sabato 1 ottobre 2011

HO VISTO UN FILM "MOZZARELLA STORIES" - di MARIA



Cari amici lettori, ho ripreso la mia frequentazione delle sale cinematografiche, e con essa le mie considerazioni sulla pellicola di turno. Mi è parso opportuno riprendere con un “prodotto” che facesse ancora sentire il gusto delle vacanze estive . . . almeno dal punto di vista gastronomico! Quante “ capresi “ abbiamo consumato quest’estate . . . rapido e gustoso mettere insieme mozzarella e pomodori, con qualche foglia di basilico, un pizzico di origano ed un filo di buon olio! E allora quale scelta migliore se non . . .

Mozzarella Stories

REGIA : Edoardo De Angelis
SCENEGGIATURA : Edoardo De Angelis, Devor De Pascalis, Leonardo Valenti, Barbara Petronio
ATTORI : Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Andrea Renzi, Aida Turturro, Giovanni Esposito, Toni Laudadio, Linda Chang, Massimiliano Rossi, Gianpaolo Fabrizio
MUSICHE: Riccardo Ceres
PRODUZIONE : Bavaria Media Italia, Eagle Pictures e Centro Sperimentale di Cinematografia Production, in collaborazione con Cinecittà Production, Sharon cinema Production e Emir Kusturica– Rasta International
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures
PAESE : Italia 2011
GENERE : Commedia noir
DURATA : 95 Min

Dopo aver scontato una condanna in carcere per aver ucciso un suo concorrente con un nerbo per bufale, Ciccio “Dop” rientra trionfalmente a Caserta per prendere possesso della sua storica azienda di mozzarelle. Dopo anni di dominio incontrastato, Ciccio DOP si trova ad affrontare una crisi senza precedenti che lo vede precipitare in una guerra di mercato contro dei misteriosi imprenditori cinesi. Questi ultimi hanno, infatti, invaso improvvisamente supermercati e ristoranti con una mozzarella di ottima qualità, di sapore eccellente e, soprattutto, a metà prezzo. La prospettiva del fallimento vede inasprire i suoi metodi da imprenditore camorrista, fatti di estorsioni, minacce e tangenti. Ma il mondo di Ciccio Dop non è vicino al collasso solo da un punto di vista imprenditoriale. La figlia Sofia è una donna bella, forte e determinata ma accompagnata da un cantante neomelodico fallito e innamorato di un'altra donna, la sua vecchia partner e amore mai dimenticato Autilia ; uno dei suoi killer professionisti, il silenzioso Dudo, detto lo “zingaro napoletano”, è in crisi esistenziale e del tutto fuori forma; mentre il Ragioniere, contabile freddo e razionale, cerca di tenere assieme i pezzi dell'impero ma deve scontrarsi con debitori miseri e sciagurati.
Di fronte al rischio concreto di finire rovinato, la reazione di Ciccio DOP scatena una serie di eventi con cui dovranno fare i conti tutti.


Piace . . . Non Piace . . .

Piovono mozzarelle di bufala sulla festa in piscina: donne eleganti. malavitosi, musicisti, ballerine brasiliane, tutti si tuffano per agguantare, e assaporare voluttuosamente, l’oro bianco di Caserta. Inizia così, nell’abbondanza estrema, Mozzarella Stories.

Girato a Caserta, nella terra in cui il (neo)regista Edoardo De Angelis è nato e cresciuto, Mozzarella Stories non ha niente a che vedere però con le cupe ombrosità delle storie di Gomorra.

Prorompe simpatia dal carosello casertano allestito da De Angelis, che intreccia sulla base della realtà spunti assortiti.

Mozzarella Stories è il frutto di un complesso lavoro caseario: storie di caseifici e camorra del casertano che mescolano tanti personaggi e vicende. La prima sequenza mostra già tutti i vari filamenti dell'impasto: una festa opulenta e chiassosa dove, fra intrecci e intrighi di personaggi e la pioggia di mozzarelle si mescolano l'immaginario italo-americano di Scorsese e Coppola con la fantasia circense, kitsch e colorata di Kusturica, la violenza grottesca di Tarantino con la comicità surreale dei fratelli Coen.

Mozzarella Stories è insomma un contenitore ribollente di personaggi violenti e meschini, caratteristi umani e spietati, maschere con o senza cuore, in cui manca solo il divano di uno psicanalista.

Gli ingredienti ci sono tutti, a cominciare da una serie di interpreti e caratteristi convincenti e perfettamente in parte. Luisa Ranieri ha modi garbati, di un'eleganza antica, tipica delle donne del sud. Occhi magnetici, un innegabile fascino, ma anche una simpatia istintiva che non crea soggezione negli uomini e invidia nelle donne.

In tempi in cui anche la mozzarella non è più quella di una volta, diventa blu e lascia interdetti i più affezionati consumatori, un film come Mozzarella Stories non pare scontato.

Ma, a lungo andare, si accusa la mancanza di un energico rimescolamento che rinsaldi anche gli elementi che fra loro non “cagliano” e perciò Mozzarella Stories perde le sue proprietà più genuine, nutrendosi di un cinema alto, fatto di immagini forti e storie solidissime, ma finendo per fare “acqua” più che “latte”, lasciando il palato insoddisfatto, come con un piatto forte mancato.



Vi aggiorno ora sulle prossime uscite in sala, da venerdì 30 settembre


A Dangerous Method


Una profonda analisi sull'agire di tre fragili personalità in costante ricerca

Un film di David Cronenberg. Con Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen,Vincent Cassel, Sarah Gadon.

Genere Drammatico - Gran Bretagna-Germania-Canada, 2011 - Durata 93 minuti circa.

Alla vigilia della prima guerra mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di un racconto oscuro sulla scoperta sessuale ed intellettuale. Tratto da fatti realmente accaduti, il film è incentrato sul turbolento rapporto tra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud (Mortensen) e Sabina Spielrein (Knightley), la giovane donna bella e tormentata che si frappone tra loro. Nella mischia si aggiunge Otto Gross (Cassel), un paziente dissoluto che è determinato a spingere i confini. In questa esplorazione della sensualità, dell'ambizione e dell'inganno si creano le premesse per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si dividono, cambiando per sempre il volto del pensiero moderno.


