sabato 16 febbraio 2013

Oscar Pistorius da “Blade runner” a “Blade gunner”.






Reeva Steenkamp. modella tra le 100 donne più sexy del mondo,mai avrebbe pensato che l’alba del suo San Valentino non l’avrebbe mai vista. Il fidanzato Oscar Pistorius, l’unico uomo al mondo ad aver partecipato senza gambe a un’Olimpiade per normodotati, le ha sparato 4 volte con la pistola 9 millimetri che amava tenere spesso sul comodino accanto al letto. Almeno così la pensa la polizia di Pretoria, la capitale del Sudafrica dove Pistorius vive in una delle tantissime ville super blindate avvolte in metri e metri di filo spinato. Blade Runner, così è stato ribattezzato Pistorius da quando, grazie alle nuove protesi in carbonio, ha cominciato a volare sulle piste di atletica leggera di tutto il mondo, si è subito giustificato dicendo di aver sparato dopo aver sentito alcuni rumori in casa in piena notte. «Pensavo fosse un ladro», le sue parole, sconvolto.



Invece era Reeva. Un proiettile l’ha colpita alla testa, l’altro alla mano, altri due spari sono andati a vuoto. A inguaiare Pistorius, fino a ieri la faccia pulita dello sport, i vicini che raccontano di aver sentito sentito urla e «rumori di liti» prima degli spari. La polizia, che ha ufficialmente accusato l’atleta di «omicidio», al momento esclude l’ipotesi della presunta rapina e anzi si dichiara «stupita si parli di ladri» e soprattutto si oppone alla cauzione. Pistorius ha trascorso la notte in carcere e in mattinata sarà interrogato.



La Nike ha immediatamente ritirato la pubblicità con lo slogan «come un proiettile»: la sua immagine mentre corre più veloce del colpo di pistola oggi suona da fotografia di un tragico destino. 
Si indaga sulle cause della sparatoria: secondo alcune fonti Pistorius sarebbe stato completamente fuori di sé dopo una giornata di violente discussioni, forse accecato dalla gelosia. Già l’estate scorsa al ritorno dall’Olimpiade di Londra, il 26enne atleta, dopo aver scoperto d’essere stato tradito, pare avesse promesso di «spezzare le gambe» all’uomo protagonista della vicenda. Le minacce erano divenute così intense che nei suoi confronti era scattata l’accusa di diffamazione. Pistorius avrebbe continuato nel tempo a scagliarsi contro Marc Batchelor, presentatore televisivo amico del presunto amante della ragazza. Nel 2009 aveva già passato una notte in carcere per aver colpito con una porta una donna durante una festa in casa sua. In quell'occasione passò soltanto una notte in prigione poi fu rilasciato. La famiglia e gli amici definirono l'episodio un incidente e alla fine tutte le accuse caddero.
Quel sorriso e quella faccia da bravo ragazzo, che spesso si allenava tra il Friuli e la Toscana, nascondono davvero un campione dall’animo tormentato?


Il cuore e la testa devono

 funzionare con e senza

le gambe.

Ennesimo femminicidio . Questa volta la vittima oltre ad essere giovanissima era anche una bellissima fotomodella. Mi ha scioccata uno dei suoi ultimi commenti che accompagnavano un suo post riferito alla violenza sulle donne: 

«Mi sono svegliata in una casa felice e sicura questa mattina. Non tutti possono».

Pistorius Poteva essere d' esempio e un mito per tante persone...

La personalità umana è incredibile : a volte ti permette di oltrepassare qualsiasi ostacolo e a volte permette simili barbarie.
Comunque sia se è colpevole(come evidenziano fatti e testimonianze) deve pagare come le persone normali e senza sconti di pena. Caso molto simile a quello di OJ Simpson... e non dico altro, per il momento.



Annamaria... a dopo

venerdì 15 febbraio 2013

GLI ULTIMI CORIANDOLI


P r i m a  c h e  C a r n e v a l e  f i n i s c a . . .

