giovedì 29 aprile 2010

PERCHE' SMETTERE DI FUMARE


DEVO SMETTERE DI FUMARE...

PERCHÈ SMETTERE DI FUMARE
 
Per incoraggiare i fumatori, soprattutto i giovani, a smettere di fumare qui di seguito vi riporto nove validi motivi, dichiarati dall'American Cancer Society. 

(dedico quest'articolo (F )a chi mi raccomanda continuamente di smettere, anche se non sono una grande fumatrice)
     
SE SMETTI CI GUADAGNI DA SUBITO

ENTRO 20 MINUTI
  • si normalizza la pressione arteriosa
  • si normalizza il battito cardiaco
  • torna normale la temperatura di mani e piedi
ENTRO 8 ORE
  • scende il livello di anidride carbonica nel sangue
  • si normalizza il livello di ossigeno nel sangue
ENTRO 24 ORE
  • diminuisce il rischio di attacco cardiaco
ENTRO 48 ORE
  • iniziano a ricrescere le terminazioni nervose
  • migliorano i sensi dell'olfatto e del gusto
ENTRO 72 ORE
  • si rilassano i bronchi, facilitano il respiro
  • aumenta la capacità polmonare
DA 2 SETT. A 3 MESI
  • migliora la circolazione
  • camminare diventa sempre meno faticoso
  • aumenta del 30% la funzione polmonare
DA 3 A 9 MESI
  • diminuiscono affaticamento, respiro corto, sinusite e tosse
  • aumenta il livello di energia generale
ENTRO 5 ANNI
  • la mortalità da tumore polmonare per il fumatore medio (un pacchetto al giorno) scende da 137 per centomila persone a 72. Dopo dieci anni scende a 12 per centomila che é la normalità.
ENTRO 10 ANNI
  • le cellule precancerose vengono rimpiazzate
  • diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all'esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas.



Perché prendere a martellate il proprio DNA?
Dal Notiziario "Fondamentale" Associazione Italiana per la ricerca sul cancro -
In sostanza, é quanto fa chi fuma, sigaretta dopo sigaretta, boccata dopo boccata. E, a furia di martellate, alcuni geni vengono irrimediabilmente danneggiati, la cellula si altera e... allora sono proprio guai.
I misfatti del fumo sono noti a tutti. Tutti sanno che fa male e che aumenta nettamente la probabilità di incorrere in decine di malattie, tra cui spicca per gravità il cancro. Poco conosciuto è invece il processo attraverso il quale il fumo fa danno e arriva a provocare il cancro. Conoscere questo processo, seppure nelle sue grandi linee, è un motivo in più per spegnere la sigaretta una volta per tutte.
A ogni boccata, 4-5.000 sostanze liberate dalla combustione del tabacco invadono i polmoni del fumatore.   E` un aerosol micidiale che, dai polmoni, si espande poi in altre parti del nostro corpo.
Tra le sostanze più pericolose c'è il catrame (alias condensato o TAR), che include sostanze a elevato potenziale cancerogeno, come nirrosamine, benzopirene e idrocarburi aromatici. Ma nel catrame ci sono anche tante sostanze irritanti (formaldeide, acido cianidrico, acroleina, ammoniaca ... ) in grado di paralizzare le cellule epiteliali ciliate che rivestono la trachea e i bronchi e che normalmente servono a filtrare ciò che respiriamo. Le cellule Polmonari rimangono così più esposte alle aggressioni esterne di polveri, germi e altre sostanze cancerogene presenti nell'ambiente.
Boccata dopo boccata, sigaretta dopo sigaretta, giorno dopo giorno, le cellule polmonari entrano in contatto con veleni capaci di danneggiare e di alterare il DNA, di far mutare alcuni geni in senso tumorale. Quando questo succede è un po' come se la cellula polmonare impazzisse e diventasse incapace di svolgere i suoi compiti. Una cellula impazzita che ha invece la capacità di riprodursi a dismisura, di creare un esercito di replicanti che tolgono spazio alle cellule sane, che aumentano il disordine e che finiscono per far lavorare male il polmone.
Non solo: queste cellule impazzite spesso non sì fermano nel polmone e cercano di invadere altri organi, portando dovunque disordine, inefficienza, malattia.
PREVENZIONE
Naturalmente tutto questo processo non viene innescato da una sola sigaretta fumata. Perché una cellula polmonare impazzisca e diventi cancerosa occorrono in genere più di 20 anni. Diversi sono gli stadi di mutazione e bisogna che non un solo gene, ma più geni, siano irrimediabilmente danneggiati allo stesso tempo, inclusi quei geni "riparatori" presenti all'interno delle cellule proprio allo scopo di rimediare a eventuali guasti. Ma ogni sigaretta messa in bocca e ogni boccata aspirata contribuiscono a questo processo. Ogni volta che aspiriamo il fumo di sigaretta è un po’ come se dessimo una martellata al nostro DNA. Alla prima martellata non succede niente. Alla centesima magari c'è solo un’ammaccatura. Ma alla millesima rischiamo di deformare alcuni dei nostri geni, di "scassarli" al punto non solo di farli funzionare male, ma di farli funzionare contro di noi.
Ma non dirne più !!
Sul fumo sopravvivono autentiche bugie e false idee, in molti casi perpetuate dalla pubblicità e dai... "venditori di fumo".
Smascheriamo alcune tra le più diffuse.
Chi fuma ha più fascino.
Denti e dita ingialliti, alito pesante, occhi arrossati, pelle spenta e solcata da rughe, il respiro mozzato alla prima rampa di scala: sarebbe questo il bel biglietto di presentazione che rende più affascinante un fumatore? Al contrario, chi fuma sarà tenuto a distanza da tutti coloro, e sono sempre di più, che non ne vogliono proprio sapere di farsi affumicare dai propri vicini.

