venerdì 29 agosto 2014

M'AMA NON M'AMA












-Prendendo spunto dal film  "La verità è che non gli piaci abbastanza", una pagina dedicata a tutte le donne-



La regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un ca.volo, è perché non gliene frega un ca.volo. Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d'aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: quelli che ti vogliono e quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa. E Tu, tu Donna, di mestiere fai l'avvocato, la commessa, la cameriera, l'insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l'attrice, la studentessa. Non la crocerossina. Quindi, aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa e l'uguaglianza dei diritti, ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il...sapore della conquista. Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell'amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l'eccezione. Tu sei la regola. Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona. Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata. Probabilmente sono al telefono con un'altra. Oppure sono gay. Fan.culo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza. Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: "Ci stiamo frequentando". Quando la senti, scappa. Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in cul.o. Impara l'arte dell'essere donna. Impara l'arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere. Impara a scegliere, invece che essere scelta.
(DAL WEB)
O forse citando una frase celebre del film: il lieto fine è sapere che nonostante le telefonate non ricevute e il cuore infranto, nonostante tutte le figuracce e i segnali male interpretati, nonostante i pianti e gli imbarazzi, non hai mai e poi mai perso la speranza...haaaaaaaaa l'ammmore...!

Gif Amore




Gigi: Un saggio una volta mi ha detto che se un uomo vuole stare con una donna farà in modo che succeda, a qualunque costo

Alex: E' vero

Gigi: Ma quando mi sono buttata fra le tue braccia non sembreva che volessi farlo succedere con me...

Alex: Certo sì sì, è così. Il fatto è questo: hai ragione, mi sono talmente abituato a tenermi a distanza di sicurezza da tutte le donne ed ad avere un potere che non sapevo più cosa si prova quando veramente t'innamori di una di loro. Non lo sapevo...

Gigi: Sono appena uscita col tuo amico Bill e lui potrebbe essere esattamente quello che mi ci vuole, senza drammi: telefona, dice una cosa e poi la fa 

Alex: Anch'io posso fare queste cose

Gigi: Ma non le hai fatte e sempre quel saggio mi ha detto che io sono la regola, che devo smetterla di pensare che un uomo può cambiare, che devo smetterla di pensare che...

ALEX LA BACIA

Gigi: Io sono l'eccezione

Alex: Tu sei la mia eccezione

BACIO.
Gif Amore


Annamaria... a dopo


mercoledì 27 agosto 2014

USA: CANE TORTURATO, SENTENZA STORICA






Gli animali domestici sono spesso le vittime indifese della violenza degli uomini. Dagli USA una storia che fa gelare il sangue. Un cane di nome Doe era stato trovato agonizzante in una strada di Quincy, negli Stati Uniti.

Era rimasto sconvolto anche il veterinario, scrive Il Messaggero. Solo un folle poteva aver infierito così su quell'animale, che presentava ferite profonde, lividi, tagli, ustioni e tante ossa rotte. Il dottore non ha potuto fare altro che addormentare per sempre il povero cane.

Pochi giorni fa Radoslaw Czerkawsky, il torturatore, è stato condannato a 55 anni di carcere: cinque anni per ciascuno dei 11 capi accusa. Una sentenza storica. Czerkawsky si era dichiarato non colpevole. Gli è stato ritirato il passaporto, la cauzione è stata fissata a un milione di dollari. I media statunitensi per una volta hanno seguito con attenzione la vicenda, in settantamila avevano firmato una petizione per chiedere l'arresto dell'uomo prima del processo.

La polizia, proprio sulla spinta dell'attenzione e dell'interesse intorno a questo fatto di cronaca, ha indagato come se fosse sulle tracce di un serial killer, scovando tracce di peli e di sangue nella casa del sospettato.

Con la galera tocca pure mantenerlo a questa BESTIA. Meriterebbe la tortura come quella che lui ha inflitto alla povera bestiola indifesa.

today.it

Annamaria ... a dopo

martedì 26 agosto 2014

RICETTE D’ESTATE . . .



GELATO O SORBETTO?




Un vero dilemma, risolvibile soddisfacendo entrambi i desideri ! 

In origine il gelato non era certamente quello che noi conosciamo. Nell'antichità, probabilmente, si refrigeravano frutta, latte e miele per farne cibo nutriente. Esiste uno studio europeo sui cibi conservati tra i ghiacci da parte di popolazioni Neanderthaliane, che nascondevano tra le nevi, a scopo conservativo, bacche e pezzi di carne, nonché frutti secchi.

