favorire investimenti nel territorio comunale.

18) Cool Concessa alle regioni la possibilità di aumentare fino al 3% l' addizionale Irpef.

19) Istituzione pedaggio sui raccordi autostradali (ad es. Firenze-Siena, Roma-Fiumicino, Salerno-Avellino, tangenziale Bologna)

20) Aumento aliquota contributiva, dal 25 al 26%, per iscritti a gestione separata INPS (professionisti senza previdenza di categoria, venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali)

21) Aumenta al 10% (dal 7-cool  l' "aggio" per la riscossione dei tributi concesso alla Riscossione spa. La nuova norma implica un aggravio per il contribuente pari al 2.5% circa in caso di pagamento dopo il sessantesimo giorno.

22)Aumento di 1 euro per i biglietti del cinema (ad eccezione delle sale parrocchiali)

Il governo Berlusconi non solo ha aumentato le aliquote di tasse e imposte già esistenti, creandone anche delle nuove, come quella sui ricorsi al giudice di pace, ma non ha cancellato manco una delle supposte "67 nuove tasse di Prodi". Tanto sbandierate dalla destra nella passata legislatura, sono ancora tutte li.

E per finire una chicca:


NEL PACCHETTO PRESENTATO CON IL MINISTRO MELONI, IL PREMIER HA ANNUNCIATO CHE “STO STUDIANDO UN’IMPOSTA AGEVOLATA DEL 10% PER 3 ANNI PER I GIOVANI CHE APRONO UN’ATTIVITA". EBBENE, QUEL REGIME AGEVOLATO DEL FORFETTINO DEL 10% PER I GIOVANI ESISTE GIA’ DA 10 ANNI. FU INTRODOTTO DALL' ULIVO CON LA LEGGE 388 DEL 2000.
 
 Segnalazione di Antonio

BUON FINE SETTIMANA DA ANNAMARIA 2, MARIA E MARIAROSARIA






... la battuta viene spontanea " le tre dell'Ave  Maria" ...del blog. Ma che significa?...E' un modo di dire.
"Guarda arrivano le tre dell'Ave Maria"...sta a significare 3 persone che sono sempre insieme... ovviamente non è un insulto!   Insieme alla sottoscritta (altra Maria) siamo in 4 ad augurarvi un buon fine settimana con dediche, pensieri, poesie ... e la recensione dell'ultimo film visto da Maria.

Fine settimana che, metereologicamente, segna l'ndebolimento dell'alta pressione al nord .Sperando in un pò di pioggia che  riporti l'aria a livelli più respirabili a Milano e altrove . Pensate che gli automobilisti  di Saronno  da lunedi hanno viaggiato a 30 km /h su tutte le strade comunali  . L’idea del comune è quella di far fronte all’emergenza smog in modo drastico dopo che il livello di pm10 nell’aria ha superato la soglia d’allarme per quasi tutti i giorni dall’inizio del 2010. Il limite dei 30 km/h rimarrà in vigore fino al 15 marzo. Immediate, e forse logiche, le proteste dei cittadini che nei giorni scorsi hanno persino manifestato contro il provvedimento. Agli abitanti di Saronno conviene forse andare a piedi o in bicicletta...
.
Queste le previsioni per il fine settimana


IL DOMINIO ANTICICLONICO INIZIA A SUBIRE UN ATTACCO DA OVEST, DOMENICA UN DEBOLE FRONTE ATLANTICO RIUSCIRÀ A PENETRARE SULLE NOSTRE REGIONI SETTENTRIONALI E TOSCANA FAVORENDO UN PEGGIORAMENTO CHE SI MANIFESTERÀ CON L'ARRIVO DI DEBOLI PRECIPITAZIONI E QUALCHE NEVICATA OLTRE I 1500M. AL CENTRO SUD WEEK END SOLEGGIATO E MITE 




POETANDO , POETANDO...




Sotto la neve


Quando tutt'intorno la natura
ti appare ricoperta da una spessa coltre,
non ti immagini di trovar vegetazione.
Ma non stupirti troppo se, ad un tratto,
scorgi un albero isolato,
che si erge in tutto il suo splendore.

