martedì 16 maggio 2017

VITA DA CAREGIVER


“Sto cercando di mantenere  un equilibrio.
 Tentare di trovare  una soluzione per conciliare la mia vita con l'impegno di assistere  una madre anziana e sofferente non è facile.
Il mio tempo è limitato anche per seguire i miei due blog. Nonostante l'aiuto esterno mi rendo conto che la situazione non è di facile gestione, con tutti gli imprevisti del caso:
nel giro di 3 giorni ho trascorso 2 notti in ospedale, per mia madre. Fortunatamente erano falsi allarmi ma se vai in p.s ,con qualsiasi colore di codice ci arrivi, devi "armarti" di pazienza per il trascorrere delle ore della lunga attesa.
Poi magari nel via vai di gente vedi arrivare anche due carabinieri e mia figlia per rendere meno snervante l'attesa si cimenta con battute del tipo: Ma, i carabinieri li hai chiamati tu per far arrestare il mal di pancia della nonna?...
Non è semplice prendersi cura di un proprio caro disabile.
Non è cosa semplice come pensavo. C'è il carico del lavoro, della responsabilità e il dispiacere enorme della sofferenza quotidiana della persona cara.
Cerco di dare un valore diverso al mio tempo cercando di concentrarmi alle problematiche ma tentando di concedermi ritagli di tempo, coccolandomi.
Stacco la spina postando una foto su face-book, pubblicando qualche pezzo dell'amico Enzo ma per il resto sono off-line .
Sto imparando a rispettare gli orari per pranzo e cena, cosa che prima per me non esisteva. A pranzo e cena penso solo a cucinare e ovviamente a mangiare.
E magari mentre cucino mi guardo un programma tv del momento che trovo interessante, cosi stacco la mia testa .
Le pause che mi concedo vanno da un ginseng con biscotto, un salto al super oppure al bar per un caffè e qualche chiacchierata al telefono con amici.
Non ci sono segreti per reggere lo stress di una caregiver, pero' mi ritaglio , dove e quando posso, degli spazi anche piccolissimi per dedicarmi a qualcosa che mi piace. Anche minuscola . Per me è tanto e...me lo devo! 
Mi fa piacere che nonostante la scarsa pubblicazione il blog è visualizzato da tanti lettori. Grazie!

Anni fa è stato creato un modello con un acronimo che è "BREATHE", l'atto di respirare, con piccoli spunti, preziosissimi, per affrontare il quotidiano


Breath: un respirare che è legato alla pratica meditativa della Mindfulness;

Realistic goals: avere scopi realistici circa la situazione;

Everyday events: cercare di trovare minuscoli eventi del quotidiano che abbiano una qualche bellezza, per poi condividerla;

Act of kindness:gesti gentili che possano creare angoli di sollievo;

Turn it around: rivedere ciò che è negativo tentando di cogliere un aspetto di crescita;

Honor strenghts: riconoscere il proprio valore e i propri meriti nella tempesta;

End each day with gratitude: la gratitudine come sostegno.

Trovo questo acronimo interessante per un caregiver anche se, magari, mi rendo conto che è troppo stanco per leggerlo.


Annamaria