venerdì 18 luglio 2014

TIBERIO BENTIVOGLIO, EROE MA DA SOLO

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Esempio positivo di un Italiano che lotta e non si piega allo strapotere delle mafie. Questo articolo dovrebbe essere diffuso il piu’ possibile e che questa persona non sia mai lasciata sola!
Finché lo Stato trarrà vantaggi dalle trattative con la mafia e avrà gli “uomini d’onore” tra le sue fila non cambierà mai niente. Il popolino lo sa e si adegua, i cittadini onesti e coraggiosi saranno sempre soli. Eroi ma solitari.Io ho inoltrato l’articolo ad alcune autorità dello Stato, ma dubito che sarò ascoltata. Fatelo anche voi e diffondete questo articolo di Nando Dalla Chiesa.

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Mafia: la solitudine di Tiberio, imprenditore che osò resistere al pizzo
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E chi se ne frega se ne ho già parlato. Tiberio Bentivoglio: la sua storia la trovate sul Fatto Quotidiano del 17 febbraio 2013. Avevamo raccontato di questo imprenditore dalla schiena diritta, che ha scelto di resistere al pizzo e poi alle bombe della ‘ndrangheta nel quartiere Condera di Reggio Calabria. Che ha camminato con coraggio tra incendi, attentati, denunce, processi amari, solitudini, burocrazie kafkiane. Che è uscito vivo per miracolo da un tentativo di omicidio, salvato dal marsupio e con una gamba trapassata da un proiettile.
Tiberio Bentivoglio. Ho ritrovato pochi giorni fa il suo nome in poche righe messe da lui in Rete. Vivo una lenta agonia, ha scritto, forse sarebbe stato meglio se mi avessero ucciso quella volta. Che succede, Tiberio?

“Che succede… C’è che sono solo, disperatamente solo. Solo nel quartiere in cui sono nato e cresciuto, dove nessuno mi saluta più, nessuno entra in questo negozio di articoli sanitari e corredini per bambini. Il negozio è deserto. E il bello è che qualche avvocato dei loro dice nei processi che l’ho fatto per guadagnarci, che ho inventato tutto per soldini. Eccoli qui i miei soldini. Diffamato e rinnegato nella mia terra. La mia casa è ipotecata perché non ho potuto pagare i contributi dei dipendenti, se no dovevo licenziarli. Non posso usarla nemmeno per chiedere un mutuo. A dicembre dovrò lasciare anche il negozio, non ce la faccio più a pagare l’affitto. Io gliel’ho detto al direttore di banca. Ma così fate il gioco della mafia. Lui ha risposto che non ci sono altre possibilità, però non ha neppure provato a cercare alternative. Sono stato chiamato come teste chiave in un processo che si concluderà, pare, martedì prossimo. Avrei dovuto esserci come parte lesa. Almeno avrei potuto costituirmi parte civile, avere un avvocato che mi difendesse dalle diffamazioni.

Ricevo ancora intimidazioni. Mi hanno alzato il livello della tutela, vivo sotto la protezione dei carabinieri. Il giovedì di Pasqua ho trovato un sacchetto appeso al cancello di casa. C’era dentro una salsiccia con un biglietto: ‘Farai la stessa fine’. Allora tutti sono venuti a trovarmi. Poi mi sono ritrovato di nuovo solo con i miei incubi. Mi guardo indietro e mi chiedo a che cosa è servito quello che ho fatto. Quando ho deciso di ribellarmi ero orgoglioso, mi sentivo un soldato. Ora mi sento un verme. Mia moglie e i miei figli ogni tanto piangono e mi sembra di sentirli: perché l’hai fatto?

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Mi hanno convocato alla commissione anti-‘ndrangheta della Regione. Si sono commossi al mio racconto, poi però non è successo niente. Sono andato anche al V comitato della Commissione parlamentare antimafia, quello sui testimoni di giustizia , invitato dal coordinatore, Davide Mattiello. Mi sono detto ‘questa è la volta che cambia tutto’. E invece ho trovato ad ascoltarmi, oltre a Mattiello, solo una senatrice, Elisa Bulgarelli dei 5Stelle. Da Reggio Calabria a Roma per una sola persona. Ogni tanto penso alla mia casa ipotecata. Secondo lei chi se la comprerà? Io dico che quando sarà messa all’asta se la comprerà un mafioso. Qui a Reggio è così, basta andare a vedere le aste dove liquidano i beni degli imprenditori onesti stroncati dalla crisi. Sono i mafiosi con i loro prestanome che comprano tutto. E allora mi dico che abbiamo fatto tanti sforzi per confiscare i beni dei mafiosi e ridarli alla collettività, però i beni di chi denuncia la mafia se li prendono i mafiosi.

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Intanto si fanno i convegni. Un giorno un magistrato mi ha detto ‘Io e lei conosciamo la mafia allo stesso modo’. Io gli ho risposto: ‘Dottore, mi perdoni, la conosciamo in modo diverso. Lei l’ha conosciuta in manette, io quando mi entravano in negozio il pomeriggio e la sera me lo facevano saltare’. Lui ha capito e mi ha detto ‘Mi scusi’.