Il fumo fa bene all'amore.
Forse è vero nei film e nella pubblicità delle sigarette, vale a dire nel mondo delle illusioni. Perché quando facciamo ritorno nella realtà, scopriamo che il fumo fa male all'amore del maschio e aumenta sensibilmente il rischio di impotenza. La ragione è semplice: la nicotina tende a stringere i vasi sanguigni e a ridurre l’afflusso al pene del sangue necessario all'erezione. Gli uomini e le donne che fumano sono anche meno fecondi: il fumo riduce la densità dello sperma e altera gli assetti ormonali.

Fumare vuoi dire "sono grande".
Questa idea è diffusa soprattutto tra gli adolescenti. Ed è un’idea debole. Con una sigaretta in bocca a 13 o 14 anni si diventa solamente "pecore" che imitano un modello imposto da altri. "Grande" è semmai chi raggiunge autonomia e consapevolezza di sé, chi fa le proprie scelte e decide da solo il proprio stile di vita, senza farsi condizionare dal "gregge" o dal "capobranco".

Fumare aiuta la concentrazione.
Il fumo produce questo risultato solo a breve termine; poi segue un effetto opposto. Salvo accendere una sigaretta dopo l'altra, e aggiungere danno a danno. Anche nei confronti dello stress, il fumo sviluppa una reazione analoga.

Se si smette, s'ingrassa.
Gli ex fumatori tendono a ingrassare di 4 chili: mangiano più cibo e bevono più alcol per compensare la mancanza di sigarette, perché il fumo tende a ridurre l'appetito e la nicotina tende ad accelerare il metabolismo. Non si tratta però di una condanna ineluttabile. C'è chi smette senza ingrassare: facendo un po’ di esercizio fisico e seguendo una dieta equilibrata e ricca di vegetali.

Il fumo passivo non fa male.
Le prove scientifiche sui danni del fumo passivo sono ormai molte. Chi assorbe il fumo degli altri - solo per citare alcune delle conseguenze aumenta del 50 per cento il rischio di ammalarsi di cancro al polmone, di bronchite cronica e di enfisema polmonare. Bronchite cronica e altre patologie respiratorie affliggono molti bambini, principali vittime del fumo "subito". Si può discutere sull'entità dei danni provocati dal fumo passivo, non certo sulla loro esistenza.

Mio nonno ha 90 anni, ha sempre fumato molto, eppure non ha il cancro.
Fumare non dà la certezza di subire il cancro, ma aumenta sensibilmente la probabilità che prima o poi ciò accada. Il nonno fumatore, insomma, è stato fortunato. Perché chi fuma aumenta di oltre 25-30 volte le probabilità di sviluppare un rumore del polmone. Un cancro che viene 95 volte su 100 ai fumatori.

Ormai è tardi per smettere.
Non è mai troppo tardi. Già dopo 2 ore che si è spenta l'ultima sigaretta, la nicotina comincia a essere eliminata dal corpo, dopo 24 il monossido di carbonio scompare dall'organismo e i polmoni cominciano a espellere sostanze nocive. Dopo due settimane migliora la circolazione. Nel giro di un anno diminuisce del 50 per cento il rischio di infarto, in cinque anni si dimezza il rischio di cancro al polmone. Dopo 15-20 anni il rischio di tumore o di un attacco di cuore torna a essere uguale a quello di un non fumatore. Smettere entro i 35 anni previene in maniera quasi completa i danni del fumo.