Blood Story


Buon remake, basato su un'operazione di ricontestualizzazione

Un film di Matt Reeves. Con Chloe Moretz, Kodi Smit-McPhee, Richard Jenkins, Jimmy 'Jax' Pinchak, Sasha Barrese.

Genere Horror – USA-Gran Bretagna, 2010 - Durata 115 minuti circa.

Owen ha 12 anni e vive con la madre in una piccola cittadina del New Mexico in cui nessuno sceglierebbe di andare a vivere. Torturato da tre bulli compagni di classe, provato dal divorzio in corso dei genitori, trova per la prima volta un’amica nella nuova vicina di casa, una ragazzina strana, che non sente il freddo e non mangia le caramelle. Tra i due giovani la relazione si stringe, anche e soprattutto dopo che Owen scopre il segreto di Abby, il suo bisogno di bere sangue per vivere.




Il primo film erotico in versione 3-D

Un film di Cristopher Sun Lap Key. Con Saori Hara, Vonnie Lui, Yukiko Suô, Hiro Hayama, Leni Lan.

Genere Erotico - Hong Kong, 2011 - Durata minuti circa.

Come studioso presuntuoso della dinastia Ming, Wei Yangshang ritiene che, poiché la vita è breve, si dovrebbe perseguire l'ultimo piacere sessuale come il tempo lo permette. Wei Yangsheng incontri la figlia di Tie Fei il prete taoista, di nome Tie Yuxiang. Con l'ex talento e la bellezza di quest'ultima, si innamora a prima vista. Yuxiang è elegante e cortese, sotto l'influenza della fede di suo padre, anche se la sua mancanza di passione, non può soddisfare pienamente Wei Yangsheng molto esigente sessualmente. La sua delusione si trasforma così in affetto per la giovane donna.


Drive

Una storia già vista con qualche scorrimento di sangue in più

Un film di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Bryan Cranston, Carey Mulligan, Albert Brooks, Oscar Isaac.

Genere Azione - USA, 2011 - Durata 95 minuti circa.

Uno stuntman (Ryan Gosling) di Hollywood, di notte diventa un autista freelance durante le rapine. Quando un colpo in banca finisce male, l'uomo scopre che è stata messa una taglia sulla sua testa e fugge in macchina con la ragazza (Mulligan) di un ex carcerato (Oscar Isaac).


Baciato dalla fortuna

La sfortuna di sposare una donna baciata dalla fortuna

Un film di Paolo Costella. Con Vincenzo Salemme, Asia Argento, Nicole Grimaudo, Dario Bandiera, Giuseppe Giacobazzi.

Genere Commedia - Italia, 2011 - Durata minuti circa.

Gaetano è un vigile urbano pieno di debiti che trova un modo di risollevarsi. Quando una sua amica, innamorata di lui, vince al superenalotto, Gaetano la sposa. Ma Gaetano non sa è che la vincita è stata data in beneficenza.


Another Earth

Un'opera prima indipendente che riserva sorprese e due ottimi protagonisti

Un film di Mike Cahill. Con William Mapother, Brit Marling, Jordan Baker, Flint Beverage, Robin Taylor.

Genere Drammatico - USA, 2010 - Durata 92 minuti circa

Rhoda Williams è una studentessa dalle ottime capacità tanto che è stata ammessa al MIT (Massachusetts Institute of Technology). Il suo interesse per l'astrofisica è intenso tanto che una sera provoca un drammatico incidente stradale. La causa immediata è data dal fatto che è stato scoperto un pianeta che è speculare alla Terra e che lo stesso sta iniziando a fare la sua comparsa nel cielo. Rhoda, alla guida della sua auto si distrae guardando in alto e uccide il figlio e la moglie incinta di John Burroughs, un noto compositore.


The Sitter

Il potere dei bambini

Un film di David Gordon Green. Con Jonah Hill, Ari Graynor, Miriam McDonald, Landry Bender,Sam Rockwell.

Genere Commedia - USA, 2011 - Durata minuti circa.

Uno studente universitario che è stato sospeso per il semestre e vive a casa con sua madre, viene convinto a fare il baby-sitter dei figli del vicino un bambino e una bambina di 8 anni.


Oltre il mare

Un film di Cesare Fragnelli. Con Alessandro Intini, Alberto Galetti, Giulia Steigerwalt, Micol Olivieri, Nicola Nocella.

Genere Drammatico - Italia, 2011 - Durata 90 minuti circa.

Puglia, oggi. Un gruppo di giovani studenti universitari decide di partire per una vacanza in campeggio, destinazione Otranto. Cinque ragazzi e tre ragazze, tutti amici dall’infanzia. Un bel campione di tipi umani. Dal leader bello e carismatico al simpatico sbruffone figlio di industriali, dal più emotivo ed introverso al furbetto a caccia di avventure, dall’aspirante showgirl all’alternativo di sinistra. C’è chi soffre per amore, chi tenta di dare un senso all’esistenza, chi si prende gioco dei sentimenti altrui, chi pensa solo a divertirsi. Lontani dalle ansie dei genitori – a casa preoccupati o distratti – e da fidanzate troppo prese da se stesse, si sentono tutti più che mai liberi di seguire i propri impulsi, senza pensare alle conseguenze. Si sentono immortali. Amori, sentimenti, sesso, droghe, tradimenti si incrociano in una vacanza da schianto. Ma le loro vite non ancora decise si ritrovano di fronte ad un tragico evento. A salvarli ci sarà un’amicizia senza fine…


