lunedì 10 gennaio 2011

Le notizie segnalate da CATERINA -

L'Aquila, rivolta degli anziani
"Nuovi traslochi, nei monolocali"


A 81 anni via dalla casa della Protezione civile. Così le nuove regole contro i furbi che hanno dichiarato nuclei familiari più larghi danneggiano chi è in buona fede. L'assessore Pezzopane chiede una revoca delle norme e racconta: "Hanno già pagato un prezzo altissimo, chiamano a decine in Comune per protestare"



"Rivolta d'argento", l'hanno chiamata. Gli anziani dell'Aquila insorgono contro la gestione commissariale dell'emergenza post-sisma. Non c'è pace, in Abruzzo, per chi  -  a fatica  -  s'era rassegnato a vivere nelle new town, aspettando una ricostruzione-chimera che stenta a decollare. A oltre un anno dall'assegnazione delle case provvisorie, c'è chi dovrà rifare le valigie e traslocare. Con le nuove regole del vicecommissario Antonio Cicchetti, alcuni appartamenti della Protezione civile sarebbero ormai troppo grandi, per chi li abita. E così l'ordine è sgomberare. Senza riguardo per l'età degli inquilini. "A 81 anni" racconta smarrita Maria Manieri  "vogliono cacciarmi dalla casa di una new town e mandarmi in un monolocale di un'altra. Mi chiamano tutti i giorni. E io sto impazzendo".

La vicenda della signora Manieri nasce dal giro di vite impresso da Cicchetti contro quei furbi che hanno avuto assegnate case per un numero di persone più alto rispetto a quello di quante sono poi andate a viverci. Un malcostume incoraggiato, in qualche modo, dall'opportunità che gli sfollati hanno avuto di presentare domande di assegnazione "aggregate": a prescindere, cioè, dalla parentela all'interno del gruppo. Così, non sono mancati i casi di alloggi per quattro persone andati a famiglie composte da tre. Di qui le nuove regole. Che, però, si sono rivelate una iattura per gli sfollati in buona fede. Come la signora Manieri. 




Annamaria... a dopo

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