sabato 21 aprile 2012

IL MATRIMONIO È MOLTO PIU’ DI UN… CONTRATTO - 5


 
                    

        la quarta parte in data
16-04-2012



Parte 5

         ma chi deve comandare?



DUCKY   Enzo, tu che hai spiegato tanto bene gli atteggiamenti, i comportamenti che distruggono un matrimonio, dì anche quale dovrebbe essere la situazione ideale…insomma c’è qualcuno che dirige? che comanda? che conduce?

ENZO     Domanda esortativa precisa e legittima. Ti rispondo subito: entrambi, Il marito e la moglie, il LUI e la LEI. La domanda,  di primo acchito, sembra stupida, ma non lo è.

DUCKY   Ok, sai bene che in tutti i matrimoni si esprimono diversità di opinioni, occorrono contrasti, dissidi, conflitti. E allora come la mettiamo?

ENZO  1)      Che si deve fare? Altra domanda legittima! Chi deve prevalere, Lui o Lei? Vediamo di dare delle indicazioni utili. Bisogna discutere, mediare, cercare di fare un compromesso o di raggiungere un accordo, ma non sempre ci si riesce. Quando le opinioni divergono in modo “irreparabile” e non c’è speranza che si possa arrivare a una posizione comune, G. Gargione propone di agire in questo modo: si cede una volta per uno.
DUCKY   Ottimo! Io cedo questa volta, la prossima volta cederai tu.

ENZO 2) Applicate il principio del veto. Bisogna fare come nel Consiglio dell’ONU, basta il veto di uno dei membri per bloccare qualsiasi decisione. Nel caso di due coniugi o di due non coniugati, è tutto più facile. Per qualsiasi spesa, o iniziativa, occorre il consenso di entrambi. In effetti, un solo voto non basta per fare una scelta, bisogna essere in due a volerlo. Ho conosciuto una coppia sposata: Lei decise di comprare una pelliccia, anche senza “il voto” del marito; il marito,  a sua volta, senza il consenso della moglie, acquistò, una moto, per dispetto, e non era nemmeno opportuno e necessario farlo; fu il primo di una serie di errori che minarono l’armonia coniugale in maniera definitiva: separazione e divorzio fu l’inevitabile conseguenza.

DUCKY   Secondo me, quelle “divergenze” non erano le prime. Comunque, sono d’accordo…ci vuole l’unanimità, Enzuccio.

ENZO 3) Se la tua partner non è d’accordo  su una scelta, chiedile di fare una controproposta.

DUCKY   Dici a me? Se sai che non ho nessuna donna, perché me lo chiedi. Semmai chieditelo tu davanti allo specchio! Ma guarda che tipo! Tu hai mai fatto una controproposta ad una Ciucciottina?

ENZO     Ne ho fatte…ma mi vengono in mente le mie Madonne, di Lourdes e Loreto,  Quella, parlando con grande rispetto, di Loreto,  mi ha dichiarato testualmente…”Ducky, “ ‘a femmena è nu mistero gaudioso, e quando si innamora dà il meglio di sé.”

DUCKY   …e la Madonna di Lourdes?

ENZO     Ha detto che “bisogna amarle… non cercare di conoscerle  e…avere tanta pazienza.”  Ah un’altra cosa...mi ha consigliato con uno sguardo dolce, tenero e materno… “bisogna saperle prendere”, me lo  ha detto due volte…”bisogna saperle prendere”.  In quel momento mi è venuto un pensiero: “Le so prendere, eccome!”  E di botto Lei mi fa: “Non in quel senso lì,  scombinato,” Sono rimasto di sasso,  mi sono sentito  come un cane bastonato, Duc. mi aveva letto nel pensiero.

DUCKY   Ti credo, scellerato, alla Madonna vai a fare quella battuta.

ENZO     4)  Tiro un sospiro per riprendermi e continuiamo: ai coniugi consiglierei…

DUCKY  …un gustoso “pasta e fagioli come primo,  una bella braciola come secondo  accompagnata da patatine fritte e come dessert…

ENZO     …le vedi queste forbici?...sono da sartoria…ma io le userò, se dici un’altra “fesseria”.

DUCKY   Cretino…non dire parolacce… francamente questa parola mi fa pensare a una fabbrica di…

ENZO     Questa mi piace…sfiziosa,,,direi alla Petrolini…basta così.
Ai coniugi….ssst….ai coniugi consiglierei: fare un baratto, proprio come se si trattasse di un operazione commerciale: io vengo domenica a pranzo dai tuoi genitori, ma tu poi verrai a pranzo dai miei!

DUCKY   Giusto!