E, come sempre, buona visione . . . a tutti da Maria

venerdì 30 settembre 2011

GIU LE MANI DA IDEE E OPINIONI ! - da LIBERALVOX -

http://2.bp.blogspot.com/-74cfhBLcwBI/ToGPaRK9pjI/AAAAAAAAKcY/dxTxRmthy78/s200/free-blogger-lab.png
di Giuseppe Portonera. Questo blog è sempre stato un baluardo incrollabile a difesa della piena libertà di Internet. In un periodo difficile, come quello dell’estate di due anni fa, quando il Governo aveva deciso di ingranare la quinta sulla legge antintercettazioni, abbiamo subito fatto notare che dietro al paravento della regolamentazione della pubblicazione delle intercettazioni (sicuramente necessaria), le reali intenzioni della maggioranza erano ben altre: e, chiaramente, si riassumevano nella volontà di stringere un bavaglio alla stampa libera. Quando poi qualche geniale mente pidiellina pensò addirittura di estendere quel bavaglio anche ad Internet ai blog, abbiamo subito alzato gli scudi e ci siamo schierati – in ogni sede competente – a fianco di quanti si sono mossi per impedire che venisse approvato il tristemente famoso comma 29: all’epoca il Governo, dopo un lungo tira e molla, decise di lasciare la presa ed evitò di prendere una decisione folle e pericolosa. In questi giorni, però, sembriamo essere tornati al punto di partenza: scosso e piccato dalle numerose intercettazioni che in questi giorni popolano le pagine dei nostri quotidiani, il Governo ha deciso di ripartire alla carica, riproponendo un nuovo pacchetto “anti-intercettazioni”, con incluso il redivivo (o recidivo?) “comma 29”. Per chi non ricordasse cosa contenesse questo emendamento, sappia che in sostanza – se dovesse diventare legge – si procederebbe ad un equiparazione tra “testate professionali” e i blog: questo vuol dire che se a un blogger o a chiunque faccia informazione “non professionale”, dovesse essere richiesta una “rettifica” di quanto scritto, questi avrebbe solo 48 ore di tempo per adempiere a questa richiesta, a prescindere dalla sua fondatezza, pena una sanzione fino a 12 mila euro!!! Per dire, basterebbero due giorni senza controllare la propria casella di posta elettronica per finire nei guai!!! Mica caramelle. Così come due anni fa, anche oggi il nostro blog alza la voce e si unisce alla schiera di coloro che continuano a difendere una delle più grandi ricchezze del nostro tempo, la libertà e la democrazia su Internet. Così come due anni fa, sproneremo anche i nostri parlamentari ad operare in questo senso: Roberto Rao, per esempio, ha già presentato una pregiudiziale di costituzionalità, spiegando che “stiamo per diventare il primo e l’unico Paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista e ha meno libertà. È necessario distinguere tra testate professionali e blog”. E ci fa piacere che l’On. Cassinelli, PDL, abbia già annunciato che interverrà per impedire che il comma 29 venga approvato: però, se possiamo permetterci, all’Onorevole consiglieremmo di impegnarsi più sul fronte interno, per far capire alla sua coalizione che Internet non è la Televisione e che non si gestisce come si gestisce un’emittente televisiva: non esiste par condicio, non si impongono conduttori, non si scelgono le notizie da far passare o meno (potrebbe cominciare a spiegarlo al sottosegretario Giovanardi, per esempio, che ha un’idea molto distorta di come funzioni la Rete). Questo l’hanno capito i 23 milioni di italiani che usano assiduamente la Rete, per informarsi e informare: quando lo capiranno anche i nostri governanti? Certo, noi che siamo bravi ragazzi, abbiamo provato a farglielo capire anche più di una volta (abbiamo chiesto anche l’intercessione di chi è più importante di noi), ma finora abbiamo sempre tonfato. Ma tant’è. Forse non riusciremo a farvi capire quanto sia fondamentale la libertà di Internet. Di certo, però, non vi permetteremo mai di tarparla.


E a proposito di libertà di pensiero ritengo che un vero blog libero debba accettare anche tutti i commenti!

Capita spesso di ritrovarsi a commentare un articolo di qualche blog, ma a cui non possiamo comunque vedere in anteprima il nostro commento poiché il proprietario del blog ha inserito l'opzione per controllare e filtrare i commenti. Credo che ciò sia altamente sbagliato. Un Blog Libero è prima di tutto un Blog per tutti. Non importa come la pensino i lettori, ma è giusto che possano esprimere la propria opinione. Filtrare i commenti è equivalente a mettersi a livello dei notiziari, che scelgono le notizie, i commenti, i protagonisti, le scene e le persone a loro piacimento. Se viene espresso un commento negativo, si può solo discutere scambiando idee e imparare cose nuove, il più delle volte. Se si censura il commento, si da dimostrazione di non essere un Blogger Libero ed efficente. Non si è disposti ad ascoltare l'idea altrui. Non si è niente di meno che "piccoli giornalisti schierati". Trovare un blog invaso da commenti positivi è altamente triste, serve solo a regalare autostima al gestore. Se qualcuno leggendo il proprio post, commenta qualche sciocchezza, saranno gli altri lettori a scovare e "insultare" il commentatore colpevole di aver dato un commento negativo. Io nei miei commenti non applico nessun tipo di filtro, non mi interessa di dare notizie e idee di pensiero per voi errate.  A me interessa riportare notizie e farvi sapere ciò penso. Il " Free Blogger" è ormai una delle poche cose libere per davvero. Non censuriamolo da soli!  



Annamaria... a dopo

Festa dei Nonni 2011 Un'orchidea per la vita

Festa dei Nonni 2011

festa nonni 2011Anche quest'anno si avvicina il 2 ottobre e sono in corso i preparativi per celebrare al meglio la Festa dei Nonni.
Un appuntamento diventato ormai di rilievo nazionale, grazie anche alla istituzionalizzazione di tale data, quale giorno destinato a celebrare la figura dei Nonni.
La Festa dei Nonni, infatti, è una festa giovane istituita con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, proprio in corrispondenza del giorno in cui la Chiesa celebra la figura dell'Angelo Custode. Una coincidenza certamente non casuale per onorare chi, a ragione, può essere considerato per i nostri bimbi ed i nostri affetti il più fidato tra gli Angeli Custodi.
Ed ogni anno la Festa Nazionale dei Nonni coinvolge sempre più persone. Si calcola che nel solo anno 2005 in cui è stata istituita, più di venti milioni di italiani tra nipoti e nonni, hanno avuto l'occasione per manifestare attraverso le varie celebrazioni svolte su tutto il territorio nazionale, tutta la genuinità dei sentimenti di amore, affetto, riconoscenza, tenerezza, che li contraddistinguono.
Inoltre anche l'edizione del 2011 si accompagnerà all'iniziativa già promossa lo scorso anno dall'Unicef e che interesserà tutto il territorio nazionale. Infatti il Comitato Italiano per l’Unicef, attraverso gli oltre 15.000 volontari dislocati in circa 2.500 piazze coinvolte nel corso del primo week end di ottobre, promuoveranno una raccolta fondi tramite la vendita di orchidee.
L'iniziativa, che per il secondo anno di seguito ha in Lino Banfi il testimonial d'eccezione, aiuterà a garantire cure mediche, acqua potabile, alimenti terapeutici, zanzariere antimalaria ai bambini dell'Africa centrale e occidentale.
E quindi, risolto il "problema" dell'idea regalo, non ci resta che augurare Buona Festa dei Nonni a tutti!!!
Salvatore Catorano



