sabato 31 ottobre 2009

UN ARGOMENTO PER VOLTA : Ponte sullo Stretto- dal Signorlasca



Sono d'accordo con quanto viene osservato nei commenti al mio post. Per me sta bene (come dice Flavio) evocare un argomento per volta: “ Il Ponte sullo Stretto “. La prima considerazione di ordine generale che mi sento di fare sul ponte è la seguente: quanto costa? Tenuto conto del fatto che il ministro Tremonti ha bloccato per 10 giorni le Camere perchè non sa dove trovare la “ Copertura Economica “ di molte voci della Finanziaria. Vi chiedo e mi chiedo, ma, secondo Voi è opportuno e prioritario per le scassatissime casse dello Stato, iniziare i lavori il 23 di dicembre(Berlusconi). I costi del ponte sono, a valore attuale,4732 milioni di Euro, di cui 3410 per il ponte e 1322 per gli allacci stradali e ferroviari. Qualcuno di Voi si è chiesto quante case popolari (Serie Abruzzo) si sarebbero potute fare? Quante piccole imprese con tutto l'indotto avrebbero potuto prenderne parte, e rilanciare così l'economia? Per la mia esperienza professionale, posso dirvi che con le grandi opere si arricchiscono solo le grandi imprese, e l'occupazione non ne risente più di tanto. RicordateVi che solo questa settimana l'ISTAT ha ufficialmente comunicato alla stampa, che nei primi nove mesi dell'anno, hanno perso il lavoro ben 400.000 giovani operai e precari. A voi la parola ...

(SIGNORLASCA)

3 commenti:

  1. Il Ponte sullo Stretto, come più e più volte è stato detto, non costerà nulla all'Italia, in quanto la sua spesa è coperta al livello internazionale.
    Poiché quest'opera non graverà sul bilancio dello Stato, è evidente che non c'è alcuna relazione con altre spese ordinarie.
    Poiché, d'altra parte, produrrà una serie di interventi a cascata, non potrà che favorire l'occupazione. Come, anche,l'atticvità delle imprese,grandi e piccole.
    Si ricordi inoltre, il signorlasca, che se si fanno solo le cose "sociali", e non anche quelle di più ampia portata, il Paese arretra e nella competizione internazionale starà sempre peggio. Alla fine anche quel sociale che tanti rivendicano andrà alla malora.
    Ma non voglio esagerare. Voglio solo dire che è una stupidaggine contrapporre l'economico al sociale. Così come la piccola alla grande impresa.
    Il signorlasca fa il tribuno della plebe. Era meglio quando faceva l'Otello.
    Non volermene amico mio. Ma, da siciliano, vedo come un incubo il fatto che, dopo tanto parlare, ancora una volta il ponte possa essere bloccato. Tutto qui. Sono evidentemente uno che non capisce.

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  2. Signorlasca, ma lei pensa davvero che se non si cortruira' il ponte,si sarebbero costruite piu' case copolari (serie Abruzzo), pensa davvero che 400.000 giovani operai e precari non avrebbero perso il lavoro? lo pensa davvero? signorlasca??

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  3. Cari lettori eviterei gli attacchi personali o di parte politica, come del resto lo stesso Lorenzo suggeriva, concentrandomi invece su dati o contributi tendenzialmente oggettivi.
    In queto senso, probabilmente il video inserito non è stato preso minimamente in considerazione o forse è posteriore ai commenti che leggo.
    Le domande e le relative risposte e considerazioni che emergono mi pare che cozzano con alcune opinioni appena lette e che meriterebbero essere avvalorate da corrispondenti contributi o dati certi.
    Condivido l'impostazione non conflittuale tra economia e sociale, non potendo immaginare la prima se non al servizio del secondo, altrimenti che senso avrebbe?

    Grazie.
    Flavio

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