mercoledì 28 ottobre 2009

SI RAGIONA?- riflessione di Lorenzo-

Si ragiona?


No, in genere non si ragiona. Si grida, si polemizza, si esprime con forza, con foga, le proprie ragioni. Ripeto, proprie. Cioè di chi le esprime. E non c’è posto per le ragioni degli altri.

Oddio, questo è quasi normale. Ma, se le soluzioni non dipendono da noi, quale risultato si ottiene? Quello di avere un costante “magone”. Un rancore sordo che emerge di tanto in tanto attraverso i fenomeni di inquietudine che ho ricordato. Tutto ciò rimanendo nell’ambito della nostra comunità, del nostro piccolo ambiente.

Ma le comunità si allargano a contesti più ampi, alle città, alle regioni, alle nazioni, al mondo. E così diventiamo davvero sfasati. Va a finire che parliamo solo e sempre di noi e del nostro “particolare”. Facciamo spessissimo la figura di piccoli egoisti. E magari non è vero, non lo siamo di natura, all’origine. Solo, applichiamo un metodo, uno stato, alla nostra vita, che prescinde da questo, quello e quell’altro. Da questa cosa, da quella e quell’altra. Ho già detto degli stati d’animo che ne conseguono. A questo punto, non di rado troviamo rifugio in qualche campo che ci consoli .

Cominciamo di solito con l’autostima. E’ vero che non si può vivere senza autostima. Ma vivere sempre per raggiungere, mantenere e consolidare l’autostima è giusto? Così da accettare e proporre, ad esempio, messaggi pubblicitari di questo tipo: “E tu fai vedere chi sei!”, “Perché tu vali!”, “Te lo meriti!”, ecc.?

E poi c’è l’evasione : cinema, TV, spettacoli leggeri e, per i più giovani, le discoteche. Per non parlare delle droghe più o meno leggere, del sesso più o meno promiscuo e “diverso”. Tutte cose che “ti tirano su” sul piano della soddisfazione personale e “ti tirano giù” sul piano dell’interesse ai problemi sociali, collettivi, italiani ed esterni, delle masse (ripeto, non solo di quelle vicine, ma anche di quelle lontane, e soprattutto povere), dell’ambiente, degli animali….

Non voglio farla più lunga di quanto l’abbia fatta. Ma sono inquieto, molto. E questa inquietudine la vorrei presentare, quale occasione di approfondimento, a tutti voi amici di Annamaria


Lorenzo

7 commenti:

  1. Grazie Lorenzo per questa riflessione, nata se non ho capito male da una condizione d'inquietudine.
    Certo...hai toccato argomenti di una portata immensa, ma ben vengano anche queste riflessioni che sicuramente rendono questo spazio virtuale ancora più ricco e vario di quanto già AnnaMaria ce lo presenti con il suo tipico modo di cogliere spaccati di realtà.
    Tornando alle cose che scrivi, ne condivido una buona parte, con qualche mia personale riserva.
    Mi pare fondata la percezione di un'orientamento sociale di tipo egoistico e superficiale, basato sulle apparenze, sulle evasioni e su tutto ciò che ci allontana dalla nostra consapevolezza interiore che contrapporrei all'egocentrismo superficiale.
    Quanto all'autostima, è vero che alcune sue degenerazioni possono deteriorare i rapporti con gli altri ed aumentare l'egocentrismo, ma
    credo vada sempre coltivata con equilibrio e fermezza proprio perchè in un mondo così frastornante, i rischi di perdere il proprio centro e la fiducia in sè stessi sono elevati.
    Grazie

    Flavio

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  2. Grazie a te Flavio. Sono argomenti difficili, come tu stesso rilevi. Ma nel nostro piccolo ognuno di noi può contribuire ad immettere acqua fresca, intanto per sé stesso, ma anche per altre situazioni di cui, direttamente o indirettamente, partecipa.

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  3. Salve Annamaria, t' invio un commento sulla pubblicazione di Lorenzo "LA RAGIONE" che mi è piaciuto molto.

    Pino ha detto...

    L'argomento è interessante e di attualità, approfondirlo nei suoi molteplici aspetti si sviluppa vasto e complesso. Provo a toccare il paragrafo RAGIONE.

    Sappiamo bene che in ogni individuo la ragione è allenata in base al vissuto, all’esperienza pratica e pensiero.

    E talora la sola ragione non basta, occorrono anche senso analitico e onestà. Possiamo essere convinti di essere nel giusto, ma spesso sfugge qualcosa complementare che ci dia una visione chiara. Allora se ci siamo sbagliati

    bisogna ammettere l’errore e fare tesoro di esperienza.

    Però, chi possiede senso analitico imparziale non si affretta a pronunciarsi genericamente, non inveisce; ascolta attentamente con esattezza ogni punto, poi si pronuncia e suggerisce con evidente conclusione soddisfacente.

    Altri invece, e sono molti nella società attuale, sicuri e ignari della loro superbia vorrebbero manifestare una superiorità

    che non possiedono e da qui scaturiscono le polemiche.

    Ma l’autentica ragione non ingiuria.


    Pino

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  4. Se si grida, è per farsi sentire, caro Lorenzo,èperche' nessuno ci ascolta, è perche', come te, tutti abbiamo una profonda inquietitudine,tutti abbiamo quel rancore sordo dovuto all'impotenza di cambiare la cose;e magari ci accontentiamo di gridare la nostra rabbia nel contesto in cui viviamo, proprio perche' in altri ambiti nessuno ci ascolterebbe...E gridiamo,polemizziamo,ed esprimiamo con maggior foga il nostro scontento quando qualcuno ci ascolta...In quanto a consolarci con l'autostima, penso che sia ancora piu' triste e frustrante, perche' alla fine è solo un illusione....Non è cosi' che ci si consola....Per fortuna, tu, ed io e molti altri, a modo nostro qualcosa facciamo col volontariato, e lo facciamo in silenzio, senza aspettarci consensi da nessuno, e con gioia, solo per il piacere di aver fatto felice qualcuno.E' cosi'che possiamo trovare la serenita'che potra' alleviare la nostra inquietitudine...sapere che qualcosa è stato fatto, e l'abbiamo fatto proprio noi....

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  5. Grazie, Pino e Anonimo, siete sulla mia lunghezza d'onda e vi sono gtato. Anonimo, vorrei tanto conoscerti.

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  6. gtato si deve leggere grato. Ah la fretta!

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  7. Mi conosci lorenzo, proprio perche' siamo sulla stessa lunghezza d'onda....

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