Eccomi ancora a voi per qualche altra nota sul Carnevale, che per tutti sta per concludersi, tranne che per pochi fortunati (?) che se lo godranno ancora qualche giorno.
Mi riferisco a quei cittadini “lumbard” che festeggiano il Carnevale Ambrosiano.

Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, la Quaresima inizia con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito veneziano.
 La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima.
In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.
Questo carnevale, con il nome di “carnevalone”, è presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell'Italia.
La maschera più importante del carnevale milanese è quella di Meneghino, un servo spiritoso e buono che si burla dei difetti dei suoi servitori.

Il Carnevale di Milano è molto famoso per la sua storia, il programma sarà ricco di mostre, eventi, concerti e locali fino al martedì grasso. Il giovedì, sabato e la domenica saranno pieni di eventi diurni e notturni.
L’evento più importante è sicuramente il corteo serale che viene organizzato in Piazza Duomo e dintorni e a seguire uno spettacolo pieno di energia e divertimento, una tradizione che si ripete ogni anno.
Inoltre sarà possibile ammirare tanti carri allegorici che rievocano il Carnevale Brasiliano, e i diversi costumi che caratterizzano il Carnevale Ambrosiano 2013 a Milano.
Molti bambini potranno divertirsi ammirando le meravigliose maschere di Pantalone, Gianduja, Colombina, Arlecchino, Balanzone.


Gli eventi principali si svolgeranno la giornata del Sabato Grasso, esattamente il 16 febbraio 2013. Saranno numerose le iniziative sparse per la città e ogni zona avrà la possibilità di seguire, presso le piazze principali, oltre quella del Duomo, piazza San Carlo, Piazza San Fedele, Piazza Scala e Piazza Fontana, eventi, momenti di svago, per festeggiare tutti insieme, grandi e piccini, il Carnevale Ambrosiano 2013 di Milano, dal 12 al 16 Febbraio.
In effetti tantissimi quartieri della metropoli si trasformeranno in palchi che ospiteranno manifestazioni legate alle animazioni, alle giocolerie, alle clownerie, con danze e varie attrazioni.
In particolare, dal 13 al 16 febbraio si svolgerà anche il Milano Clown Festival, ci sarà la sfilata dei degli oratori della diocesi di Milano e la passerella delle maschere tradizionali milanesi.

 E prima di ridimensionare le nostre libagioni, in sintonia con il periodo quaresimale, ho piacere di darvi ancora dei gustosi suggerimenti, che comunque non sono particolarmente complessi.
Un occhio particolare ai dolci del periodo, che fanno felici grandi e piccini e anche . . . “mature adolescenti”, come me !

Farfalle con prosciutto e piselli
Ingredienti : 400 g di pasta tipo farfalle - 1 confezione di pasta sfoglia già pronta -150 g di piselli sgusciati o surgelati - 100 g di prosciutto cotto a striscioline - 120 g di funghi puliti e tagliati a fettine - 50 g di burro - 1 bicchiere di brodo - 1 cipolla, 2 cucchiai di panna liquida - formaggio parmigiano – sale – pepe - noce moscata (facoltativo).
Preparazione : stendete la sfoglia in una tortiera con bordi bassi, punzecchiate la pasta sul fondo, coprite con della carta da forno e cospargete con dei fagioli secchi. Infornate a 180°C per circa 20-25 minuti : cottura ultimata, tenete da parte.
Tritate la cipolla: rosolatela con il burro ed aggiungete il prosciutto, mescolate e fate insaporire brevemente.  Aggiungete i piselli, bagnateli col brodo e portateli a cottura aggiungendo eventualmente altro liquido se dovessero asciugare troppo.  Aggiungete i funghi e proseguite la cottura per 6 minuti, regolando di sale e pepe (potete aggiungere anche noce moscata se ne amate l'aroma).
Nel frattempo cuocete le farfalle al dente, scolatele e saltatele in padella col condimento e due cucchiai di panna.  Versate la pasta condita nella "crostata" bianca preparata precedentemente, spolverate di parmigiano e servite.
Nota : non esagerate con la panna che, oltre ad appesantire il piatto dal punto di vista calorico, tende ad appiattire il gusto molto delicato del condimento.