giovedì 29 settembre 2011

FARMVILLE : NON SOLO CAROTE E CIPOLLE

Farmville il gioco virtuale che ha rapito migliaia di persone

 popolarissimo gioco fantasy online dove la gente può scappare dalla città per rifugiarsi in un mondo incantato, quasi primordiale dove i rapporti di vicinato sono molto sentiti, le piante non appassiscono mai, non ci sono inondazioni, siccità o altre calamità naturali.

Dal suo lancio , avvenuto due anni fa, il gioco che sembrava fondere “Leave it to Beaver” e Green Acres” è diventato un fenomeno Facebook attirando tutti dai menager delle grandi città agli agricoltori di piccoli paesini.

Volutamente semplicistico Farmville permette ai giocatori di costruire la propria azienda agricola partendo da un piccolo appezzamento di terreno con una vasta gamma di colture. Esattamente per ciò che avvine nella realtà, l’attenzione per Famrville è estremamente importante, bisogna continuamente curare ciò che hanno costruito se non si vuole rischiare di perderlo e morire.

 Il gioco che serve a chiunque per fuggire un pò conta  quasi72 milioni di utenti in tutto il mondo ogni mese


 ed ora c'è una novità:

Farmville incontra la marijuana (virtuale)

Se proprio non riuscite a farvi piacere questo gioco, da oggi potete provare una versione che al posto di carote e melanzane vi darà la possibilità di coltivare marijuana: in pratica un social game stile "L'erba di Grace"...

La canapa è l'unica coltura presente in questo Weed Farmer, gioco per Android che sta spopolando: è possibile intervenire sui parametri di ventilazione e innaffiamento delle colture, e scegliere il momento della raccolta per ottimizzare i profitti ed espandersi nel business delle droge leggere per cercare di diventare uno dei maggiori produttori mondiali.

Trovo diseducativo l'introduzione delle droghe leggere(virtuali) Ma sicuramente più divertente che coltivare carote e cipolle, come dice qualche appassionato di farmville... mah.



Annamaria... a dopo

IL CONFLITTO DI FRUSTRAZIONI- 3° parte - di ENZO -

Prima e seconda parte pubblicate il 14-08-2011
           https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzHzhiKXllDUFVFFKbZILiYZH_Nsepsw38WBkn6eOxoPn8IChiZ1DcZPjGo2mihD-hnQQy1Jws4OZo5xJt2L-BJE8-_CcP5FDMhn_Kp6Jb22_x74r3ku2DZS-geJib666bu9mUB4aFRWWt/s1600/images.jpg

Riprendiamo, per coloro che se la sentono ancora di seguirci, a parlare delle antipatiche frustrazioni. E complimenti se avete seguito le precedenti due parti.

Allora, la vita quotidiana, come già detto è piena di conflitti. Molti di essi ci fanno digrignare i denti  o minimo sbuffare, ci stizzano, ma non tutti sono così tossici. Molti sono minimi e non hanno, quindi, alcuna conseguenza sul nostro comportamento (“vado a vedere un western o un thriller?”; “metto la gonna blu o quella scozzese?”; “ho litigato con lui, gli telefono oppure no?”; altri invece, sono tali che, dalla loro soluzione può dipendere l’impostazione di tutta la nostra vita futura(“Mi iscrivo all’università o mi impiego?”);”sposo Roberto, Carlo… o non mi sposo per niente?”

In questi casi – va sottolineato- decidere può essere particolarmente difficile e il soggetto può trovarsi in una condizione di forte disagio.
Considerando i tipi di forze che sono in gioco, uno psicologo tedesco, tale Kurt Lewin, dice che sono possibili tre casi distinti di conflitti: la persona, cioè può trovarsi combattuta tra due obbiettivi che gli provocano avversione (eppure deve scegliere uno dei due) e di fronte a un unico obbiettivo che attira sì, ma ha anche qualcosa che non va. Che succede, allora?

Quando entrambi gli obbiettivi sono ATTRAENTI?
 
È certamente la condizione di conflitto meno penosa perché il soggetto può scegliere tra due soluzioni entrambe desiderabili:
il bambino, incerto, tra l’andare coi genitori a fare una bella gita e il rimanere a casa a giocare con gli amici, si trova in questa prima condizione di conflitto. Tuttavia, bisogna anche aggiungere che scegliere una soluzione vuol dire rinunciare  all’altra, e questo può essere fonte di un conflitto sempre più intenso. Un giovane, che deve decidere quale di due ragazze sposare, o quale di due attività intraprendere, può trovarsi in uno stato di lunga o tormentata indecisione. Le donne sono combattute tra la cura della famiglia e la professione. Il conflitto è assai frequente tra dovere e piacere.

Quanto più simili sono i due obbiettivi, tanto più è grande il conflitto e forte l’imbarazzo della scelta.

Quando entrambi gli obbiettivi provocano avversione.
È questa la condizione di conflitto più spiacevole di tutte, perché il soggetto si trova di fronte a due soluzioni entrambe negative: se possibile, quindi, la tendenza sarebbe quella di fuggire, di rimandare o di evitare la decisione. Ma il vero e proprio conflitto si ha quando, di fronte al soggetto, si aprono solo quelle due strade ed egli deve per forza sceglierne una “o mangiare questa minestra o saltare quella finestra. Tutto ciò si fa particolarmente grave gli aspetti negativi delle due soluzioni sono molto forti. Rimandare la scelta significa non risolvere il conflitto e questo porta a uno stato di tensione, di ansia, sempre più intenso, penoso e paralizzante.

