sabato 28 giugno 2014

UNA SCELTA CUL-TU-RA-LE


Letto il titolo? C’è’ un modo di vedere sano e un modo che sa di malizia. Ma forse è meglio che parliamo di “cultura” o no? Quelli che soffrono di “pruderie”, arricceranno il naso. Vi sembrerà strano, ma perché classificare alcune parti del corpo come tabù? Su, facciamo un bel viaggio nella cultura voi lettori, con quel Ducky mezzo Petrolini e mezzo De Rege, e il sottoscritto. È estate, pensiamo a rilassarci un pò; la Nazionale di calcio ci ha intossicati? Forse ci è mancato un pò di c…. e anche altre cose. Su, femminucce e maschietti, mettetevi comodi, e pensate di godervi i giorni di vacanza e…se siete a casa, afferrate la prima sdraio che vi capita ed…entrate in sintonia: immaginate di stare a teatro e di assistere a una “pochade” – Atto Unico – Scena Unica.
Ducky, per favore,  alza il sipario, si comincia.





DUCKY    Ecco fatto. Stasera si recita a soggetto, mi dici quale?

ENZO Il sedere!

DUCKY    Eh, ho capito bene? Sedere come  “sedere” o come…sostantivo se-de-re, come mappamondo…culo va!

ENZO Una sola volta…ora l’hai detto e non lo dire più: niente volgarità.

DUCKY    Sono curioso di ascoltare come te la cavi tu.

ENZO Ssst! Se il seno, come oggetto di desiderio da parte maschile, è una scelta naturale, il sedere… almeno dal punto di vista maschile – è una scelta culturale. Lo spiega Sade, il famoso marchese, scrivendo della sodomia, “con un uomo è una scelta obbligata, mentre con una Ciucciottina indica una precisa preferenza. Quando però la donna ne sia consapevole, è un altro discorso, benché uno scrittore come Balzac abbia ritenuto di poter affermare che “una donna è maggiormente pronta a mostrare il proprio “posteriore” che non il proprio cuore”.

DUCKY    Ci stai dando dentro, Prof, non stai esagerando?

ENZO Nemmeno per sogno, caro, Duc, cito il pensiero di famosi scrittori. Discutibili i pensieri, quanto meno dal punto di vista delle donne (o no?).

DUCKY    Proseguiamo questo interessante percorso.

ENZO Ora, che il fondoschiena femminile abbia avuto e abbia estimatori accaniti…

DUCKY    …accanito? Io credo, non per presunzione, di essere uno stimatore accanito. E tu, scusa, sei solo estimatore  o pure… accanito?

ENZO Non ti commento queste battute; fa caldo e non mi voglio agitare…che il fondoschiena abbia avuto estimatori accaniti, è comunque un fatto: senza doversi recare a Rio de Janeiro, dove trionfano le ballerine di Oba Oba,…

DUCKY    …fantastiche, Genè, a loro senz’altro io darei la palma del più bel sedere del mondo. Ah, ricordo bene le fantasie erotiche nel film  La Chiave di Tinto Brass, che mostrava in varie inquadrature il didietro di…




ENZO …Stefania Sandrelli, che architettura! Ma, così come l’Italia può vantarsi di bellezze mediterranee dal seno prosperoso, non può fare altrettanto, almeno in generale, in tema di sederi. Che continuano a essere prerogativa di popolazioni più tropicali o, per altri aspetti, legati al cliché delle gambe lunghe delle nordiche.

DUCKY    Ce ne sono di varietà; sarà il clima, la razza…comunque, spiega…aumentami la cultura.

ENZO Alle africane, alle donne caraibiche, alle mulatte, spetta in genere la palma:…

DUCKY    Quanto sono care le caraibiche…io a loro darei tutte e due le mani…

ENZO …e proprio nell’Italia ancora bigotta degli anni sessanta, fu un vero trionfo, quando non uno scandalo, l’apparizione, peraltro castissima, di Josephine Baker, che ballava con il suo gonnellino di banane intorno ai fianchi.
DUCKY    Me la ricordo bene come se fossi ieri, avevo 19 anni, l’epoca del Rock and Roll, che sudate a ballare, e poi con gli amici a prendere fiato ballando “stretti” con la ragazza, una mano sul posteriore e un’altra su “mezzo seno”. Che tempi, che batticuori, Enzo.

ENZO Scendi dalle nuvole e ritorna sulla terra. Dicevo che nei primi tempi della sua carriera, la ballerina non si rendeva conto dell’effetto che le sue esibizioni provocavano nel pubblico, allora, del Casino de Paris e scriveva alla madre: “Cara mamma, è da morir dal ridere: ogni volta che mostro il culo, i francesi vanno in estasi.”

DUCKY    Allora la morale era diversa, c’era ancora della “pruderie”.

ENZO Certo, Ma a scuotere l’Italia, nello stesso periodo, fu anche un altro personaggio dello spettacolo, rimasto famoso per le sue curve e per il suo ancheggiare sculettante e seducente: Abbe Lane, bellissima e giovanissima moglie del musicista Xavier Cugat, che turbò il sonno degli italiani con la sua partecipazione alle trasmissioni del sabato sera.

DUCKY    Porco can, come esclama Totò, non ti sfugge nulla; hai una memoria di tutto rispetto.

ENZO Modestamente…però potresti pure applaudire invece di prendermi in giro, incensatore dalla faccia tosta!

DUCKY    Però, anche se parli di glutei, sei sempre chiaro e raffinato. Il sedere è parente stretto dei fianchi.