Carre' di maiale al'ananas
Ingredienti : 1 carrè di maiale, ananas fresco a fette, 80 g di burro, 80 g di olio, 2 cucchiai di pangrattato, erbe aromatiche per arrosto, 1/2 cucchiaino di pepe, sale.
Preparazione : tagliare il carrè di maiale a fette sottili, senza però staccarle dall'osso.
Unite burro, erbe aromatiche, pepe e pangrattato. Disponete in una pirofila antiaderente il maiale, cospargetelo con questa salsa, inserite tra una fetta e l'altra, una fetta di ananas, aggiungete l'olio e cuocete in forno preriscaldato a 200°C per circa un'ora fino a che si presenta ben dorato.
NOTE: durante la cottura se necessario aggiungete un po' di succo di ananas.

Tartellette al parmigiano
Ingredienti per 4 persone : 2 confezioni di pasta brisè surgelata e scongelata - 6 uova – sale - 12 cucchiai di panna - 200 g di parmigiano grattugiato.
Con due confezioni di pasta surgelata e scongelata rivestite degli stampini da tartelletta ovali e rotondi. In una ciotola sbattete le uova con una grossa presa di sale, la panna e il parmigiano grattugiato.  Lavorate il composto per qualche istante, poi versatelo nelle formine, riempiendo per 3/4  le tartellette.  Spolverizzate su ciascuna ancora un po' di formaggio grattugiato e mettete in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti.  Sformate le tartellette con delicatezza e servitele preferibilmente calde. Nota : volendo semplificare, potete usare le cartellette di sfoglia già pronte. Dopo averle farcite, basteranno pochi minuti in forno a 150°C , giusto per far cuocere le uova.

Per il dessert potete spaziare tra le tante specialità di dolci tipicamente carnevaleschi. Ve ne propongo alcuni, forse meno “famosi”, ma sicuramente eccellenti.

Buon divertimento con gusto e con una versione particolare di uno dei pezzi più conosciuti dedicati al Carnevale !

Potete fondere frutta e dolce, preparando . . .
Tortelli di marmellata
Ingredienti 4 persone : 550 g di farina bianca - 500 g di marmellata di amarene ben soda - 250 g di zucchero semolato - 150 g di burro – liquore - 3 uova - 1 bustina di vanillina - 1 limone - zucchero a velo - 1 bustina di lievito in polvere - burro e farina per la placca.
Preparazione : mescolate sulla spianatoia la farina, la scorza grattugiata del limone, lo zucchero semolato, la vanillina e il lievito in polvere; poi fate la fontana, rompetevi in mezzo le uova, unite il burro un poco ammorbidito a pezzetti e 3 cucchiaiate di liquore.
Impastate  gli ingredienti aggiungendo, se la pasta fosse troppo soda, poco vino bianco.
Lavoratela energicamente per qualche minuto, poi con il matterello stendetela dello spessore di circa 1/2 cm; ponete ad una estremità, a circa 5 cm dal bordo, dei mucchietti di marmellata distanziati tra loro di circa 5 cm, ripiegate la pasta rimasta libera sulla marmellata e con le dita premetela bene tutt'intorno affinchè cuocendo il ripieno non esca. Con un tagliapasta dentellato ritagliate i tortelli, fino ad esaurimento della pasta, ottenendo tante mezzelune.
Sistemate i tortelli su una o due placche del forno imburrate e spolverizzate con farina bianca; metteteli in forno già caldo a 190°C per circa 20 minuti.
Tolti dal forno, lasciateli raffreddare, spolverizzateli con lo zucchero a velo e serviteli.

