sabato 12 febbraio 2011

Ho visto un film - BIUTUFUL- di MARIA

 



Ho visto un film…   Biutiful 
                   
Regia   :  Alejandro González Iňárritu                                                                                                                                                                      
Interpreti  :  Javier Bardem, Maricel Álvarez, Eduard Fernández
Sceneggiatura  :  Armando Bo, Nicolás Giacobone, Alejandro González Iňárritu, Diaryatou      
                           Daff, Cheng Tai Shen
 
Genere   :  Drammatico
 
Produzione   :  Universal Pictures
 
Nazione   :  U.S.A. 2010
Premio come Miglior Attore a Javier Bardem al 63° Festival di Cannes 2010                     
Candidato al Golden Globe 2011 come miglior film straniero                                             
Candidato all’Oscar 2011 come miglior film straniero e miglior attore protagonista
Mettiamoci comodi… seguiamo lo svolgersi della pellicola, sicuramente  impegnativa;       il regista messicano ci ha abituato alle visioni cupe e livide:, già sperimentate in Babel e 21 grammi.                                                                                            
Lasciamoci però calamitare dalla pregevole interpretazione dell’attore spagnolo : Javier Bardem, con quel naso da fratellastro di Owen Wilson  (il Ken Hutchinson del film Starsky & Hutch del 2004 ),   ci guarda negli occhi per 142 minuti….  Come non invidiare la pur affascinante consorte  Penelope Cruz !!!

 
Uxbal è un uomo solo che conduce una vita particolarmente dura, in un quartiere malfamato alla periferia di Barcellona.  Possiede però una dote particolare: riesce a mettersi in contatto con i defunti, ricevendo offerte spontanee dalle persone che hanno perso i loro cari.  In conflitto con la moglie, donna fortemente disturbata, per guadagnarsi da vivere, agisce come intermediario tra la mala cinese ed i venditori ambulanti africani.
Colpisce la descrizione di una Barcellona lontanissima dalle immagini turistiche, teatro di abiezione e sofferenza, capitolo pregevole del film, insieme alla interpretazione di Bardem, al rapporto con i figli , alla nazarena rassegnazione di fronte ad una triste lista di sventure.
La scoperta della fine imminente ed inevitabile, costringe l’uomo a riflettere sul futuro che dovrà lasciare ai suoi figli; Uxbal mostra una maschera di dolore e di furore, determinato com’è a rincorrere una utopia di bellezza nonostante il paesaggio di infelicità globale.
Si ha l’impressione che ogni dramma che si svolge nelle realtà miserabili di tutti i personaggi, vada a pesare sulle spalle dell’unico protagonista, che con la sua intensità ha più che meritato la Palma d’oro a Cannes nel maggio 2010.
L’ansia e l’angoscia predominano ma, specie verso la conclusione, l’aspra durezza realistica dell’insieme,  si sublima nella capacità del protagonista di decantare in modo straordinario rabbia e disperazione, accettando momenti intrisi di facile sentimentalismo.
Anche l’uso della macchina da presa e della fotografia, contribuiscono a fissare l’angosciosa realtà; eppure nel complesso il film risulta potente, viscerale, autentico.





A domani, per segnalarvi le pellicole in uscita da venerdì 11 febbraio 2011

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