Chiedo aiuto dappertutto. Il procuratore Cafiero de Raho sta cercando di darmelo. Sa, qui con i magistrati è difficile. A Reggio arrivano da fuori per fare punteggio, specie dal nord. Vengono un paio d’anni e vanno via. E io ogni volta mi ritrovo a ripetere a giovani magistrati sempre le stesse cose senza che nulla cambi. L’altro giorno l’ho detto al prefetto. Io, se non succede niente, a settembre vado a Roma e mi incateno. Lo so che mi vergognerò. Ma vede, io non ho perso la mia dignità con la ‘ndrangheta, l’ho persa con lo Stato. Qui lo Stato non esiste. Meglio: lo Stato che c’è qui è troppo piccolo. Troppo pochi quelli che lo rappresentano davvero.

Sì, ho avuto anche le mie vittorie. Minuscole ma importanti. Il parroco che io ho denunciato mi ha trascinato per calunnia fino in Cassazione. E ha perso. E ha dovuto pagare le spese processuali. Ma non lo sa nessuno. Qui nella mia terra io sono uno che perderà il negozio e la casa, costretto a vivere come un prigioniero. Uno a cui in anni e anni, 16 ormai dal primo incendio, nessuno ha saputo trovare una legge, un provvedimento che dicesse a tutti ‘lui per noi è un esempio da difendere’. Gliel’ho detto in Commissione antimafia. Noi siamo i feriti che eravamo in trincea. Curateci e rimandateci lì, fateci diventare contagiosi. Altrimenti questo male non si sconfiggerà mai”.

Annamaria… a dopo

martedì 15 luglio 2014

ASTINENZA SESSUALE...NON FACCIO L'AMORE DA MOLTO TEMPO.





Tra le statistiche (che affermano che, in media, gli italiani fanno l'amore 8,9 volte al mese) e l' amica Anna che ogni lunedì descrive le sue prestazioni del fine settimana, inizi a sentirti un po’ sola... non riesci nemmeno a ricordare quando hai fatto l’amore per l’ultima volta... Non fare l'amore per molto tempo è un problema? Dipende...



Che vuol dire “molto tempo”?
Ognuno ha la propria percezione del tempo. C’è chi, abituato a fare sesso più volte a settimana, quindici giorni di astinenza possono sembrare un'eternità! Ma, per chi era abituato a un ritmo più calmo, è a partire da un'astinenza di molti mesi che l'assenza di coccole può farsi sentire. Tutto è relativo e, soprattutto, soggettivo. E’ difficile, quindi, quantificare questo “molto tempo".

Lo vivi piuttosto bene
Ebbene sì, può capitare che questa castità sia volontaria e che non sia vissuta per forza come un calvario. Al contrario!
1) Si può decidere di prendersi una pausa per rimettersi da una separazione, da un evento, da una tappa importante, oppure in seguito ad esperienze sessuali poco soddisfacenti. Questo periodo di pausa permette di fare il punto con si stesse, centrarsi su cose che si trovano più interessanti e di procedere a una specie di “pulizia del cervello”. Si fa tabula rasa dei rapporti precedenti per poter approfittare meglio di quelli futuri.
2) Si può avere la testa altrove e non pensare per niente al sesso, ma piuttosto al lavoro, al trasloco, dal compleanno da organizzare... Il tempo è passato così velocemente che non ti sei nemmeno accorta che non fai l’amore da San Valentino!
3) Alcune coppie si divertono a instaurare una "rotazione triennale". Niente sesso per 3 settimane, mesi... in modo da fare aumentare il desiderio e l'impazienza e di stimolare un po’ di più gli ormoni. Perché? Per avere dei rapporti esplosivi e degni del settimo cielo. E se il sesso ti manca? Lo hai voluto tu!

Non lo vivi molto bene!
Hai davvero un chiodo fisso e questo ti rende nervosa... In poche parole, ti manca un bel corpo a corpo con un uomo!
1) Che sia bello o brutto, che sia per una notte o per tutta la vita, non importa. Il sesso ti manca talmente tanto che saresti pronta a concederti al primo che passa. Come fare?
- fai appello al tuo “amico di letto”... l’amico sempre disposto a una notte di sesso, naturalmente senza rovinare la vostra amicizia.
- Inizia uscire molto per conoscere persone nuove, iscriviti a siti d’incontri o di speed dating®. Sperando che il prescelto sarà anche lui pronto ad arrivare subito al dunque!
Ricorda: usa sempre il preservativo!
2) Ne hai davvero voglia, ma non ti va di gettarti nelle braccia del primo che capita. Come fare?
- Parti dal principio che “chi fa da sé fa per tre”, e applichi alla lettera la celebre osservazione di Woody Allen: "Masturbarsi vuol dire fare l'amore con qualcuno ami"! Un piccolo orgasmo in solitario e si riparte! Lo trovi triste? Potresti investire in un sex-toy!
- Poniti questa domanda: è l'atto d'amore che mi manca o il fatto di stare con qualcuno? Molto spesso, il tuo stato d'animo corrisponde alla seconda soluzione. Allora non lanciarti sul primo che capita, mettiti piuttosto alla ricerca della tua metà...

3) Sei in coppia e vivi molto male quest'assenza di rapporti intimi? Attenzione a non cadere in un circolo vizioso: meno si fa l'amore e meno se ne ha voglia. Il tuo partner forse prova la stessa cosa. Non esitare a prendere l'iniziativa ed, eventualmente, a parlarne con lui per risolvere questa situazione

By Alfemminile

Annamaria... a dopo