E allora che si fa?
Non c’è dubbio, ormai, su un fatto: qualsiasi tipo di frustrazione ha il carattere di “noia”, “"intoppo”, “seccatura”, a volte anche di “grave disgrazia” e provoca, quindi, emozioni spiacevoli. Poiché i bisogni o i desideri insoddisfatti possono farsi più urgenti col passare del tempo, tale tensione aumenta ancora. A volte, ritardando il conseguimento di un traguardo si ritardano anche altri traguardi, provocando una catena che porta a frustrazioni e tensioni sempre maggiori. L’aumento della tensione, allora, è la risposta diretta all’esistenza di una frustrazione, il punto di partenza per interpretare qualsiasi comportamento successivo di una persona.
Una tensione moderatamente alta è senz’altro positiva, anzi desiderabile, dato che serve come stimolante al comportamento. In questo caso, l’individuo è favorito, proprio dallo stato di frustrazione e può trovare una risposta adeguata che gli permetta di superare l’impedimento e di soddisfare la motivazione frustrata.

Nel caso, invece, di una frustrazione grave, la tensione raggiunge livelli talmente elevati da non essere più un fattore positivo nel comportamento, ma senz’altro negativo. Disorganizzante, l’individuo è troppo teso, si agita, perde il controllo della situazione, agisce in maniera apparentemente insensata: “non sembra più una persona intelligente”, ci sembra “aver perso la bussola”.
ATTEMNZIONE, gentili Ciucciottini/e, che la risposta a una  determinata frustrazione, da noi (io) chiamata “tossica”

“NON E’ SEMPRE UGUALE PERCHE’ VARIA DA PERSONA A PERSONA”.
Esiste, infatti, una specie di misura personale oltre la quale la tensione porta a tipi di comportamento assai diversi:

alcune persone, e ce ne sono nell’ambito delle nostre amicizie, cercano di trovare una soluzione positiva per il loro problema perché non si sono mai arrese;
altre persone, invece,  e ce ne sono nella realtà in giro, sviluppano reazioni inadeguate o addirittura patologiche, arrivando a commettere atti inconsueti o violenti. 

Allora come cercare di gestire le frustrazioni?
Cosa dovreste fare!
Cominciamo col dire:

analizzate e riflettete accuratamente i motivi e le cause di una frustrazione;
decidete un comportamento adeguato;
intensificate lo sforzo per superarla;
vedete la situazione da un’altra prospettiva;
trovate una strada nuova per raggiungere l’obbiettivo e soddisfare il desiderio o il bisogno.

 Le risposte sbagliate o inadeguate… che possono causare:

A- AGGRESSIVITA’: Freud la chiama “reazione primordiale”. Chi non ha mai avuto un gesto di stizza o un’imprecazione, scagli la prima pietra;

B- REGRESSIONE:    in parole semplici, il frustrato regredisce comportandosi come un bambino;

C- FISSAZIONE: la fissazione è un arresto dello sviluppo della  personalità; di fronte a frustrazioni, l’individuo non avanza e non diventa “adulto”;

D)- RAZIONALIZZAZIONE: tutti conosciamo la parole della volpe che, dopo aver tentato inutilmente di raggiungere un grappolo d’uva, se ne andò dicendo: “E chi la vuole? In fin dei conti è acerba!” La volpe, frustrata, ha reagito con la razionalizzazione: costruendo, cioè, una ragione falsa, ma plausibile, per giustificare a se stessa una cosa inaccettabile. In questo caso, quindi, non si “aggredisce”, non ci si ritira, ma si tenta di “spiegare”.

E)- RIMOZIONE: una persona ha tendenze ostili tanto forti che chiunque abbia a che fare con lei se ne accorge; eppure, se glielo facciamo notare, ci sentiamo rispondere: “Io, ma se sono l’essere più pacifico del mondo!”

F)- RIFIUTO: è un modo di ripristinare la realtà disturbante. Esempio? Eccolo, la donna che urla: “Bugiardo!” allo specchio che riflette la sua immagine, reagisce con un rifiuto.
Un altro esempio? Eccolo: lo scrittore Cecov in una sua novella descrive il caso di un medico, malato di tubercolosi: ebbene, fino alla morte, egli continua a dire di non aver nulla di grave, di stare meglio.

G) – IDENTIFICAZIONE: l’individuo frustrato non fa che imitare, cioè, s’identifica con un’altra persona, grande calciatore, uno show-man, un cantante di grande prestigio, insomma un personaggio di successo, Inconsciamente, è come se ragionasse in questo modo:
- Vedo che tu sei bello o grande o amato o famoso e…cercando di copiarti, avrò il tuo stesso potere. L’identificazione può avvenire anche con personaggi negativi:
- con i genitori
- con i divi dello spettacolo
- col datore di lavore
- col fidanzato
- con un eroe
- col presidente
- con un criminale o un malfattore
- con un vicino di casa
- ecc.

H) – PROIEZIONE: un altro modo di difendersi da una frustrazione consiste nello scaricare la colpa fuori di noi. Il giocatore di tennis che fallisce una battuta e lancia un’occhiata di disprezzo alla racchetta o la scaraventa a terra (come è successo a me); John Mac Enroe le rompeva spesso sbattendole a terra. Più in generale, sia pure in misure diverse, tutti noi siamo portati ad attribuire AGLI ALTRI i nostri errori e le nostre mancanze ricorrendo appunto, alla scappatoia della proiezione. Non sono quindi io che non capisco, ma”sei tu che non capisci me”; la ragazza che ha ricevuto un’educazione eccessivamente rigida non si accorge dei propri naturali impulsi sessuali, ma ce l’ha con “quegli sporcaccioni degli uomini che pensano sempre a quelle cose.”