Quando tutt'intorno c'è soltanto buio nero,
sappi che probabilmente, solo che lo voglia,
puoi trovare sempre... una luce
                                                                                                                  
MARIA ROSARIA

PRIGIONIERA

 
            Nessun ospite era venuto nella mia casa
            per lungo tempo, le porte erano chiuse
            le finestre sbarrate;
            pensavo che la mia notte
sarebbe stata solitaria.
Quando aprii gli occhi
scoprii che le tenebre erano scomparse.
Mi alzai di corsa e vidi le finestre aperte
E attraverso la porta spalancata
Il tuo vento e la tua luce.
Quando ero prigioniera
e le porte erano sbarrate
Il mio cuore progettava di fuggire,
ora siedo in silenzio
e attendo la sera il tuo arrivo.
Mi tieni prigioniera
della mia stessa libertà


ANNAMARIA2
                       
                                                   






 PENSIERI TRASMESSI  DA MARIA

 Ho letto questa frase, è un detto cinese, e vorrei seguirlo...

  Se vuoi cambiare il mondo devi iniziare dal tuo paese.
Sevuoi cambiare il tuo paese devi iniziare dal tuo villaggio.
Se vuoi cambiare il tuo villaggio devi iniziare dalla tua casa.

Se vuoi cambiare la tua casa devi iniziare da te stesso.

Preghiera delle donne:
"Signore dammi l'intelligenza per capire mio marito, amore per perdonarlo, pazienza per sopportarlo e.. niente forza, altrimenti, lo strozzo!"


Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
(Rita Levi Montalcini)


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si ride, si piange




la canzone di oggi è per il mio e nostro caro amico Luigi...con sorriso... punto?!

Ho visto un film - BIUTUFUL- di MARIA

 



Ho visto un film…   Biutiful 
                   
Regia   :  Alejandro González Iňárritu                                                                                                                                                                      
Interpreti  :  Javier Bardem, Maricel Álvarez, Eduard Fernández
Sceneggiatura  :  Armando Bo, Nicolás Giacobone, Alejandro González Iňárritu, Diaryatou      
                           Daff, Cheng Tai Shen
 
Genere   :  Drammatico
 
Produzione   :  Universal Pictures
 
Nazione   :  U.S.A. 2010
Premio come Miglior Attore a Javier Bardem al 63° Festival di Cannes 2010                     
Candidato al Golden Globe 2011 come miglior film straniero                                             
Candidato all’Oscar 2011 come miglior film straniero e miglior attore protagonista
Mettiamoci comodi… seguiamo lo svolgersi della pellicola, sicuramente  impegnativa;       il regista messicano ci ha abituato alle visioni cupe e livide:, già sperimentate in Babel e 21 grammi.                                                                                            
Lasciamoci però calamitare dalla pregevole interpretazione dell’attore spagnolo : Javier Bardem, con quel naso da fratellastro di Owen Wilson  (il Ken Hutchinson del film Starsky & Hutch del 2004 ),   ci guarda negli occhi per 142 minuti….  Come non invidiare la pur affascinante consorte  Penelope Cruz !!!

 
Uxbal è un uomo solo che conduce una vita particolarmente dura, in un quartiere malfamato alla periferia di Barcellona.  Possiede però una dote particolare: riesce a mettersi in contatto con i defunti, ricevendo offerte spontanee dalle persone che hanno perso i loro cari.  In conflitto con la moglie, donna fortemente disturbata, per guadagnarsi da vivere, agisce come intermediario tra la mala cinese ed i venditori ambulanti africani.
Colpisce la descrizione di una Barcellona lontanissima dalle immagini turistiche, teatro di abiezione e sofferenza, capitolo pregevole del film, insieme alla interpretazione di Bardem, al rapporto con i figli , alla nazarena rassegnazione di fronte ad una triste lista di sventure.
La scoperta della fine imminente ed inevitabile, costringe l’uomo a riflettere sul futuro che dovrà lasciare ai suoi figli; Uxbal mostra una maschera di dolore e di furore, determinato com’è a rincorrere una utopia di bellezza nonostante il paesaggio di infelicità globale.
Si ha l’impressione che ogni dramma che si svolge nelle realtà miserabili di tutti i personaggi, vada a pesare sulle spalle dell’unico protagonista, che con la sua intensità ha più che meritato la Palma d’oro a Cannes nel maggio 2010.
L’ansia e l’angoscia predominano ma, specie verso la conclusione, l’aspra durezza realistica dell’insieme,  si sublima nella capacità del protagonista di decantare in modo straordinario rabbia e disperazione, accettando momenti intrisi di facile sentimentalismo.
Anche l’uso della macchina da presa e della fotografia, contribuiscono a fissare l’angosciosa realtà; eppure nel complesso il film risulta potente, viscerale, autentico.