Stoccafusi
Ingredienti e dosi per 6 persone : 400 g di zucchero semolato - 400 g di farina bianca - 25 g di olio d'oliva - 5 uova - 2 cucchiai di liquore a piacere - 1/2 limone - burro
Preparazione : versate le uova intere in una terrina, unite 370 g di zucchero e sbattetele energicamente, poi aggiungete l'olio e il liquore, un po' di scorza di limone grattugiata e la farina necessaria perché la pasta riesca piuttosto leggera.
Lavorate bene gli ingredienti e ricavate da questo impasto tante pallottoline grosse poco più di una ciliegia. Sistematele sulla placca del forno bene imburrata, spolverizzatele con il restante zucchero e mettetele in forno a 150°C  per circa mezz'ora.
Potete anche friggerle in strutto bollente e spolverizzarle poi con zucchero a velo: chiaramente sono più impegnative  per la digestione!
Nota : questi dolcetti di carnevale sono una specialità di Macerata.
Girandole bicolori
Ingredienti per 4 persone : 500 g di farina - 2 bustine di vanillina - 300 g di burro - 200 g di zucchero - 50 g di cacao - 4 uova.
Preparazione : mescolate 500 g di farina con 2 bustine di vanillina, poi setacciate la farina e dividetela in due parti uguali.  Incorporate a ciascuna parte 150 g di burro morbido a pezzetti, 100 g di zucchero, poi solo a una porzione unite 50 g di cacao.
Impastate gli ingredienti fino ad ottenere due composti granulosi, a cui farete una cavità al centro. Sgusciate nel mezzo di ciascuno 2 uova e impastate di nuovo rapidamente, unendo, se occorre, un po' di acqua gelata, per ottenere dei composti omogenei che manipolerete a panetto.  Avvolgeteli in una pellicola e metteteli in frigo per un'ora.
Stendete poi i due impasti in due rettangoli della stessa dimensione, sovrapponendo quello scuro al rettangolo chiaro.  Avvolgete la pasta abbastanza strettamente, fino a formare un cilindro che metterete in frigorifero per qualche ora.  
Poi tagliatelo a rondelle di mezzo cm di spessore che disporrete sulla placca del forno caldo a 160°C  per circa 10-15 minuti. Servitele fredde.

Tartufi bianchi
Ingredienti : 100 g di burro - 100 g di panna - 250 g di cioccolato fondente bianco - 80 g di gherigli di noci - 125 g di cocco grattugiato.
Preparazione : lavorate il burro sino a renderlo un composto cremoso.  In una casseruola portate la panna ad ebollizione ed aggiungete il cioccolato bianco mescolando finchè sarà completamente fuso.  Lasciate raffreddare.  Incorporate le noci che avrete tritato finemente e, appena il composto tenderà a rapprendersi, unite il burro lavorando.
A questo punto sistemate la crema in frigorifero e raggiunta una certa consistenza ricavate delle palline grosse come una noce aiutandovi con un cucchiaio, passatele nel cocco grattugiato, disponetele negli appositi “pirottini” e conservate in ambiente fresco.

Frittelle di riso e mele
Ingredienti 4 persone : 250 g di riso lessato nel latte zuccherato - 2 uova - 50 g di zucchero - un paio di mele - 1 bicchierino di rhum - 1 limone - olio per friggere – sale.
Preparazione : la sera precedente alla preparazione, fate bollire il latte con un pizzico di sale, quindi unite il riso e la scorza degli agrumi grattugiata; fate cuocere a fuoco lento per 30 minuti circa.  Levate dal fuoco, fate raffreddare e mettete in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
Mettete il riso in una terrina ed unitevi le uova sbattute con lo zucchero, unite un bicchierino di rhum, amalgamate con cura.  Pelate le mele, tagliate la dadini e irroratele con il succo del limone.  Scolatele ed unitele al riso mescolando delicatamente.  Formate delle crocchette che friggerete in abbondante olio bollente e che metterete a scolare su carta assorbente da cucina. Servitele cosparse di zucchero a velo, sia calde che fredde.


Buon divertimento con gusto


Maria... a dopo


LA LEONESSA

BELLISSIMA POESIA DI MIMMA CHE IMPREZIOSISCE  QUESTO  NOSTRO BLOG...GRAZIE MIMMA!






PASSATE DAVANTI ALLA SUA GABBIA DORATA,LA VEDETE?