I) – FANTASTICHERIA: la fantasticheria può sorgere dalla scontentezza per come vanno le cose e dal desiderio di fuggire una realtà frustrante. Fantasticando soddisfazioni irreali, abbiamo un mezzo per mantenere la stima in noi stessi e per difenderci da quelle che sentiamo essere le minacce del mondo. Ci vediamo raggiungere grandi risultati, grandi successi, immaginiamo di trionfare su tutti coloro che di solito ci disturbano sul lavoro e nei tempi di relax (chatroom, sport, divertimenti, tempo libero, ecc.) oppure  ci mettono i bastoni tra le ruote, pensiamo di conquistare il LUI, la LEI o chissà chi.
Piccole dosi di fantasticheria ci fanno vivere meglio, dato che possono dissipare i nostri sensi di insoddisfazione e di inadeguatezza mettendoci in grado di affrontare, con animo più sereno, i problemi.

L) – SUBLIMAZIONE: personalmente amo molto questo moto dell’animo. Sublimazione deriva dal verbo latino “sublimare” che significa “porre in alto”.
Con questo tipo di risposta inconscia, l’aggressività, che deriva dalla frustrazione, o altri impulsi ritenuti sbagliati o inaccettabili, sono indirizzati verso espressioni accettabili.

La sublimazione, insomma, è un meccanismo per cui, pur senza rendercene conto, incanaliamo la tensione della nostra aggressività (o di altri impulsi brutti) in comportamenti “belli e accettabili”. Le attività che ne derivano risultano spesso molto utili e costruttive. Uno psicologo americano ha scritto:

“L’amore e la Sublimazione sono le forze che fanno girare il mondo.”
Ducky, che mi ha seguito fino alla fine, ed io siamo completamente d’accordo, specialmente in amore.

Enzo

Addio a Sergio Bonelli, Editore e fumettista illuminato - di MARIA -




Ha fatto sognare generazioni di italiani. Il padre, Gianluigi, inventò Tex Willer ma lui continuò a svilupparne la storia prima di dedicarsi all'editoria: senza di lui la scena comica italiana sarebbe stata irriconoscibile. Con amore, passione e rispetto per creatori e disegnatori. Inventò Zagor e Mister No, e con la sua casa editrice ha pubblicato Dylan Dog e Nathan Never Regolari viaggi per le più profonde e scure zone del Rio delle Amazzoni gli hanno consentito di ricreare quelle atmosfere misteriose e affascinanti nei suoi fumetti.
Sicuramente tra voi lettori ci sono conoscitori e appassionati di questi personaggi. Non vi nascondo che, complice il fatto di avere un fratello, copie di Zagor, Mister No, Tex “Uilèrr”, come dicevamo spesso in dialetto, ricordando che “spara con tutte e due le mani”, sono state spesso tra le mie avvincenti letture. Ve li ricordate? Sicuramente si, ma perché non riproporre una fantastica passerella!


IL SUO NOME È TEX


Per i bianchi è un infallibile Ranger del Texas.
Per i Navajos è il saggio capo Aquila della Notte.

I SUOI PARDS

Il figlio Kit, l'indiano Tiger Jack, il ranger Kit Carson.
Insieme sono tre autentici tizzoni d'inferno!

GLI AMICI

El Morisco, Jim Brandon, Montales, Tom Devlin...
E Pat Mac Ryan, quando c'è da menar le mani!

TEX E LE DONNE

Affascinanti, imprevedibili, letali. Ma una sola gli è rimasta nel cuore: la moglie Lilyth!

I NEMICI

Banditi, trafficanti d'armi e d'alcol, politici corrotti.
Per non parlare del malvagio negromante Mefisto!

IL SUO MONDO

Un Far West in bilico fra la realtà e l'immaginazione.
Ma Tex Willer è una leggenda senza tempo!




IL SUO NOME È DYLAN DOG

È l'unico Indagatore dell'Incubo al mondo. La paura lo affascina, ne ha fatto un mestiere.

GROUCHO E GLI ALTRI

Il folle assistente Groucho, l'ispettore Bloch,
lo stravagante lord Wells, il randagio Botolo...

LE SUE DONNE

Dolci, fatali, romantiche, perdute. Di tutte Dylan è pronto a innamorarsi...

DALLA PARTE DEI MOSTRI

Reali o arcani, feroci o inermi. Li chiamano mostri, ma spesso sono identici a noi...

IL SUO MONDO

Si muove poco da casa, ma è sempre in viaggio. 
Nei labirinti più oscuri della mente umana!



IL SUO NOME È MISTER NO

Ha combattuto in guerra. Ora accompagna i turisti nei cieli della sua nuova patria: l'Amazzonia!

I SUOI AMICI

Vecchi commilitoni e compagni d'avventura con cui ha rischiato la vita. Primo fra tutti, Esse-Esse.

LE SUE DONNE

Jerry ha tante fidanzate, praticamente una in ogni aeroporto. Donne affascinanti ma anche coraggiose...

I SUOI NEMICI

Speculatori, contrabbandieri, killer. Uomini che trasformano il Paradiso amazzonico in un Inferno!

IL SUO MONDO

La foresta pluviale. Uno scenario che talvolta
abbandona per seguire la sua anima di vagabondo...



IL SUO NOME È ZAGOR

Za-gor-te-nay, lo Spirito con la Scure, l'invincibile giustiziere di Darkwood.

I SUOI AMICI

Trappers, marinai, cacciatori di tesori… e soprattutto lui, il buffo, affamatissimo, irresistibile Cico!

I SUOI NEMICI
L'arcinemico di sempre è il diabolico professor Hellingen. Ma anche gli altri non sono soliti scherzare!

IL SUO MONDO

Sulla Vecchia Frontiera c'è Darkwood, la Terra dell'Avventura, dove può tutto succedere!


IL SUO NOME È NATHAN NEVER

Ex poliziotto, Nathan è diventato uno degli agenti speciali dell'Agenzia Alfa!

I SUOI AMICI

Legs Weaver, Sigmund Baginov, Branko... 
Un pool di intrepidi difensori della Legge!

I SUOI NEMICI

Alieni, hackers, cyberpunk, tecnodroidi, creature crudeli che spadroneggiano nel mondo di domani!

IL SUO MONDO

La "Città", una megalopoli del ventiduesimo secolo. Un inferno tecnologico che non dà scampo.

TUTTE LE "AGENZIA ALFA"

La più moderna delle agenzie private di sicurezza. Un presidio contro il crimine del futuro!