A domani, per segnalarvi le pellicole in uscita da venerdì 11 febbraio 2011

Le notizie segnalate da CATERINA

9-FEBBRAIO - GIORNATA DEL SILENZIO-


"Io non costringo, curo". A due giorni dalla "vergognosa" "Giornata nazionale degli Stati vegetativi" nel secondo anniversario della morte di Eluana Englaro, a due settimane dall'arrivo in aula della Camera del Ddl Calabrò sulla obbligatorietà dell'idratazione e dell'alimentazione nelle persone in stato vegetativo, la Cgil chiama a raccolta medici e operatori sanitari con un appello "per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l'accanimento terapeutico". Una legge che, dopo un lungo iter si è sbloccata il 12 gennaio con il via libera della Commissione Bilancio dietro l'accordo ad essere totalmente definanziata e dunque "senza nuovi oneri per lo Stato", e che fino alla penultima stesura paragonava il sondino gastrico e l'idratazione forzata a "pane e acqua" per il paziente.

Appello con video
Un appello promosso dalla Funzione Pubblica della Cgil, sospinto da due video forti ed essenziali , già firmato da Umberto Veronesi, Ignazio Marino e da tanti neurologi e chirurghi. Lo scopo è di raccogliere il maggior numero di firme da consegnare al presidente della Camera Gianfranco Fini e a tutti i parlamentari per bloccare una legge che, come hanno spiegato all'unisono gli intervenuti alla presentazione, "viola l'articolo 32 della Costituzione ("Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario"), il Codice di Deontologia medica (Articolo 38: "Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato") e della Convenzione internazionale di Oviedo.

In 2-3 mila in stato vegetativo
Una legge che riguarda tutti e in special modo "2-3 mila persone in stato vegetativo e 250 mila malati terminali", ricorda Massimo Cozza della Fp Cgil. "E' la stessa battaglia che abbiamo fatto contro la legge 40, contro la richiesta che i medici denunciassero gli immigrati regolari, contro la proibizione della pillola RU486 - rincara la dose Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil - un orrore perchè strumentalizza temi etici per biechi fini politici".
Ignazio Marino: fra due settimane l'Aula decide
Tra i primi firmatari dell'appello c'è Ignazio Marino, nella doppia veste di chirurgo e senatore. "Mi occupo di questo tema dal giungo 2006, da quando sono diventato parlamentare e mi sono reso conto che i miei colleghi italiani non potevano fare quello che è normale nel mondo anglosassone: riunire i familiari del paziente e informare sull'utilizzo delle tecnologie e decidere insieme a loro dove arrivare con le cure. Il punto della questione - continua Marino - è che fra due settimane in aula si deciderà come gli italiani si dovranno curare nelle ultime settimane della loro vita. Non è un problema di essere credente o meno, il problema è che i diritti delle persone che perdono coscienza stanno pensando nelle mani di chi vince le elezioni. E' possibile che quel diritto passi nelle mani del capogruppo del Pdl o dell'Udc? Noi diciamo no e per questo abbiamo presentato 1.500 emendamenti come opposizione e lotteremo fino alla fine. Chiediamo alla maggioranza di fermarsi perché anche i più recenti sondaggi Eurispes ci dicono che il 72% degli italiani è contrario e che lo sono il 77 per cento dei medici. Sappiamo - ha concluso - che la legge è a forte rischio di incostituzionalità e che la tanto vituperata magistratura interverrà. L'obiezione di coscienza in questo caso è poco praticabile dal punto di vista legislativo. Per questo la battaglia che parte dall'appello è ancora più importante".


