sabato 14 maggio 2016

COS'E' L'AMORE?



Ecco la definizione dell’amore secondo alcuni bambini dai agli 8 anni!


-Quando qualcuno ti fa star male, ma non strilli perché sai che questo farebbe star male la persona che ti ha fatto male!   Mathew – 6 anni

-Quando mia nonna aveva l’artrite e non poteva mettersi più lo smalto, mio nonno lo faceva per lei anche se aveva l’artrite pure lui.    Rebecca – 8 anni

-Quando la ragazza si mette il profumoil ragazzo il dopobarba e poi escono insieme per annusarsi
Karl – 5 anni

-Quando qualcuno ti ama, il modo in cui pronuncia il tuo nome – è diverso!   Billy – 4anni

-Quando esci e offri le tue patatine a qualcuno senza aspettare che qualcuno le offra a te!
Chrissy 6 anni

-Quando sveli un tuo difetto a qualcuno e hai paura che questa persona non ti ami più per ciò che hai dettoma questa ti sorprende dicendoti che ti ama ancora di più!     Samantha – 7 anni

-Esistono 2 tipi di amoreil nostro amore e l’amore divinoL’amore divino comprende entrambe!
Jenny 4 anni

-Quando la mamma vede papà tutto sudato e sporco, e gli dice che è più bello di BRAD PITT!
Chris – 8 anni

-Quando al ragazzo dici che ha una bella maglietta anche se la porta tutti i giorni!   Noelle – 7 anni

-Quando il tuo cane ti lecca la faccia anche se l’hai lasciato solo tutto il giorno!   Mary Ann – 4 anni

DIO poteva pronunciare parole magiche per liberarsi dai chiodi sulla crocema non lo feceQuesto è amore!    Max – 5 anni

By web 

Annamaria 

venerdì 13 maggio 2016

UNITIPERNOSTROFIGLIO









EndemolshineItaly S.p.A ha gentilmente chiesto di pubblicare l'annuncio per la ricerca e selezione di coppie separate /divorziate per un programma televisivo che li vedrà riuniti insieme ai figli. .
Considerato il premio in palio e la finalità del programma,lo pubblico ben volentieri.



La EndemolshineItaly S.p.A. sta cercando per un nuovo programma televisivo, coppie di divorziati/separati che hanno in comune l’amore più grande della loro vita: uno o più figli!

Per essere più precisi ricerchiamo “EX”, disposti a mettersi in gioco con prove di abilità, sia fisiche che mentali. Loro intento  sarà quello di riuscire a vincere un montepremi di 100 mila euro, che andrà interamente investito per il futuro del o dei propri  figli una volta maggiorenni.

Le squadre di genitori saranno in tutto otto, e vivranno tutti insieme per circa 18 giorni nel periodo che andrà da fine giugno prossimo a metà luglio, in una delle isole più belle delle Canarie.



Solo una coppia vincerà il premio.

Se siete interessati non esitate a contattarci inviandoci un vostro contatto telefonico o una mail con allegate vostre foto, sarete richiamati quanto prima!!!

unitipernostrofiglio@gmail.com



A presto!!!!!

giovedì 12 maggio 2016

E IO TI BANNO...








Cari Eldyani, molti si chiedono come mai molti utenti che erano spariti da questa onlus , son tornati. Trovando "la porta" aperta. Il comportamento a cui eravate abituati , gestito da chi sapete, senza fare nomi, era scorretto oltre che illegale verso gli utenti esclusi.. La chat (onlus) deve essere aperta a tutti e in particolar modo a persone deboli socialmente .  
Salvo in quei casi dove si commettono irregolarità , infrangendo il regolamento è doveroso bannare il disturbatore di turno ma va comunque comunicato, soprattutto se si tratta di un frequentatore abituale. Eticamente e legalmente non deve accadere che per antipatie , come avveniva presuntuosamente prima, ci sia utenza che subisca atti discriminatori. Il colmo poi è essere bannati per aver chiesto solo dei chiarimenti.... 

Per essere grandi. Bisogna prima di tutto saper essere piccoli. L'umiltà è la base di ogni vera grandezza.






Il verbo bannare, di origine inglese, è un vocabolo di uso comune ormai da diverso tempo. Bannare un utente da un forum o una chat può costituire reato se l’esclusione non è giustificata da un comportamento scorretto, ma rappresenta un vero e proprio atto di bullismo.

Se sei stato “bannato” (escluso, scacciato) da un forum o una chat senza motivazioni e solo per scopi di ritorsione, discriminatori o comunque scorretti, potresti essere vittima di un reato e, in determinate condizioni, potresti sporgere querela. Ma procediamo con ordine.

Il ban è uno strumento indispensabile per garantire il rispetto delle regole di comportamento imposte nei luoghi di discussione e socializzazione online, ma può essere utilizzato anche per scopi illeciti e così sconfinare nella commissione di un reato.

Sin dalla primissima diffusione dei forum di discussione, delle chat e di altri luoghi di socializzazione e discussione online, gli amministratori hanno avuto bisogno di uno strumento che permettesse di allontanare chiunque non rispettasse la netiquette, cioè le regole di comportamento imposte agli utenti per usufruire del servizio.

Con la  diffusione dei social network, il ban è diventato un temutissimo strumento di polizia virtuale, attraverso il quale gli amministratori possono allontanare immediatamente gli utenti che non rispettano le norme di comportamento o che commettono addirittura illeciti.