Maria... a dopo

mercoledì 28 settembre 2011

CONSIGLI UTILI - da Annamaria2 (la mia omonima)


 
Per togliere l’odore di chiuso nel frigo, basta poggiare su un ripiano una ciotolina con del bicarbonato di sodio.

 
Per dare più sapore all’uvetta che usiamo per i dolci, basta ammorbidirla con un po’ di brandy.

 
Lo spumante avanzato e aperto da qualche giorno è ottimo per insaporire il pesce o il risotto. Basta versarlo negli stampini per il ghiaccio e conservarlo in freezer.

 
Tutti gli ortaggi e i legumi di colore verde vanno cotti in acqua già calda che sta per bollire a cui avete già messo il sale, mentre fagioli, patate, ceci e lenticchie vanno messi in acqua fredda, poi va acceso il gas.

 
Quando preparate il dolce la farina forma dei bruttissimi grumi? Basterà aggiungere un pizzico di sale fino alla farina prima di amalgamarla agli ingredienti e i grumi non si formeranno.

 
Se la vostra spazzola si è indurita, non buttatela ma immergetela in acqua, limone e sale grosso.

 
Se volete congelare le verdure ricordatevi di sbollentarle. L’operazione blocca l’attività di alcuni enzimi prolungandone la conservazione.

 
Se avete comprato del pesce fresco ma vi siete dimenticati di chiedere al pescivendolo di squamarlo fate così: cospargete sul pesce un po’ d’aceto e poi squamatelo. Risulterà molto più facile.

 
Se la piastra del ferro non scorre più, strofinatela a caldo con uno straccio imbevuto d’aceto.

 
Anche se siamo ancora a settembre siate previdenti e pensate a come proteggere le vostre piante quando arriverà l’inverno. Recuperate i contenitori per i gelati, quelli di polistirolo: sono isolanti e mantengono costante la temperatura della terra nei vasi, anche quando il termometro va sottozero. Quando farà freddo inseritevi i vasi e ricopriteli con un foglio di nylon bucherellato. Le piante non risentiranno troppo delle basse temperature.

  Annamaria "2"...a dopo

martedì 27 settembre 2011

L’ ANSIA NORMALE 1^ Parte - di ENZO -

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L’ansia…l’inquietante compagna. Un argomento che ci tocca un pò tutti. Ecco che Enzo ce ne parla in maniera "sciolta " , piacevole e divertente , ma con la competenza che lo contraddistingue e, ovviamente, con l'inseparabile gemello ciucciottino, Ducky... leggiamoli, gustandoci "na' tazzuliella e' cafè"  insieme a loro.


ENZO        Grazie del caffè!

http://www.partecipiamo.it/gif/tazze_tazzine_teiere/cioccalata_calda_3.jpg
DUCKY    Lo sapevo, questa è la mia settimana. Ho già messo la caffettiera sul gas.

ENZO    Era meglio sul lettino in spiaggia. Vedevo ogni tanto un po’ di “cose ondulatorie”…che mi passavano a pochi metri. Ci pensi, Gemè!

DUCKY    Momenti  che  mi tiravano su il morale, ora siamo sul terrazzo e godiamoci il prosieguo.

ENZO    Il caffè…sta bollendo, Duc,,,non lo senti?

DUCKY    Eh…calma...corro…volooo!

Pomeriggio ore 16.15

DUCKY    Buono eh…

ENZO    Insomma…sì…buono! Sei migliorato.

DUCKY    Bontà tua…la prossima settimana sarai tu lo schiavo-caffettiere.

ENZO    Che hai, perché mi stai fissando così?

DUCKY    Mi sto chiedendo che tipo sei?

ENZO    Ah sì…un’amnesia…una visione…insomma che c’è?

DUCKY    Non scherzo, voglio dire…come stanno le cose…la vita…i problemi…i guai, la salute…la crisi…la vita sentimentale…

ENZO    Ehi, Ducky caro,,,fermati…cosa stai cercando di dirmi?

DUCKY    …non ti senti inquieto…non avverti  delle strane sensazioni…una specie di malessere dentro…ansia…per come vanno le cose…la vita? come ti senti “dentro”?

ENZO    Ti riferisci alla dea maligna…all’ansia…questo vuoi dire? Un malessere sottile…è così?

DUCKY    Sì, proprio. Parliamone, credo che farebbe bene a te e a me.

ENZO    Ricevuto,,,ok…ci faremo una  bella chiacchierata ma prima vorrei un altro goccio di caffè.

DUCKY    Un attimo…ecco il goccio…con una boccettina di limoncello. Dimmi ora di questa cavola di ansia: Che cos’è…e spiega bene come sai fare tu.

ENZO    Cominciamo, però, Duc, ti prego, non mi fare “entrate” stupide.

DUCKY    Giuro…sul corpo di tutte le tue ciucciottine…!

ENZO    Al massimo  giura su…una sola!

DUCKY    …un fischio all’orecchio, Enzo, proprio in questo momento…ora è passato. Che significa secondo te?

ENZO    Vuol dire che una Ciucciottina ti ha nominato…cioè ha fatto il tuo nome…strano però…

DUCKY    Strano, perché?

ENZO    Secondo me,  ha sbagliato persona…forse doveva arrivare a me. Comunque, torniamo all’ansia. Ok?

DUCKY    Yes Sir, la cavola di ansia,

ENZO    La cavola di ansia, come tu la qualifichi, è stata definita, a ragione, l’inquietitudine, compagna dell’uomo moderno. La nostra è stata definita l’era dell’ansia.

DUCKY    Inquietitudine…capito, All’anima della compagna.

ENZO    In alcuni casi, essa prende una forma grave e paralizzante, in altri casi una forma moderata o anche costruttiva: a volte si avverte per periodi molto lunghi, altre volte per periodi brevi. Tutti abbiamo esperienze di questo malessere.  A volte è lieve, altre volte può superare il livello di guardia.

DUCKY    Domanda: Puoi essere più preciso…specifica bene cos’è. Chiarisci meglio cos’è e come si rivela…quali sono i sintomi.

