Conti
correnti sempre più cari: in tre anni aumenti del 43%.
La Bocconi: su le spese per le operazioni, dai prelievi al
pagamento delle bollette.
Conti correnti sempre più cari. E non
sono per gli aumenti che attendono
i correntisti nel 2014. Secondo
un’indagine condotta dall’Università Bocconi per il Corriere Economia. “In 12 mesi” si legge su Corriere, “il costo complessivo del conto corrente di dicembre (che raduna, oltre alle spese mensili, anche gli oneri di chiusura, come le commissioni sui dossier titoli o sugli scoperti) è salito del 5%, il quadruplo dell’inflazione: da 217,2 a 228,28 euro”.
ENZO: Chi glielo dovrebbe impedire, non glielo impedisce. Se lo facesse un negoziante, ogni acquirente potrebbe cambiare negozio e lo farebbe perché basterebbe fare 100 metri e trovare un altro negoziante. Ma non è molto pratico cambiare banca. Non lo fa e si sobbarca gli aumenti stabiliti e portati a conoscenza con una busta contenente un bel gruppetto di fogli.
Lievitano le spese per le operazioni
Lo studio è stato condotto analizzando i conti di 10 istituti bancari., ed evidenzia che, rispetto a 3 anni fa l’aumento è del 43%.
A costare caro sono soprattutto le operazioni bancarie: 18 voci di spesa analizzate, otto sono cresciute, in media del 20%.
ENZO: E ti pareva, mica si aumenta una sola voce. “Ma sì, avranno detto i direttori, aumentiamone 18…è tanto un bel numero: però, non vi sembra un religioso gesto il mancato arrotondamento a 20 voci di spesa. Nemmeno l’astuto e mitologico Ulisse ci avrebbe pensato.
Dal bancomat all'elenco movimenti: le voci ritoccate.
Più nel dettaglio, il prelievo al Bancomat presso sportelli che non appartengono al proprio istituto è salito dai vecchi 2 euro ai 2,10. Le spese per i prestiti personali sono lievitate del 17%, da 1,5 a 1,75 euro in media. Ancora più cara la spesa per chi ha azioni italiane e titoli di Stato: la commissione è salita da 50 a 55 euro.
ENZO: Ecco, il caro e comodo Bancomat è un esempio di fregatura. Provate a chiedere anche un prestito, non solo; provate a fare un prelievo a un altro istituto di credito: tutte spese lievitate. Secondo voi, cari Risparmiatori, il direttore della banca si dispera o si frega le mani? Proseguiamo!
Guai per chi va allo sportello
Se ci si avvicina allo sportello,anziché sbrigare le cose via bancomat od Home banking, i costi salgono sensibilmente. Un bonifico? Costa 4 euro contro i 3,5 del dicembre scorso. Il pagamento di bollette è lievitato da 2,5 a 3 euro, la commissione per prelevare contanti è passata da 1,5 a 2 euro.
Così, l’elenco dei movimenti: la spesa è raddoppiata, da 50 centesimi a un euro.
ENZO: Qui è tutto chiaro, non c’è bisogno di spiegare: è tutto così leggibile e chiaro. Da 50 centesimi a 1 euro. Vi sembrano quisquilie, vero?
La simulazione: si spendono in media 8 euro in più
Facendo una simulazione su un conto “tipo”, che sia inferiore ai 5.000 euro (e non paga quindi l’imposta di bollo), il costo per le operazioni è passato da 128,25 euro, a 136,1. Quasi stabili, invece, le spese per le operazioni di chiusura annuale (da 89,01 a 92,18 euro).
ENZO: Oh, 8 euro cosa sono?…sono 8 euro! permettetemi di convertirli in lire, sono 16 mila vecchie lire: si comprende meglio la fregatura, vero? La fregatura vi sembra un termine improprio? Allora diciamo con stile croupier…”Et voilà, le jeux sont fait!”…è la rapidità che conta. Un gioco di prestigio…ovvero “oplà siete alleggeriti di 8 euro.
Si salva solo l'F24
Le uniche spese stabili sono i bonifici online (il cui prezzo era al massimo di 30 centesimi) e la recente commissione media per saldare la rata del mutuo. Ancora gratuito, infine, il pagamento delle tasse con il modello F24. Per quanto, viene da chiedersi?
ENZO
Fonte:
Il Salvagente
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