venerdì 15 novembre 2013

NOMADE RAPISCE BAMBINO A ROMA


Succede tutto in pochi instanti: una nomade di 25 anni afferra da un braccino il bambino e comincia a correre verso l'uscita. Sono secondi di terrore per la giovane madre che nel panico comincia a urlare cercando di attirare l'attenzione dei passanti.



«Stava lì, con lo sguardo stranito, gironzolava per la stazione. Non sembrava una persona cattiva, anzi diciamo che dava l’idea di una persona non stabile mentalmente». È questo il ricordo di uno dei dipendenti sulla donna fermata lunedì alla stazione metro Ponte Mammolo mentre cercava di “portare via” un bimbo dalle braccia della sua mamma.  Sul Messaggero è comparsa la notizia titolata così: «Ruba il bimbo alla madre: arrestata una nomade». Nel pezzo raccontato dal quotidiano si raccontano gli attimi concitati che ha vissuto la madre rimasta scioccata dopo il tentato rapimento. La donna (di origine bulgara)  è stata bloccata da due ragazzine sedicenni del quartiere di San Basilio che spesso passano le loro serate alla stazione con la comitiva. La donna, trattenuta ora a Rebibbia , risiede in un campo nomadi a Striano, in provincia di Napoli. In realtà ,dal racconto di chi c’era, manifestava una certa confusione, non proprio una lucidità criminale. «Parlava con la macchinetta delle fotografie», spiega un dipendente. «Andava in giro con due paia di scarpe ed alcuni pacchetti di crackers. Ha lasciato un pezzo di pane dall’altra parte della stazione. Girava con sguardo confuso». Insomma non proprio una mente “diabolica”.

SGUARDO CONFUSO - La prima volta la donna ha provato a sottrarre un bambino ad un altra madre nella zona bar situata al piano terra. Uno del personale è intervenuto bloccandola in modo pacifico. Nel secondo tentativo ha tentato di impossessarsi di un piccolo ma è stata prontamente bloccata da due giovani e dalla squadra Italpol che controlla la stazione. «In entrambe le volte – spiega un addetto della metro – sembra aver agito come se non avesse quella speditezza di una persona che sta commettendo un furto. Si fermava a fissare i bambini e poi tentava di prenderli». Eppure il titolo del tentato rapimento sta facendo il giro della rete. La dinamica dell’episodio è confermata grossomodo anche dai Carabinieri intervenuti sul posto e dalla relazione delle guardie in turno quel momento. Sarà poi il tribunale in un processo per direttissima a confermare la tesi di alcuni testimoni o meno. 
Giornalettismo.it




Pensa se non l'avessero fermata: "Tesoro, mi hanno rapito il figlio. Però la rapitrice non era una persona pericolosa, non aveva quella speditezza tipica di una persona che sta commettendo un furto, ha addirittura lasciato un pezzo di pane dall'altra parte della stazione. Nulla di cui preoccuparsi, quindi. Piuttosto, parliamo di cose serie: hai visto che gli schermi sono fuori uso?"...ma per favore!!...
...nei loro paesi di origine hanno vita corta.
La  Bulgaria non accetta questi individui per il loro modo di vivere. Invece, vengono in Italia e tutto gli è concesso... 
Ed ecco la testimonianza di una mia carissima amica, LAURA,  che ha vissuto questo dramma, e che per fortuna ha avuto un epilogo a lieto fine.



Non mi ha mai abbandonato l'atroce ricordo!
Splendida giornata d'agosto, decido di portare mio figlio di pochi mesi a spasso, semplicemente per fargli gustare il sapore estivo ma il DISGUSTO di quel giorno è riapparso limpido e nitido alla notizia "ROM RUBA NEONATO"
In primis un elogio alle due ragazze ,16enni, che sono prontamente intervenute! DIAMO UN PREMIO ANCHE SIMBOLICO AI NOSTRI GIOVANI FIN TROPPO BISTRATTATI e per favore FINIAMOLA con questo falso BUONISMO! SBATTIAMOLI DENTRO e GETTIAMO LE CHIAVI a questi ROM che pur avendo contributi e sostegni tentano troppo spesso di prendersi i nostri bambini per poi rivenderli! Temo di annoiare i lettori di questo splendido blog della mia carissima amica Annamaria, raccontando i particolari, se qualcuno volesse venirne a conoscenza saro' pronta ad esporli. Ovvio che ho denunciato come è ovvio che non sono mai stati trovati dalle autorita' giudiziarie. Mio figlio è salvo ma quanti non lo sono? Quante sone le madri che li RECLAMANO?
 Laura.



Annamaria... a dopo



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