 In seguito popoli più evoluti conobbero attraverso l'allevamento quello che era il latte ghiacciato, alimento tutt'altro che raro nei periodi invernali. Alla fine del IX secolo gli Arabi occuparono la Sicilia dove trovarono i nevaroli dell’Etna e le neviere, che per secoli rappresentarono la soluzione per il piacere dei prodotti freddi e per la conservazione. 



 Con il miele, unico dolcificante noto allora, non sarebbe stato possibile preparare una granita, che fu creata quando finalmente gli Arabi rinvennero in Sicilia la canna a zucchero. In Sardegna nascevano prodotti come la carapigna, ottenuto confezionando latte di ovino e frutta secca, in seguito sostituita con scorze di limone, con neve di montagna e che entreranno, solo in epoca rinascimentale, sui banchetti di sovrani d'Occidente come Carlo V re di Spagna. Già durante il Medioevo, in Oriente, si scoprì il modo di congelare i succhi di frutta ponendoli in recipienti circondati da ghiaccio, modalità di preparazione che fu appresa anche in Toscana, Val d‘Aosta, Sicilia e in altre regioni della penisola.


 Notizie più certe riguardo al gelato si hanno da Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco siciliano, che nel 1686 riuscì a preparare la miscela che tutti noi conosciamo oggi. Egli riuscì a introdurre alcune tecniche di refrigerazione presso le cucine dei re di Francia prima, e in seguito presso il Caffè Procope i Parigi, dove veniva servita una grande varietà di gelati. Secondo altri, il gelato fu preparato per la prima volta da un certo Ruggeri di Firenze, macellaio e appassionato di cucina, che grazie a un preparato che comprendeva panna, zabaione e frutta divenne ben presto famoso, tanto che fece fortuna a Parigi : egli preparò il gelato in occasione delle nozze di Caterina e’ Medici, Ma ora basta con la storia e vediamo come distinguere tra gelato e sorbetto: il gelato è fatto di latte, panna o anche uova, mentre il sorbetto è a base di sciroppo di zucchero e frutta fresca.



 Vi chiedo un altro po’ di pazienza : vorrei dirvi qualcosa sui gelati acquistati al supermercato e quelli acquistati e mangiati nei negozi artigiani, quelli con la scritta "produzione propria". Per parlare di questi gelati occorre sapere qual è la differenza tra surgelare e congelare. Il congelamento si ottiene portando lentamente un alimento a 20°C sotto zero. Con il surgelamento si porta rapidamente un alimento a 80°C sotto zero e poi si mantiene a 20°C sotto zero : quindi i surgelati che acquistiamo subiscono quest'ultimo trattamento. Invece il gelato diciamo che subisce un leggero congelamento, dal momento che non viene portato a 20°C sotto zero, pero'... Pero' il gelato acquistato al supermercato è nettamente differente dal gelato che si va a gustare al negozio artigiano.

 Il negozio artigiano, ammesso che noi ci siamo accertati che la scritta "produzione propria" corrisponda al vero, fa il gelato abbinando latte o panna o uova con zucchero e l'ingrediente che da' il gusto, tipo crema di nocciole, cacao, pistacchio, vaniglia e scaglie di cioccolato ( la stracciatella...) e basta. Questo gelato non arriva a 20°C sotto zero, ma deve rimanere morbido e sciogliersi in bocca dal momento che va mangiato subito, e l'artigiano lo sa; contiene solo i grassi propri dell'ingrediente principale. Infatti se lo andiamo a mettere nel nostro freezer (che si trova a 20°C sotto zero) dopo 3 ore diventa molto ma molto duro, anzi se ci mettiamo il sorbetto, che è sciroppo di zucchero e frutta, diventa un blocco di ghiaccio. Parliamo ora dei gelati cosidetti industriali, che prendiamo al supermercato.

 Le industrie che fanno tali gelati, sanno che l'acquirente, una volta arrivato a casa, mettera' il gelato nel freezer. Allora per fare in modo che tale gelato una volta tolto dal freezer si presenti comunque morbido, le industrie insieme al latte, zucchero e gli altri ingredienti, ci mettono molti grassi animali, conservanti, antiossidanti. In tal modo, aumentando i grassi, il gelato anche se va a 20°C sotto zero, rimane comunque morbido. Oltre a cio' si puo' conservare molto a lungo dal momento che ci sono conservanti e altre cose.

 Ma questo, che gelato è?!? Se vogliamo gustare un sano e buon prodotto, con relativa sicurezza, meglio cercare un artigiano che esponga in modo chiaro gli ingredienti utilizzati e gustare il suo gelato. Ma meglio ancora, sto cercando di imparare farlo da me! Primo modo di gelare il gelato. Il gelato o sorbetto che sia, deve gelare pian piano, mantecando costantemente. Quando non c'erano gli apparecchi elettrici attuali, la crema o lo sciroppo da gelare veniva messa in un contenitore di metallo, che veniva immerso in ghiaccio tritato, sale grosso e poca acqua gelata. 