VA SU E GIU' FINO A CONSUMARE IL PAVIMENTO,



DI TANTO IN TANTO STRUSCIA IL SUO CAPO ALLA GABBIA CERCANDO UNA CAREZZA,

LEI, CHE DI CAREZZE NE HA DATE TANTE ORA LE CERCA PER VIVERE,

LA SUA CRINIERA ORMAI BIANCA NON SPAVENTA PIU'NESSUNO,FA SOLO TENEREZZA,

VORREBBE RUGGIRE MA DALLA SUA GOLA ESCE SOLO UN MIAGOLIO,



VIVE COME UNA REGINA MA,NON HA LIBERTA',

APRITE QUELLA GABBIA E LASCIATELA ANDARE,

LEI NON FA DEL MALE CERCA SOLO UN PO' DI BENE.

 MIMMA



giovedì 14 febbraio 2013

Peel P50: torna in produzione l'auto più piccola del mondo







Erano i primi anni '60 quando la fabbrica inglese Peel presentò sul mercato il suo progetto di micro-car: la Peel 50. Nonostante sia passato più di mezzo secolo, i principi su cui si basava il suo progetto sembrano attualissimi, specialmente in un tempo di crisi come questo: bassi costi, bassi consumi ed essenzialità. 

I suoi numeri, piccolissimi, le hanno permesso di entrare di diritto nel Guinness dei Primati come auto regolarmente omologata più piccola del mondo: lunghezza 134 centimetri, larghezza 99cm, altezza 120cm, per un peso di 59 chilogrammi. 


L'abitacolo ospitava comodamente una persona ed era spinta da un motore due tempi da 50cc capace di portarla fino a 60km/h con consumi che si aggirano intorno ai 2,8 litri per 100km. 

La Peel 50 aveva solo tre ruote, due davanti e una posteriore (motrice), anche se le primissime versioni avevano due ruote posteriori e una anteriore (motrice). Curiosità: non c'era la retromarcia, davvero inutile visto che, così piccola e leggera, si poteva tranquillamente parcheggiare "a mano". 




Il costo era di circa 199 sterline, decisamente alla portata di tutti, ma la produzione si limitò, purtroppo, ad una cinquantina di esemplari. 

Oggi come oggi, visti i problemi economici, di blocchi del traffico, di parcheggio e di inquinamento una macchina del genere (tecnicamente adeguata alle norme attuali) sarebbe una soluzione ideale per la città, specialmente considerando che la si potrebbe praticamente portare ovunque, addirittura dentro casa, visti peso e dimensioni. 

Qualcuno ci ha pensato e la produzione della Peel 50 è stata riattivata nel 2011 e lo sforzo della casa si è concentrato nel mantenere inalterato l'aspetto della macchina, dotandola però di tecnologia e funzioni al passo coi tempi. 

Il cuore delle Peel è ora un motore elettrico, alimentato da batterie al litio di ultima generazione. La velocità massima è di 50km/h (per rispetto all'omologazione come motociclo) e l'autonomia, a seconda del numero di pacchi batterie installati, può arrivare a circa 100km. 

L'estetica, come accennato, è assolutamente inalterata e anche gli interni sono essenziali, spartani ed estremamente funzionali, come dovrebbe essere per ogni vera microcar. 

L'economicità del progetto originale ha però dovuto lasciare il posto all'esclusività del possedere un modello fatto interamente a mano e tecnologicamente avanzato, tanto che la Peel è oggi quasi un pezzo da collezione; il costo attuale è infatti ben lontano da quello degli anni '60: circa 10000 sterline! 

Sulla stessa base della 50, sempre negli anni '60, venne prodotta un'altrettanto simpatica versione a due posti, chiamata Trident, dal look decisamente più avveniristico, con un caratteristico tettuccio "a bolla", nel perfetto stile dei film e telefilm di fantascienza di quegli anni, vedi il leggendario UFO o, meglio ancora, il cartone animato "I pronipoti" (in inglese "The Jetsons"). 

Anche la Trident è ora rientrata in produzione ed è disponibile in due versioni, con motore da 50km/h di velocità e 130km di autonomia, o con motore da 80km/h e 100 km di autonomia. La "bolla" è sempre quella e, in una particolare versione, può essere rimossa per trasformare la Trident in un originalissimo cabriolet. 