Luana

di Beppino Englaro

Questo è il testo integrale della lettera che Beppino Englaro ha inviato al quotidiano della Cei l’Avvenire in risposta a una precedente missiva di Fulvio De Nigris. Oggetto: la data del 9 febbraio istituita dal Consiglio dei ministri come giornata nazionale degli Stati vegetativi. Il direttore della Casa dei Risvegli, in particolare, scriveva a Englaro che «può essere l’occasione importante per pacificare gli animi, trovare un ragionevole punto di comprensione» e lo invitava a salire sul palco con loro la sera del 9 febbraio a Bologna. Ecco la replica del padre di Eluana:

Caro dott. De Nigris, la ringrazio per la sua lettera che considero una manifestazione sincera di rispetto per la vicenda di mia figlia Eluana. Sono sempre più convinto che la perdita di un figlio lasci noi genitori in uno stato di prostrazione e di sofferenza che non ha eguali. Mi sembra doveroso però precisare ancora una volta che in tutti questi anni la mia battaglia non è mai stata contro qualcuno, ma per qualcuno, «in difesa» di qualcuno. Né mai - neppure lontanamente - ho pensato che le scelte della nostra famiglia potessero sovrapporsi alle scelte di altre famiglie e forse - a essere sinceri - mi è toccato in sorte un compito davvero arduo: quello di far valere i desideri e i diritti di una persona, mia figlia, percepita davvero come una minoranza in questo paese. La «minoranza» delle persone che la pensano in modo diverso.

Per questo sarò sempre al fianco di tutte quelle minoranze, i malati, le persone con grave disagio, che non hanno mezzi e strumenti per far valere le loro scelte e i loro diritti. Non ci sono eserciti da armare. Le sentenze della Corte di Cassazione hanno semplicemente ribadito ciò che noi tutti sapevamo e che era già scritto nella nostra Costituzione: non si può imporre il proprio punto di vista ad altri. Per questo, ritengo la decisione di fissare la data della "Giornata nazionale sugli stati vegetativi" proprio al 9 febbraio inopportuna ma soprattutto indelicata.

Nel ringraziarla per la sua lettera, mi auguro che questo paese abbia davvero lo slancio per far valere le ragioni di tutti. Credo di aver già detto e fatto molto. Per me - come lei comprenderà - il 9 febbraio sarà la giornata del silenzio.



Eutanasia
In Italia, attualmente, l’eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all’omicidio volontario (ex art. 575 codice penale). In caso di consenso del malato, ci si riferisce all’art. 579 codice penale, rubricato come omicidio del consenziente, punito con la reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, in virtù dell´art. 580 codice penale, “Istigazione o aiuto al suicidio“.
L´eutanasia passiva viene consentita in ambito ospedaliero, nel reparto di rianimazione, solo nei casi di morte cerebrale: devono, comunque, essere interpellati i parenti dell’interessato e si richiede la presenza e il permesso scritto del primario, del medico curante e di un medico legale. In caso di parere discordante fra medici e parenti, si va in giudizio e in questo caso è il giudice a decidere.
Testamento Biologico
Ancora non esiste una norma sul testamento biologico. Il 9 febbraio 2009, giorno in cui è morta Eluana Englaro, al Senato della Repubblica si stava discutendo il Disegno di legge n.1369 (Decreto Calabrò) che avrebbe dovuto disciplinare la materia. Il testo non era largamente condiviso, in particolare trovava forte opposizione l’articolo 3 del disegno di legge.  Con quest’articolo s’imponeva a tutti i medici, anche contro la volontà dei pazienti che avevano esplicitato una scelta diversa, l’obbligatorietà della nutrizione e dell’idratazione artificiale. I medici si sarebbero trovati costretti a scegliere fra il rispetto del codice deontologico (che impone loro di rispettare la volontà del paziente), oppure la legge. Inoltre, tale articolo avrebbe causato conseguenti contenziosi giudiziari fra famiglie e sanitari.
Dispute, polemiche e dibattiti accesi, di colpo furono smorzati dalla sopraggiunta notizia della morte di Eluana, facendo ripensare il gruppo di maggioranza parlamentare sul da farsi. Così optarono per il ritiro del disegno di legge. Poi un lungo silenzio durato circa un anno.
Intanto la Chiesa cattolica ha informato che si dichiarava favorevole a una legge purché depotenziata, priva cioè di qualsiasi riconoscimento del diritto all’autodeterminazione. Con qeste indicazioni, alla fine, sul cosiddetto “ddl Calabrò”, che già recepiva gli orientamenti della CEI, è stato trovato l’accordo. Approvato rapidamente prima dalla commissione sanità del Senato, poi dal Senato stesso, con 150 voti favorevoli, 123 contrari e 3 astenuti, è passato all’esame della commissione affari sociali della Camera e, il 12 maggio 2010, è stato approvato senza sostanziali modifiche.  Il disegno di legge è ora in attesa di essere discusso dall’assemblea di Montecitorio.
Per ovviare a questo vuoto legislativo, molte  associazioni hanno elaborato un proprio modello di testamento biologico. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha attivato a spese proprie un Registro per la conservazione dei testamenti biologici e ha dato incarico ai Consigli Distrettuali di predisporre elenchi di notai disponibili a riceverli. Rispetto ai moduli fai-da-te, i testamenti biologici sottoscritti davanti al notaio hanno il valore aggiunto della certezza della provenienza certificata. Ogni cittadino può dunque telefonare al Consiglio Notarile della propria città per sapere quali sono i notai disponibili, e sceglierne uno.
In seguito, diversi comuni hanno deciso di istituire registri analoghi. Queste approvazioni sono quasi sempre scaturite da petizioni sottoscritte dai cittadini: i circoli territoriali UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) hanno spesso promosso e contribuito alla raccolta delle firme.