Tuttavia, insieme agli amministratori professionisti, la Rete è popolata da migliaia di utenti che gestiscono chat, forum, mailing-list o gruppi attivi all’interno dei social più diffusi, e che possono liberamente utilizzare lo strumento del ban per scopi che non sempre coincidono con l’applicazione della netiquette del servizio.
Il ban è infatti vissuto come un vero e proprio strumento di potere, specialmente da parte di giovani e adolescenti  e adulti incopetenti in cui gruppi virtuali finiscono per riprodurre gli stessi modelli di comportamento assunti nella vita reale, dove i più forti emergono come leader e i più deboli come vittime destinate a subire ogni sorta di angheria.

In questo contesto, quindi, il ban può diventare un vero e proprio strumento di illegittima prevaricazione, esclusione, persecuzione e persino violenza morale e psicologica, quando viene usato al solo fine di escludere una persona senza un giustificato motivo da un luogo di socializzazione, esponendola allo scherno e al disprezzo degli altri utenti.

Questi fatti di vero e proprio bullismo virtuale stanno mettendo in allarme gli esperti. Recentemente il Ministero della giustizia ha deciso di pubblicare anche un documento nel quale si denunciano tutti i comportamenti devianti più diffusi online, specie tra giovani e giovanissimi, sottolineandone anche la rilevanza penale di molti di essi .

Nonostante infatti molti naviganti della Rete ritengano che quanto accade online non comporti delle conseguenze legali, bannare un utente per fini di mera prevaricazione, denigrazione o violenza psicologica può costituire reato ed esporre il responsabile, anche minorenne, a conseguenze penali anche gravi.

Fra i reati che si possono configurare si va da quelli più lievi come la diffamazione  ai delitti ben più gravi come la violenza privata  punita con la pena della reclusione fino a quattro anni, e addirittura lo stalking, punito con la pena fino a cinque anni, nel caso di comportamenti ripetuti che producono nella vittime profonda angoscia e gravi sofferenze psicologiche.
Se il reato è commesso nei confronti di un minore, il reato è aggravato e la pena è aumentata.

Pubblicato il 6 maggio 2015 sul sito del Ministero: www.giustizia.it
[2] Art. 595 cod. pen.
[3] Art. 610 cod. pen.
[4] Art. 612-bis cod. pen.
[5] Art. 61 n. 11-quinquies cod. pen.
- See more at: http://www.laleggepertutti.


Annamaria


domenica 8 maggio 2016

PROTOPORFIRIA . APPROVARE UN FARMACO PER AIUTARLI!














VIVERE SENZA SOLE! Succede ai malati di Protoporfiria. Approvare un farmaco per aiutarli!


Francesca ha una malattia che le impedisce di esporsi alla luce: a contatto con il sole, il suo sangue brucia e le corrode la pelle. Ora un farmaco potrebbe finalmente regalarle una vita (quasi) normale.

Francesca Granata 
Italy

Ciao, hai mai pensato di vivere senza sole?... impossibile solo il pensiero vero? ma ora ti svelerò un segreto a te che stai leggendo... ciò è possibile e non è un incubo, ma la nostra condizione dall'infanzia. 
Siamo un gruppo di pazienti affetti da Protoporfiria Eritropoietica, una patologia rara, che non ci permette di vivere normalmente perché il nostro sangue è ammalato e brucia al sole corrodendo la pelle dall'interno. Tutto ciò accade in meno di 5 minuti d'esposizione e se anche hai pensato subito alle vacanze, il problema non è questo per noi. Essenzialmente è tutto ciò che tu fai in una giornata di sole. Aprire le ante di casa per far entrare luce, camminare al sole per andare a fare colazione, guidare la macchina per andare al lavoro o portare i bambini a scuola, parcheggiare dove vuoi anche lontano dal luogo dove ti devi recare ecc ecc ecc. Insomma, noi a differenza tua dobbiamo scappare dal sole ogni giorno e la cosa più piacevole al mondo come una bella giornata di sole per noi diventa un incubo quotidiano che ci ha segnato dall'infanzia e ci ha fatto rinunciare a moltissime cose che non starò qui ad elencare.
Esiste un farmaco che molti di noi hanno potuto provare si chiama Afamelanotide e ci permette di camminare al sole, andare a prendere i bambini a scuola e giocare con loro al parco, andare a lavoro e uscire la domenica pomeriggio e non stare chiusi in casa da soli. Il farmaco è nuovo, l'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, l'abbiamo seguito fino all'approvazione del mese scorso da parte dell'Agenzia Italiana Del Farmaco che ha pubblicato l'approvazione sulla Gazzetta Ufficiale Della Repubblica Italiana (anno 157 numero 95).
Purtroppo pensavamo che la questione fosse chiusa e che finalmente avremmo avuto il farmaco a breve... ma non è così. Ieri noi pazienti abbiamo avuto la  terribile notizia, il farmaco verrà nuovamente discusso per una questione di budget e di contrattazione dei prezzi rischiando di non avere il farmaco che ci permette di essere quasi normali.
Vogliamo aprire questa petizione per far arrivare un messaggio chiaro all'AIFA che dovrà decidere a breve se approvare definitivamente il farmaco e per far conoscere questa malattia che ci toglie il piacere di guardare il sole in faccia.

Firma anche tu, perchè curarsi è un diritto di tutti!!!