 A questo punto la crema o sciroppo che sia, iniziava ad essere mescolata in modo continuo ed ininterrotto, sino a quando diventava un bel gelato morbido: se era pronto si capiva dal fatto che prendendone un po' con un cucchiaino bagnato si riusciva a formarne una pallina. Oggi esistono appositi elettrodomestici basati sullo stesso principio, solo che intorno alla vaschetta di metallo non c'è piu' il miscuglio di ghiaccio, sale ed acqua gelata, ma un piccolo frigorifero alimentato dal motore elettrico. Secondo modo di gelare. Il secondo modo dipende dal fatto se dobbiamo gelare un gelato o un sorbetto. 



Per gelare una crema fatta con latte, uova o panna, procedere come segue. Preparare la crema da gelare. Ingredienti per 4 persone latte: 500 ml - panna liquida: 250 ml - tuorli: 4 - zucchero: 80 gr - mezzo baccello di vaniglia Preparazione Mettete in una pentola panna, latte e vaniglia, portate a ebollizione e poi fate raffreddare. Montate i tuorli con lo zucchero fino ad avere un composto gonfio e omogeneo. Eliminate la vaniglia e mescolate insieme il composto di uova a quello di latte. Cuocete il tutto a bagnomaria per 10 minuti, poi fate raffreddare mescolando spesso. A questo punto potete incorporare quello che volete, frutta frullata, cioccolato fuso, caffè, ecc. Mettetela in frigorifero per un'ora. Poi mettetela in un contenitore di metallo (acciaio o rame), nel freezer. Ogni 15 minuti con un cucchiaio di legno aprite il freezer e mescolate ben bene la crema e poi rimettetela in freezer. Questo sino a quando avrete ottenuto il gelato dalla giusta consistenza. Ci vorranno dalle 2 ore e mezza alle 4 ore, dipende dalla crema . . . se usate la gelatiera, basteranno 40 minuti.

 Per gelare invece uno sciroppo mescolato con della frutta frullata, preparate il composto e fatelo freddare ; mettetelo in frigorifero per un'ora. Poi metterlo nelle vaschette per fare i cubetti di ghiaccio e mettere in freezer. Dopo 2 o 3 ore o appena sara' diventato ghiaccio, sbattete a neve fermissima un albume, togliete i cubetti e velocemente metteteli nel frullatore e riduceteli a crema, poi mescolateli all'albume sbattuto a neve e rimettete in freezer. A questo punto ogni 10 minuti mescolate il sorbetto sino alla giusta consistenza.
 In onore delle origini sicule della “cocca” Annamaria , ma per tutti i “golosoni”, vi propongo la ricetta per fare il GELATO ALLE MANDORLE


che potete fare in casa abbastanza facilmente : dovete solo procurarvi la pasta di mandorle, quella in panetti, preparati in modo molto accurato e genuino. Ingredienti : latte 300 ml – panna 200 ml – zucchero 50 g – pasta di mandorle 100 g – essenza di mandorla ½ fialetta – mandorle tostate 100 g - Preparazione : scaldate il latte in un pentolino e poi mettete la pasta di mandorle, mescolate bene per farla sciogliere, poi mettete lo zucchero e l’essenza di mandorle. Mettete la ciotola in frigo per far raffreddare questo composto. Montate la panna a neve ben ferma e poi mescolatela con il composto alle mandorle. Versate il composto nella gelatiera e impostate 40 minuti. In mezzo al gelato aggiungete le mandorle tostate (o caramellate) tritate e, volendo, divertitevi a decorare con le stesse mandorle, magari con qualcuna intera. 

 Se siete proprio pazienti e amanti delle preparazioni tradizionali e non usate la gelatiera, fate attenzione alla mantecatura perchè è necessario che il composto incorpori aria a sufficienza per non cristallizzarsi. Dovete prestare attenzione al vostro congelatore e verificare spesso che il gelato sia cremoso. Inoltre ricordate che il gelato senza gelatiera va consumato tutto in una volta altrimenti, se viene rimesso in congelatore, si solidifica e diventa duro.

 Ora basta !!! Mi è venuta una gran voglia . . . indovinate un po’ ? Di un buon gelato . . . al mio gusto preferito, pistacchio, con la granella i nocciola . . . slurp !!! Lo preparo per tutti ? Vi do appuntamento al prossimo incontro, per proporvi qualche curiosità ancora su questo alimento , lasciatemelo dire, lussurioso !!!


Buon gusto a tutti . . . da Maria !