Se voleste ordinare una Peel 50 o una Trident potete farlo direttamente dal sito della casa madre, l'azienda è pronta ad adattare ogni modello ai requisiti di omologazione di qualsiasi paese: Peel Engineering 


Annamaria... a dopo

SAN VALENTINO ... E' PER TUTTI!

Annamaria & Maria...



Chi ha detto che, per rendere speciale il giorno di San Valentino, si debbano preparare complicati manicaretti, che impegnano per un’intera giornata facendoci giungere a sera stanchi e svogliati?                                                                                  Meglio sarebbe gustare qualcosa di dolce insieme al proprio partner, godendosi la compagnia con semplicità e romanticismo, assaporando qualcosa che sia al contempo delicato e deciso, che soddisfi il palato e che risvegli i sensi.
                                                      
Di ricette ce ne sono in quantità, alcune semplici, altre anche troppo impegnative.                       
In passato vi avevo dato qualche suggerimento al riguardo, ma stavolta mi piace proporvi un’idea dolcemente calda o . . . caldamente dolce . . . eh eh eh.

Una  cioccolata aromatizzata, lievemente piccante, potrebbe essere l’ideale nel caso in cui si decida di sposare lo spirito casalingo di San Valentino.



Ingredienti  : 400 millilitri di latte intero  - un cucchiaio di cacao amaro - 60 millilitri di acqua calda - un cucchiaio di miele - un cucchiaio di zucchero di canna (quello grezzo, scuro) - estratto di vaniglia o una stecca di vaniglia - un cucchiaio di rum - poche gocce di tabasco - sale – zenzero.
Preparazione : scaldate il latte ed unitevi, prima che giunga ed ebollizione, il cacao accuratamente sciolto nell’acqua. Lontano dal fuoco e con l’aiuto di un frusta a mano, sbattete il composto latte e cacao aggiungendovi, a poco a poco, il miele, lo zucchero, la vaniglia (nel caso in cui decidete di usare la stecca di vaniglia, l’avete già fatta sciogliere nel latte), il liquore, il tabasco, lo zenzero e giusto un pizzico di sale. Servite ancora bollente con un spolverata di cacao oppure ancora accompagnando con panna montata.


Se invece siete intenzionati a gustare assieme qualche prelibatezza, magari preparata assieme, potrebbe esservi gradito un aperitivo.                                                                                                                                   
Anche per questi, c’è l’imbarazzo della scelta: tanti cocktails, ideali per festeggiare un San Valentino scoppiettante!                                                                                                                                                   
La scelta di un buon cocktail  deve esser fatta in base al proprio gusto ed a quello del partner; potrete assaporarlo scambiando due chiacchiere, con la giusta musica che crea la sognante atmosfera per una serata romantica.


Cocktail dell’amore                                

Ingredienti per 2 drink  : spumante secco 140 ml - succo d’arancia 56 ml-  sciroppo allampone 28 ml-  6 lamponi freschi -  2 fettine di arancia - ghiaccio in cubetti, fino a metà shaker.                                                                                                                                          
Preparazione : mettete il succo d’arancia, lo sciroppo di lampone ed i cubetti di ghiaccio in uno shaker e shakerate con forza per 20 secondi circa.  Filtrate il tutto in due Coppe Martini (o in due Ballon), aggiungete 3 cubetti di ghiaccio in ogni bicchiere e versate lo spumante fino al bordo e, senza mescolare, per non sgasare lo spumante. Decorate con i lamponi freschi immersi nel drink e la fettina di arancia infilata sul bordo del bicchiere. Servite subito.