ENZO    E tu segui con attenzione. E’ una tensione apprensiva o irrequietezza, come ho già detto, che sorge come “un imminente pericolo, sia pure vago o di origine sconosciuta. Con parole diverse…è uno stato emotivo che si avvicina molto alla paura, con la differenza che in quest’ultima il pericolo è ben chiaro ed è solitamente esterno, per es. un tizio che ci vuole picchiare, un esame da sostenere con la consapevolezza di non essere preparato, un incendio nel nostro edificio, la nebbia che non ci permette di vedere la strada.
    Il soggetto ansioso si sente “teso”, “eccitato”, “nervoso”, “impaurito”. “Mi sento preoccupato ma non so perché”  è un tipico modo di esprimersi degli ansiosi.
Il fatto è che, i motivi dell’ansia si trovano all’interno della persona stessa, sepolti nel suo inconscio, e hanno radici in esperienze della sua vita psichica passata.

DUCKY    Un guaio grosso per chi la soffre!

ENZO     Piano, non sempre l’ansia è nociva. Alcune ricerche hanno dimostrato che essa migliora le prestazioni dell’individuo e gli dà dono; varia però da momento a momento, da individuo a individuo. E’ anche una forma importante nella formazione del carattere e nello sviluppo; serve a neutralizzare l’apatia e la tendenza a “sedersi” di persone Ciucciottine che si sentono soddisfatte di sé.

DUCKY    Neno male…può essere anche utile.

ENZO    Non voglio fare retorica, ma voglio dirti una frase particolare…

DUCJY    Sto sull’attenti, Scombi!

ENZO    …è l’espressione…

DUCKY    Cosa?

ENZO    L’ansia, ciuccio o meglio ciucciottino…ma perché devi fare l’insipiente o per lo meno  fingere di farlo?

DUCKY    Cosa hai detto? mi ripeti…quella strana parola?

ENZO    …quale? insipiente?, eh no, te la vai a cercare nel dizionario, così ti acculturi!

DUCKY    Non sei altro che una carogna e anche egoista come persona di cultura…nota al mio tono …mellifluo”,  così te la vai a cercare anche tu nel dizionario.

ENZO    Mi fai sorridere…continuo?

DUCKY    Continua, proofff!

ENZO    Essa, sempre l’ansia, è l’espressione più profonda della nostra condizione umana e non divina. Il rendersi conto dei propri limiti, della propria impotenza e vulnerabilità (di fronte alle malattie, alla vecchiaia e alla morte) provoca uno stato ansioso senz’altro normale.

DUCKY    Però…non ci posso passare…un libro…parli come un libro stampato…porca miseria…ho tanta di quell’invidia che ti prenderei “a paccheri”, a sberle ecco!

ENZO    Ed io compatirti e…ridere…sei di un umorismo  delizioso. Comunque…comunque…proviamo un’ansia normale quando si passa da una realtà familiare, sentimentale, vecchia, provata, certa, a una realtà nuova, sconosciuta e incerta.

DUCKY    Per esempio!?

ENZO    Colui che si trasferisce in una nuova città, in un nuovo posto di lavoro o in una nuova famiglia, abbandonando luoghi e persone abituali, prova un certo senso di vuoto: questo avviene anche se il cambiamento è desiderato e positivo. L’adolescente ci fornisce il più tipico esempio. La necessità e il desiderio di allontanarsi dall’ambiente protetto della famiglia e di sentirsi indipendente ha un suo costo; il momento di decidere la carriera di studi e di lavoro; il primo appuntamento con un “Ciucciottino” o “Ciucciottina” o i problemi del sesso in genere…l’inserimento nella società adulta con relazioni nuove e personali, sono cause frequenti di  “tensione ansiosa”.

DUCKY    Di patologico… niente comunque.

ENZO    Queste esperienze, anche se turbano profondamente la persona, non sono patologiche; “L’ansia”, ha dichiarato Renzo Canestrari, psicologo dell’Università di Bologna, “è il pedaggio che si paga ogni volta che ci si avvia a lasciare il regno delle cose collaudate, conosciute, per affrontare il regno del possibile.”

DUCKY    …il regno del possibile? i problemi, le scelte, le strade nuove…gli imprevisti…i guai passati e quelli che potrebbero accadere.

ENZO    Ehi, ma che bravo…hai avuto un momento di lucidità, Gemellino invidioso. Ed ora lasciami concludere…questo “regno del possibile” si è oggi enormemente allargato, l’era in cui ci troviamo,  come ho detto prima, è  l’era dell’ansia.  La società moderna ci pone di fronte a numerose strade possibili. e quanto più l’individuo è responsabile del proprio destino, quanto più acquisisce spazi di libertà nel comportamento, nel giudizio, nelle decisioni, tanto più si trova di fronte a situazioni d’ansia, che vanno necessariamente affrontate senza perdersi mai d’animo.

DUCKY    Peccato che ci sono solo io ad applaudirti. Meriteresti una statua…in una piazza…e sotto la targa con la seguente scritta

“A ENZO “
appassionato sognatore
instancabile cacciatore di Stelle
ebbe bisogno di strofinare
la lampada di Aladino
per incontrare
la Stella più lucente


ENZO    E a  te io  porrei questa targa:

“A DUCKY”
insigne scombinato
per tutto quello che ha combinato
alle contemporanee Ciucciottine
una pietosa  ma comica sentenza


DUCKY    Secondo te, io la lampada, l’ho strofinata?

ENZO        Credo proprio di sì.

DUCKY    Scimunito, l’ho strofinata, ma…

ENZO        …ma…perché ti sei fermato? …e allora, Duc!

DUCKY    …l’ho strofinata…ma non per me…hai capito ora…non ce la facevo a vederti soffrire.

ENZO    Oh Duc, se non ti avessi, mi farei clonare per avere un fratello come te, autentico rompiglione…ma tanto vero e amabile.

DUCKY    Attento…Enzo, non ho alcuna intenzione di strofinare la lampada un’altra volta…e ancora una cosa…

ENZO    ..sì cosa?

DUCKY    Cena in casa o pizza fuori  in  “PIZZERIA BELLA CAPRI”? Decidi!

ENZO    Duc, Gemè, destinazione  “BELLA CAPRIIII”!

DUCKY    E ti pareva…che sfaticato!

E così fu !


(L’ansia patologica sarà l’argomento del prossimo articolo)


nzo