ENZO   5)  Le giovani coppie possono ricorrere a un sorteggio. Quando non si trovano altri mezzi, si può lanciare una monetina in aria. Se esce testa, comanda LEI, se esce croce, comanda LUI: più democratico di così, si muore.

DUCKY   Capisco, non mi pare una cattiva idea. Non bisogna poi intestardirsi sulle proprie posizioni, essere pronti a smussare gli angoli e non eccedere in pignolerie.

ENZO     Bisogna sforzarsi per il bene della coppia, per l’armonia dell’unione, e se ci sono dei figli è doveroso cercare di salvare la loro crescita pedagogica.

DUCKY   Io ho vissuto una situazione conflittuale…

ENZO     Aspetta, me lo di dopo. Un altro motivo che può diventare causa di litigio e di rottura è il luogo dove risiedere. La situazione più a rischio, ovviamente, è la convivenza con i genitori di uno dei due.

DUCKY   È proprio questo che ti voglio chiedere. Io ho convissuto con i miei suoceri.

ENZO     E’ una situazione a rischio perché è difficilissima, e questo per una serie di motivi: perché la propria privacy non è protetta abbastanza, percè si tratta sempre della casa di “un altro”, percè la tentazione di impicciarsi negli affari dell’altra coppia è forte, eccetera.

DUCKY   Si creano dissidi, poi si uscì da quella situazione.

ENZO     Ciucciottini, se vi trovate nella necessità di convivere con i genitori, provateci pure, ma  tenetevi pronti a cambiare casa. Se, infatti, la coabitazione si dovesse risolvere in continui litigi, screzi, attriti, non vi resta che trovarvi un altro tetto. Il rischio che correte è quello di sfasciare non una, ma due famiglie. Non incaponitevi nello stare con i propri genitori,  ma “vivete” con il vostro partner in un nido che sia “tutto vostro”.

DUCKY   Enzo, e se i due “piccioncini” risiedono in città diverse, spesso lontane?

ENZO     Il consiglio è questo: prima di cambiare città e andare a vivere in un posto completamente diverso da dove siete cresciuti, pensateci bene. Ogni anno centinaia di coppie si separano per questo motivo.

DUCKY   Ci sono donne che “per amore” seguono il proprio LUI anche in città lontane.

ENZO …e quelle che “rompono” rinunciando al rapporto.

DUCKY   E allora? Che vuoi dire? Mi sembra che tu sia “dicotomico”, o molto buono o molto severo. Non sno tanto d’accordo. A volte il bene e il male non sono scindibili  esattamente a metà.

ENZO     A parer mio dico innanzitutto, questo, la città deve piacere alla Lei, come pure bisogna trovare accogliente la sua gente e condividere la mentalità diffusa sul posto.

DUCKY   Sembra facile…!

ENZO     Per verificare che esiste una “compatibilità”, trascorrete prima di “unirvi”, lunghi periodi, nei limiti del vostro tempo libero, sul posto. Tenete presente che in quella città, ci dovete passare il resto della vostra vita, non un week-end. Se trovate assolutamente odioso viverci, non vi piace il luogo o la gente, al vostro posto ci penserei cento volte prima di sposarmi.
Cambiare città, lasciare gli amici, i familiari, per andare a vivere in un posto ostile, o che considerate ostile, non è una cosa di poco conto, vi mettereste in una trappola. Mi sembra che basti per ora. Che ne dici, Duc?

DUCKY   Che ne debbo dire? Hai detto bene e hai esposto anche meglio. 

ENZO     Però ritengo opportuno precisare che le mie non sono semplici  “teorie”, ma riflessioni, constatazioni  di una realtà che presenta una moltitudine di problemi e…l’amore… non sempre è sufficiente per far filare tutto liscio.


DUCKY   Così sia!

ENZO     Io aggiungerei anche  una buona dose di  assertività e una massiccia dose di empatia.

DUCKY   O marò, stavi terminando così bene e te ne vieni con quei due paroloni. Ora spiegali.

ENZO     L’assertività è un processo in cui un individuo impara a conoscere e rispettare i propri diritti e quelli degli altri sia nelle decisioni che nell’espressioni delle opinioni altrui.

DUCKY   …e l’empatia?

ENZO     è la capacità di comprendere e identificarsi con le emozioni comprendendo le gioie e le sofferenze altrui: è necessaria per arrivare a capire i propri  e i sentimenti del prossimo.

DUCKY  Insomma, capire gli altri profondamente?!

ENZO     E’ così!

DUCKY   Eh,  mi credevo, la fai sempre così difficile. Avanti, passiamo ora  a preparare la cena.



ENZO



1 commento:

  1. Sembra tanto facile dire che bisogna che non comandi nessuno o tutti e due. Ma fra il dire e il fare....

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