si ride, si piange
iniezione letale bloccata per farmaco straniero
Il motivo? L'unico laboratorio autorizzato a produrre la sostanza utilizzata per l'esecuizione della pena di morte era rimasto "a secco", aveva cioè finito le scorte del prodotto. La Corte alla quale inizialmente gli avvocati del condannato a morte avevano presentato le loro rimostranze non aveva fornito troppe spiegazioni, limitandosi a spiegare che il farmaco che sarebbe stato utilizzato era stato comprato all'estero, importato.
A quel punto i legali hanno spiegato al giudice federale che, se il sodio della sostanza non avesse agito in modo consono, il loro assistito avrebbe rischiato seriamente di morire soffocato tra atroci sofferenze. Il sodio svolge la funzione di rendere incosciente il condannato, precedentemente all'iniezione delle altre sostanze letali che "accompagnano" il detenuto alla morte.
Il giudice Roslyn Silver , forse un po' a sorpresa, ha condiviso i dubbi dei legali di Landrigan ed ha conseguentemente accolto la richiesta di sospendere la pena capitale. Non è ancora stato chiarito dove lo Stato dell'Arizona abbia reperito il Thiopental, vale a dire da chi l'abbia acquistato.
L'uomo 48enne sarebbe dovuto morire oggi; il giudice Silver ha bloccato l'esecuzione ieri, nel pomeriggio. Landrigan era stato condannato a morte nel 1990, per l'omicidio di Chester Dyer, compiutosi a Phoenix. La vittima era stata strangolata e pugnalata.
È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo
Annamaria... a dopo
Pietà, dunque, per i giustiziandi. Ma la pena di morte no, non si tocca.
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