Il giudice della corte suprema Chris Kourakis,  South Australia, ha concesso a una donna di morire attraverso la sospensione dei trattamenti sanitari. Per il giudice australiano il rifiuto delle cure non è assimilabile al suicidio. E’ la prima volta che un tribunale dello Stato decide l’immunità per i medici che si astengono dal curare un paziente che, liberamente, sceglie di morire.
Era il 1605 quando Il filosofo inglese Francis Bacon, nel suo saggio Progresso della conoscenza(Of the Proficience and Advancement of Learning), introdusse il concetto di eutanasia. Egli auspicava che i medici imparassero “l’arte di aiutare gli agonizzanti a uscire da questo mondo con più dolcezza e serenità“. Con questo il filosofo non intendeva che bisognava somministrare la morte. Bacone dava semplicemente alla parola “eutanasia” il suo significato etimologico: “buona morte”, cioè morte non dolorosa. Ai medici toccava il compito di far sì che la morte sopraggiungesse in punta di piedi, dolcemente silenziosa. Nessuno strazio, nessun dolore, nessuna lunga e inutile agonia.
La donna che in Australia ha chiesto e ottenuto, grazie a un giudice lungimirante, il diritto a una morte dolce, era costretta su una sedia a rotelle e relegata in una casa di cura. Non voleva più vivere in quel modo. Ognuno di noi avrà le sue convinzioni in merito, ma la signora australiana ha deciso di dire  basta a quella che per lei non era più vita. Ha esercitato il libero arbitrio sulla sua vita. E non c’è legge o dogma che questo possa negarlo, perché ci sono scelte che appartengono alla sfera dell’intimità di ognuno, e quella soglia nessuno può varcarla.
In Australia questo sembra lo abbiano capito bene. Già, nel mese di maggio 2010, il partito dei Verdi dello Stato del Western Australia aveva presentato una proposta di legge per legalizzare l’eutanasia volontaria per i pazienti con almeno ventuno anni di età. La proposta porta la firma del deputato Robbin Chapple e prevede “l’immunità da qualsiasi procedimento penale e civile per chi assiste a morire un paziente affetto da malattia terminale“.
Chapple presentando la sua proposta ha detto: “Credo che la nostra società sia sufficientemente compassionevole per riconoscere che per alcune persone il dolore e la sofferenza sono così grandi e prolungati da rendere la morte l’unica via d’uscita. Certamente possiamo offrire loro qualcosa di più rispetto ad una morte per fame e disidratazione, o rispetto a qualche metodo improvvisato fai-da-te. Sicuramente possiamo offrire una morte rapida, tranquilla e controllata. Questa proposta di legge mette a disposizione questa opzione”.
Già, “…la nostra società sia sufficientemente compassionevole…”. Ma è davvero così? Sono passati secoli dal suggerimento di Bacone, e sembra davvero assurdo che questa verità semplice, questa prassi che dovrebbe considerarsi naturale e, al contempo, terribilmente umana, continui a essere ancora oggetto di continui e tanto inutili dibattiti.
Ancora negli ordinamenti giuridici della maggior parte degli stati europei si fa fatica a superare la distinzione fra eutanasia attiva (quando la morte avviene per la somministrazione di farmaci); ed eutanasia passiva (quando avviene per l’interruzione della somministrazione dei farmaci). L’eutanasia attiva, consensuale o meno, è punita sia dalla legge sia dal giuramento d’Ippocrate; mentre, l’eutanasia passiva consensuale, in molti stati è lecita.