Daiquiri alla fragola
E’un cocktail gustoso e passionale a base di rum e vodka. L’ingrediente particolare di questo cocktail alcolico è rappresentato dalle fragole, meglio se fresche ma in alternativa potete utilizzare lo sciroppo di fragole.  Il bicchiere più adatto per servire questo cocktail sarebbe un tumbler medio, ma è adatto anche un bicchiere a coppetta tipo Martini. Le dosi indicate sono per 1 cocktail, ma potete dividere in 2 bicchieri, per evitare di esagerare con l’alcool prima di cena.
Ingredienti :  100 g di fragole fresche - 150 g rum - 4 cucchiai di vodka alla fragola (anche normale) - 1 lime -100 g di ghiaccio - 2 cucchiaini di zucchero.                                                                                                                     Preparazione : pelate il lime e tagliate a pezzetti le fragole ben lavate lasciandone una da parte. Mettete la frutta, lo zucchero, il rum e la vodka in un mixer e frullate. Poi unite il ghiaccio e continuate a frullare. Versate e servite nel bicchiere, decorando con una fragola.

 KISS ME BOY
                                              
Ingredienti per 1 cocktail : 7/10 di vodka - 3/10 di succo di arancia - maraschino q.b. - sciroppo di lampone q.b. - 1 ciliegia candita - una fetta di arancia.
Preparazione : mettete nello shaker la vodka e il succo d’arancia con un paio di cubetti di ghiaccio. Unite una spruzzata di maraschino e una di sciroppo di lamponi. Shakerate o frullate in un mixer, non troppo, per non frantumare eccessivamente il ghiaccio. Versate il cocktail in un calice da cocktail e servite decorando con una ciliegia candita e la fetta sottile di arancia.


CHAMPAGNE COCKTAIL ROSA
È un cocktail mediamente alcolico e dolce, ma non dolciastro, molto apprezzato anche dalle signore.                                                                                                                                                Ingredienti per 2 persone :                                                                                                                       Per lo sciroppo alla frutta e zenzero : 2 pezzi di zenzero candito -170 g di frutta candita mista - 225 g di zucchero - 6 dl di acqua.                                                                                                                                               Per il cocktail : 2 cucchiai di sciroppo alla frutta e zenzero -70 ml di vodka all’arancia - 2,5 dl di Champagne rosé freddissimo (ovviamente va benissimo anche dell’ottimo spumante rosè italiano) - cubetti di ghiaccio q.b.                                                                                               Preparazione : preparate in anticipo lo sciroppo di frutta e zenzero. Portate ad ebollizione l’acqua, poi gettatevi la frutta candita, lo zenzero e lo zucchero. Fate sobbollire dolcemente per 5 minuti, poi lasciate raffreddare. Frullate il tutto con un mixer potente fino ad ottenere un composto omogeneo. Passate al setaccio e tenete in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica fino al momento di usarlo. Per preparare i cocktail, versate la vodka e i due cucchiai di sciroppo in uno shaker pieno di ghiaccio. Shakerate con energia. Riempite due flute con lo champagne e poi completateli con il contenuto dello shaker passato al colino. Servite subito.

Ma non mi sono dimenticata di chi non ama l’alcool . . .

El Diablo (short drink) 
                                     
Ingredienti : 4/10 di succo tropical - 4/10 di sciroppo di fragola - 2 gocce di sciroppo di zucchero – 2/10 succo di un lime.                                                                                                 Preparazione : mixate gli ingredienti nello shaker raffreddato con ghiaccio. Servite in coppa raffreddata e decorate con una fragola.
 Bloody Wilhem


                             
Ingredienti :  4/10 mele frullate - 4/10 succo d’ananas - 1/10 acqua tonica - 1/10 sciroppo di granatina – cubetti di ghiaccio.                                                                                                                                                                                 Preparazione : shakerate il frullato di mele e le gocce di limone con gli altri ingredienti e il ghiaccio. Decorate il bordo dei bicchieri con fettina di ananas o Kiwi.




Buon San Valentino a tutti . . . da 

Maria ♥


perché . . . amarsi è l’immenso !

mercoledì 13 febbraio 2013

AMBASCIATOR NON PORTA PENA...

Significato "Ambasciator non porta pena":
Che praticamente colui che ti porta a sapere qualcosa di spiacevole per bocca di qualcun altro non ha nessuna colpa e non devi prendertela con lui!