Le sigarette light non sono nocive.
Falso. Le sigarette a basso tenore di catrame e nicotina servono a poco perché si finisce per fumarne di più e si tende ad aspirarle in modo più profondo.
Il fumatore cerca di raggiungere comunque la dose di nicotina a cui è assuefatto.


ecco cosa NON fare

Qualcuno ci potrà consigliare dei metodi per farci odiare il fumo: NON ascoltatiamoli! Ecco alcuni esempi di "tecniche" da non seguire:

Fumare rapidamente, aspirando dalla sigaretta ed espellendo il fumo a cicli molto rapidi (5/6 secondi): NO!

Accendere una sigaretta dietro l'altra finchè avvertite un forte senso di nausea e capogiri: NO!

Associare problemi fisici, disgrazie e quanto altro ad ogni boccata: NO!

Trattenere a lungo il fumo in bocca continuando a respirare con il naso fino ad avvertire una sensazione di disagio e, in alcuni casi, di vomito: NO!

Qualsiasi sorta di punizione inflitta ogni qualvolta fumate una sigaretta: NO!

Alcune regole base che mi hanno 

suggerito per smettere di fumare

...Smettere di fumare non è facile, ma possibile per tutti, dicono!

Lo sforzo maggiore è relativo alle prime due settimane, concentrato in gran

parte nella prima settimana.

Ecco alcuni suggerimenti per iniziare con il piede giusto.



Prepariamoci a smettere ...
Decidere in modo convinto
e risoluto di smettere, definendo una data

precisa in cui iniziare.

Troviamo e trascriviamo i motivi che ci hanno portato a questa scelta 

(quelli in cui crediamo mettiamoli per primi).

Sarà utile averli sottomano e rileggerli di tanto in tanto.

Nelle settimane che precedono la data che abbiamo fissato, iniziamo a

fumare una marca di sigarette poco gradita ed a basso contenuto di

catrame e nicotina.

Ridurre il numero di sigarette fumate e farlo solo quando se ne avverte

un forte desiderio; evitate di inalare a fondo per sopperire alla maggiore

leggerezza delle sigarette.

Informiamo le persone che frequentiamo (amici, parenti, colleghi) della

nostra scelta; non chiediamo il loro aiuto, ma che facciano il possibile

per non metterci i bastoni tra le ruote e ci rispettino.

Per i primi tempi evitiamo le situazioni che ci hanno sempre

portato a fumare (cene con amici, pokerini notturni, bar ....).

Rivolgiamoci al nostro medico segnalando la nostra scelta; conoscendoci,

saprà indicarvi qualche metodo o farmaco su misura per il vostro fisico.

Adesso siamo pronti ...
Quando arriva la data che abbiamo fissato, eliminiamo sigarette, accendini,

posacenere e qualsiasi altra cosa possa stimolarvi la voglia di fumare. Liberiamo

la nostra macchina, i nostri vestiti ed i nostri ambienti dall'odore del fumo.

Facciamo un regalo importante (coerentemente con le nostre possibilità) 

nel giorno in cui decidete di smettere.

Teniamo mente e fisico impegnati: non diamogli la possibilità di reclamare

o sentire il bisogno della sigaretta. Iniziamo a praticare del movimento 

o aumentiamolo, frequentiamo ambienti dove è vietato fumare 

(cinema, biblioteche, ormai  è vietato dappertutto ...).

Importantissimo il movimento: facciamone tanto. Scarichiamo lo stress,

ossigeniamo i polmoni!

Facciamo attività fisica se l'abbiamo trascurata  da tempo, facciamoci 

seguire da qualche

istruttore che ci impedisca di esagerare (andiamo in palestra, piscina ...).

Attenzione a quando decidiamo di smettere. Ci sono particolari periodi

nei quali lo stress è più alto (pressione sul lavoro, lutto, ....); scegliamo

un momento diverso.

Inizia una nuova vita ...
Abbiamo smesso! Questa dovrebbe essere la nostra parola d'ordine!

Per i primi tempi è bene:
- Evitate ambienti dove è permesso fumare.
- Aumentate l'attività fisica.
- Bere molti liquidi (compresa frutta e verdura).
- Evitare alcolici e caffè.
- Se abbiamo bisogno della ritualità, usiamo delle gomme senza zucchero

o teniamo tra le dita dei piccoli oggetti (penna, chiavi, ...).
- Ricordandoci continuamente dei benefici che abbiamo ottenuto

smettendo di fumare.


- Se ci capita di fumare una sigaretta, non succede niente!

Uno strappo non significa che abbiamo fallito e non significa

avere ricominciato.

 

DECALOGO PER SMETTERE DI FUMARE
decalogo smetti di fumare

 

 
dopo aver postato quest'articolo, una bella sigaretta ci vuole ...eh??....

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Annamaria...a dopo

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