Ma ha un senso vietare l’eutanasia attiva e permettere quella passiva? Inoltre, si può legittimamente rinunciare all’accanimento terapeutico (e su questo concorda persino la Chiesa cattolica) quando le terapie sono sproporzionate rispetto ai risultati attesi e l’esito previsto non è la guarigione, ma solo un prolungamento penoso della vita.  E’ considerata legittima, anzi necessaria,  anche la terapia del dolore.  Per cui l’uso di analgesici (soprattutto oppiacei quali la morfina) e sedativi di ogni genere per il controllo del dolore anche se ciò dovesse comportare − come effetto secondario − l’accorciamento della vita del paziente. E questo è accettato sia da un punto di vista legale, che etico.  Di rimando,  è considerato illecito interrompere le cure che d’ordinario sono dovute a una persona ammalata, anche se la morte è imminente o il paziente è in stato vegetativo.
 Ricapitolando, no alla sospensione d’idratazione e nutrizione, perché questa è considerata un’eutanasia per omissione, ma sì alla sospensione dei farmaci o alla somministrazione di oppiacei che possono portare velocemente al decesso. Difficile cogliere la differenza.
Il dibattito, pasticciato e dai toni molto ipocriti, sembra più puntare verso interessi ideologici di parte che verso i diritti umani fra i quali si annoverano, piaccia o meno, anche il diritto a una migliore qualità di vita e alla morte.
La verità è che dietro a queste ipocrisie si nasconde un problema che non si vuole affrontare fino in fondo perché scomodo: un’impostazione mentale vetero cattolica che spinge i più a credere che la nostra vita non ci appartenga, ci è stata donata da Dio e non ne possiamo disporre. Si tralascia, però, qualche piccolo particolare. In primo luogo per molti non c’è nessuna ragione di credere che ci sia un Dio (cattolico o meno) che possa essere il padrone assoluto della propria esistenza; in secondo, in un paese laico dovrebbero essere rispettate le decisioni individuali.
In ogni caso, se i fili della nostra vita li tiene Dio e questo decide di togliere la vita a un essere umano in modo “naturale” e gli manda un tumore o lo fa sbattere con l’auto contro un albero, perché non si offende se interviene la medicina, con i suoi progressi scientifici che consentono di vivere più a lungo, a negare la sua volontà? Anzi, non solo non si offende, ma se ne inorgoglisce perché anche i progressi scientifici avvengono solo per sua volontà. Se così fosse, allora perché s’incupisce e lancia strali quando quella stessa medicina, dopo aver provato il possibile e l’impossibile, non riuscendo a dare più speranza e, soprattutto a evitare atroci sofferenze, decide di fermarsi e, compassionevolmente, di aiutare l’uomo a ritrovare sollievo ridandogli la dignità della libertà di scelta? E perché Dio non è un omicida se decide di spezzare una vita sana, anche  giovane, quando non ce ne sarebbe bisogno alcuno e lo è un medico che assiste in un trapasso decoroso?
Questi nonsensi, queste contrapposizioni sono tutte ideologiche e in campo etico diventano assurde. Sarebbe corretto, civile e auspicabile trovare soluzioni che tengano debitamente conto dei principi etici di tutti i cittadini e che, nell’interesse di tutti, prevalgano nelle scelte future solo il rispetto per l’uomo.
 fonte kataweb