Enzo (ducky) ,mi ha chiesto di pubblicare  la nota qui di seguito, che andrete a leggere .
Non ho cambiato di una virgola il contenuto del testo, e nemmeno ritengo di commentare (si commenta da se...) come richiestomi dall'autore.  Essendo questo un blog  "spazio aperto" non modifico  e non interferisco  sui vari scritti che mi pervengono (entro certi limiti, ovviamente). Solo una cosa mi sento di dire:  mi spiace che alla vigilia della festa di San Valentino non tutti siano in linea con sentimenti amorevoli. Mi sa che i Santi in questo periodo portino forti polemiche (vedi il San Remo di ieri sera... e non solo)



COMUNICAZIONE DA DUCKY AL GRUPPO DI “INCONTRIAMOCI” (ELDY)  E IN PARTICOLARE ALLA SIGNORA FRANCI CORRESPONSABILE DELLA STANZA IN ELDY




Fatti:
1-    Ho constatato, sia in poesia che in Internet (Google) che le poesie in stanza Eldy.POESIA non riportano l’esatta attribuzione delle composizioni al rispettivo autore;
2-    Ho fatto richiesta di correzione con quattro email.  Il Sig. Domenico mi risponde che “appena mi è possibile risponderò”. Mai avuta risposta in merito da nessuno del Gruppo dei gestori, compresa la Signora Franci.
3-    Ho fatto ripetuti solleciti anche alla signora Franchi, in chat, ma ella non ha mai dato risposta;
4-    Ho scritto in “INCONTRIAMOCI” (Eldy) richiamando la correttezza grammaticale dell’assunto scritto in modo erroneo, per ben due volte: ma non sono stato considerato degno di di risposta. Allora ho deciso di interpellare la signora Franci, che, imperterrita, non ha mai dato risposta definendomi anzi “presuntuoso IN PUBBLICO; alla richiesta di spiegazioni, Lei La Franci ha provveduto velocemente a cancellare le mie 2 repliche di rimostranza. Mi ha IN PUBBLICO invitato chiamandomi “presuntuoso e invitandomi a scendere dal piedistallo.” Aggiungeva altresì “Tu non eri il mio tipo”. Mi sono chiesto: Ma cosa c’entrano le “questioni passate”: Ma siccome Lei finge di ignorare il passato (citato da lei, non da me). Ho ritenuto di passare al “TU” più familiare in quanto LEI MI HA DATO IL “TU”. E mi sono venute le seguenti domande:
5-     Signora Franci, come mai, se non ero il tuo tipo, dimentichi le tue risa e i tuoi pianti? Come mai mi mandavi, per essere da me corrette, le tue poesie, che più che poesie erano “vere pseudo poesie”? Ergo, allora eri profana di grammatica e dagli strafalcioni non sei mica migliorarata.

6-     Perché hai cancellato i miei scritti relativi alla questione da me rilevata e sollecitata concernente l’attribuzione delle poesie ai propri Autori?

7-    E’ un comportamento inconsulto, improprio e scorretto! Ricordo che l’ingiuria di presuntuoso me l’hai attribuita in pubblico. Ora io ti vedo così, scribacchina-ciclotimica. In grammatica, è meglio che non mi pronuncio in valutazione. Mi rincresce andare al passato ma devo replicare per fare chiarezza sulla locuzione “non eri il mio tipo”. Io non ero il tuo tipo per correggere i tuoi scritti? Come mai mi dicevi basta che prendo il treno e vengo da te: venivi ad ascoltare le mie poesie? Come mai mi telefonavi a mezzanotte e mi chiedevi conforto perché un uomo (compagno?) ti mancava di rispetto in mezzo agli amici; come mai piangevi quando leggevi una mia poesia (ti posso fare il titolo) perché eravamo in contatto con videocamera, come mai conservavi una maglia rosso cardinale. Le TUE lacrime non le devi dimenticare. E mi fermo qui.


8-    Imparate, voi del Gruppo “INCONTRIAMOCI”, la correttezza gestionale di certe responsabilità, compresa la correttezza della nostra italica lingua.
9-    Per questo testo, a mia difesa, sono stato bannato in Eldy ERGO, certi Responsabili non meritano di essere criticati perché “si commentano da soli, ed e’ stato sempre così, pensavo che col tempo….invece…!

   DUCKY-ENZO