lunedì 6 giugno 2011

PUPPURRI'...



Giugno, denominato anche Mese del Sole, è il sesto mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, ed è il primo mese dell'estate nell'emisfero boreale e il primo dell'inverno nell'emisfero australe. Il nome deriva dalla dea Giunone, moglie di Giove. La denominazione Mese del Sole deriva dal fatto che in corrispondenza del 21° giorno del mese, ovvero nel solstizio d'estate, l'asse terrestre presenta un'inclinazione tale da garantire la massima durata di luce nell'arco di un giorno. La traduzione inglese del nome, June, viene usata come nome proprio femminile


Filastrocca del mese di giugno



Filastrocca del mugugno
e siamo giunti al mese di giugno
Quando biondeggiano al sole le messi
e gli studenti son sempre depressi
per via degli esami ormai imminenti
che son forieri di ansie e tormenti.
Ma giugno porta in dono l’estate,
il sole caldo, le lunghe giornate
piene di luce e di calore
che ci riscaldan le membra ed il cuore.
Ci porta pure i frutti maturi,
le greggi in marcia  per i tratturi
pesche, albicocche, prugne e i meloni
e, non di rado, tante elezioni
che son, però, un altro tipo di esami
che, a volte, laureano perfino dei salami.











I sostenitori del NO vincono facilmente
Un referendum che prevede il quorum, dal punto di vista pratico, ai sostenitori del NO offre due strade: fare una campagna a favore del NO che però richiede soldi, tempo, energie, oppure invitare i cittadini all’astensione, boicottando il referendum senza doversi impegnare in alcuna campagna.
Questa seconda strategia è preferita perché oltre a far risparmiare fatica e mezzi, fa vincere più facilmente. Dal punto di vista pratico si ottiene lo stesso risultato sia che un referendum venga invalidato per mancato raggiungimento del quorum, sia che vinca il NO a quorum raggiunto.
Equiparare gli astenuti a coloro che votano per il NO non è corretto. Chi si astiene da un voto referendario può avere mille ragione personali: essere lontano da casa, non interessato, deluso dalla politica, ammalato, aver cose più importanti da fare, essere indeciso, avere poca conoscenza dell’argomento.
Nelle elezioni per la nomina degli amministratori, gli astenuti non contano: vince chi ottiene più preferenze. Nei referendum con quorum è come se si giocasse una schedina di totocalcio con 1X2, dove una parte, i SI, vincono se esce 1, mentre l’altra parte, i NO, vincono se esce X o 2. È un gioco sbilanciato in favore del NO e quindi non soddisfa il requisito di uguaglianza tra le parti che sta alla base della democrazia.

 I sostenitori del SI partono già svantaggiati
I referendum vengono proposti dai cittadini quando l’amministrazione non ascolta le loro richieste. Quindi “i sostenitori del SI” rappresentano quasi sempre i cittadini mentre “i sostenitori del NO” le amministrazioni, che rispetto ai cittadini hanno maggiori possibilità in termini di soldi, tempo, interessi, capacità ed attenzioni mediatiche. L’imposizione del quorum regala ai sostenitori del NO un ulteriore e ingiusto vantaggio grazie alla facile possibilità di boicottare il referendum attraverso l’invito all’astensione


Maria & Annamaria... a dopo

1 commento:

  1. Meriti un elogio per la notevole completezza dell'argomento...tra l'altro sfizioso per lo stimolo alle papille.
    ENZO

    RispondiElimina