elaborato da Caterina e Annamaria

venerdì 11 febbraio 2011

BUON COMPLEANNO ENZO!!






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  Enzo con l'amica Natalina
Oggi il nostro caro amico e collaboratore Enzo compie gli anni… e anche se momentaneamente è in condizione "sconnessa"(internet fuori servizio)non potevamo far passare sotto silenzio questa ricorrenza.
Si Enzo, diciamo proprio a te!

E lascia per un po’ il tuo alter ego Ducky, ora il momento è solo tuo.

Ci sarebbero tante frasi affettuose, carine, spiritose, per augurarti tutto il meglio, scaturite dalla mente e dal cuore di chi ti conosce: c’è solo l’imbarazzo della scelta…
-- I migliori auguri per un futuro smagliante, trapunto di stelle, in un oceano di felicità !!!

- Non ti auguriamo 100 di questi giorni, sarebbe troppo banale e improbabile… e poi perché solo 100 ?!

- Il compleanno è un giorno speciale, ma la persona è speciale ogni giorno. 

- In questo giorno non soffrire di rimpianti, anche se tu avessi 100 anni il giorno migliore è sempre il domani!

- Il tempo passa anche per te, ma il tuo spirito è sempre giovane!

   … e bla bla bla …

 
Non trovando adeguate ed originali parole per esprimerti l'augurio di buon compleanno...
lasciamo a te la possibilità di esprimere il desiderio che più ti sta a cuore:
la realizzazione di quel desiderio è il nostro augurio per te,

Anzi, abbiamo pensato che un augurio in musica potrebbe esserti gradito, soprattutto se a interpretarlo sarà il tuo idolo di sempre.


E allora la frase più classica ma più sentita… BUON COMPLEANNO ENZO  !

 tutti gli amici del blog






http://www.ilovegif.net/immaginianimateglitter_feste/buoncompleanno/05/08.gif


un pensiero  virtuale che gradirai... (con il permesso di Nobilina)



 gli auguri di alcuni amici
 http://digidownload.libero.it/ofelia7700/buon-compleanno%5B179%5D.gif
da MIMMA

Strano ma vero: non troviamo le parole per esprimerti l'augurio di buon compleanno, così lascio a te la possibilità di esprimere il desiderio che più ti sta a cuore. Sfogliando i tuoi giorni come i petali di un fiore, ne vai scoprendo ogni singolo colore; nel loro mistero troverai la via per superare gli affanni, per i tuoi prossimi meravigliosi cento anni. Auguri! http://digilander.libero.it/ofelia7700/289_buon_compleanno_torta_10%5B78%5D.gif
da ANNAMARIA2

QUELLO CHE E’ FATTO E’ FATTO. ORA PENSA ALL’AVVENIRE CHE TI AUGURO DURI ALL’INFINITO. CON TUTTO IL CUORE



da CIPRIANO
…Anche se  virtualmente, tutti noi  de  Il nostro blog - Spazio Aperto - siamo fieri  di conoscere te …Una persona unica e ineguagliabile, in te   sono racchiuse tutte le  qualità  di un uomo vero. Ricorda  che la terza  età  e’ come la primavera: un insieme di colori e profumi , usa i colori più belli della tua primavera  per  dipingere i giorni, e conserva il  ricordo  del loro meraviglioso profumo …Dal profondo del nostro cuore ti auguriamo una vita  lunga e felice  …Auguri Enzo

A come Anni che passano
U come Urrà è il tuo compleanno
G come una Grande tirata d'orecchie
U come un giorno Unico
R Ragazzi come sei ggiovvvane
I come Infiniti auguri!


Tantissimi auguroni da tutti noi del blog..... grazie per la tua preziosa collaborazione.... oggi, soprattutto, che è il tuo compleanno un grande grande augurio di Felicità.

Ecco per te  una poesia di M. Calzolaro

 SE FOSSI VECCHIO

  Se fossi vecchio
camminerei piano
ed assonnato
moverei lenti passi
verso sera.

Siederei nei giardini
se fossi vecchio
e godrei
dell'ombra degli abeti
e del profumo
delle calendule.

E, ancora, con un fil di voce
tornerei ai ricordi
degli anni giovanili
occhi stanchi volgendo
allo spumeggiar
dei miei due mari
se vecchio io fossi.

Quiete e riposo
io troverei
nella pace dei sensi
s'io fossi vecchio.

Se fossi vecchio
m'appagherei
di poco cibo
e a dolce morte
m'appresserei.

Per mia fortuna
ho solo
settant'anni!