ENZO Esatto, dire sedere vuol dire anche fianchi, gambe, movimento. Tanto quanto il seno è stanco, statuario, ammirevole, formoso, struggente, attraente…

DUCKY    Eeeh oooh, ti sei incantato con gli aggettivi, basta, mannaggia…eppure hai avuto tanto latte da mamma…
ENZO Sarà per questo che…

DUCKY    Mammellofilo, su…non uscire fuori tema!
ENZO …dove stavo?

DUCKY    …a struggente e attraente.

ENZO …struggente e attraente pur nel suo immobile, tanto il corpo femminile è sinuoso, per così dire, dalla vita in giù: e l’arte della seduzione si gioca proprio nella capacità di esaltare le curve, nel loro ondeggiare.

DUCKY    Ti sei fermato. Perché?

ENZO Ho finito! Non ti basta?

DUCKY    …e le gambe?

ENZO Fra due o tre giorni ne parleremo. Duc, questa è una rassegna. Non stare a preoccuparti, ne ho da dire. Piuttosto, perché non fai un omaggio al nostro vincolo di fratellanza con…

DUCKY    …con destinazione cucina…

ENZO ... e mi raggiungi qui fuori al nostro balcone con due sfiziose granite alla menta?

DUCKY    Da gustare con lentezza mentre la nostra mente lancia un pensiero a una Ciucciottina lontana!?

ENZO Da quando leggi i miei pensieri?

DUCKY    Da sempre, a volte passo davanti allo specchio, mi fermo, mi guardo ed esclamo: Quanto sei stron…!

ENZO Eh no…!

DUCKY    Tu psicolabile e Ducky scombinato.

ENZO E lo specchio risponde: “Entrambi psicolabili e scombinati”: siete due facce della stessa moneta. Entrambi colti, entrambi ironici, entrambi umoristici…




DUCKY    …ma entrambi amorevoli!. Enzuccio,…le gambe...

ENZO OK,  sarò, anzi saremo, puntuali.

ENZO

domenica 22 giugno 2014

BONUS BEBE' 2014




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In un Paese in cui sono troppi gli adempimenti a cui ci dobbiamo attenerci e poche le agevolazioni, succede addirittura che una categoria avente diritto di un aiuto, non ne viene a conoscenza.

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Parlo delle numerose donne divenute mamme nello scorso anno. Per loro, lo Stato, aveva stanziato nel 2013 20 milioni di euro, sotto forma di un voucher di 300 euro al mese per sei mesi. Soldi destinati a quella mamme che tornando a lavoro, rinunciavano al congedo parentale e al pagamento del 30% del loro stipendio.


I fondi sarebbero stati sufficienti per 11mila donne, le domande ,invece,  sono state solamente 4000. Colpa di una burocrazia eccessiva e di una deficitaria  informazione  che ha fatto sì che venissero spesi solo il 37% dei fondi. Per presentare la domanda il tempo stabilito era di soli  pochi giorni, dall'1 al 10 luglio 2013 e ci si doveva muovere preventivamente per avere accesso al "click day": essere muniti di dichiarazione Isee, un asilo accreditato presso l'INPS e serviva compilare una domanda online per cui era necessario essere in possesso del PIN.

Ora sembra e si spera che le procedure  possano essere più snelle ed accessibili a chi ne ha diritto. Questo perché si tratta di una formula molto utile per le neo-mamme: la politica e i burocrati devono ancora una volta fare mea culpa e cercare di far sì che le soluzioni, non diventino ancora peggiori dei problemi stessi.

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Dunque si rinnova anche per il 2014 il bonus bebè

300 euro mensili per un massimo di 6 mesi  erogati alle mamme lavoratrici per pagare nido o baby sitter ai loro piccoli (può infatti essere richiesto anche per più figli)

Tutte le mamme naturali, affidatarie o adottive in possesso di un regolare contratto di lavoro (anche part-time) possono richiedere il bonus, così come le libere professioniste e le mamme iscritte alla gestione separata.

La richiesta va fatta entro 11 mesi dal congedo di maternità obbligatorio (ed entro 4 mesi dalla scadenza del bando), anche se la mamma ha usufruito parzialmente del congedo parentale (ma in questo caso il bonus bebè può essere richiesto solo per i mesi in cui non si è usufruito di tale servizio).

Per il 2014 sono stati stanziati 22 milioni . Per informazioni più precise è necessario attendere la pubblicazione del bando sul sito dell’Inps prevista per luglio 2014.


Per fare la richiesta e per maggiori informazioni , collegatevi  al sito internet dell’Inps e  seguite la procedura.

Annamaria... a dopo

PRIMA COLAZIONE




QUANDO  LE LACRIME  SOPPIANTANO L’AMORE

Quando tra un uomo e una donna nasce amore,  nasce una gioia, nasce una follia reciproca, nascono risa, nascono sorrisi, un percorso nuovo, fatto di sussurri, lamenti, litigi come temporali d’estate; i baci si sprecano, gli abbracci si susseguono assieme a carezze struggenti: così nasce la magia dell’Amore sublime, ma quando l’amore viene a mancare, irrompe nell’anima un sisma che distrugge tutto e le lacrime di chi è abbandonato calano dal viso, senza freni, come fiumi impetuosi.
Sebbene vi sia un manto di tristezza, nelle poesie di Prévert, la poesia che vi voglio proporre è di una profondità psicologica per il dolore che da essa promana a causa del magico falò  di un amore che è svanito: le lacrime di chi non è più amato splendono come raggi di sole in limpidi ruscelli.





PRIMA COLAZIONE
di Jacques Prévert

Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo lo zucchero nel caffellatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffellatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S’è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S’è alzato
S’è messo
Sulla testa il cappello
S’è messo
L’impermeabile
Perché pioveva
E se n’è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi
E io mi sono presa
La testa fra le mani
E ho pianto.

ENZO