venerdì 29 ottobre 2010

BUIO - di VICKY


Ti prego non lasciarmi al buio,
il non vederti mi spaventa,
accendi una candela per scorgere la tua ombra silenziosa.
Vorrei aprire la finestra del mio cuore ma mi spaventa il pensiero di non scorgere il sole.
quel sole che fino a pochi giorni fa ci riscaldava.
Forse restare al buio è meglio cosi non vedo il tuo viso duro e spietato,
quel viso tanto amato,
quel viso che tante volte ho accarezzato,
quel viso che mai come ora ho odiato.
Si meglio il buio
cosi non vedo le mie lacrime scendere lungo il viso.
ti ho amato e ti amo amore mio.

VICHY

2 commenti:

  1. Splendida poesia, Vichy, sensibile, calda, innamorata. Non mi fiderei, però, del buio, che ingigantisce le ombre, rende più evidenti le paure, non fa vedere le esatte dimensioni dei problemi e allontana i possibili rimedi. Meglio la luce per dirsi chiaro in faccia che dispiace, sì, e molto, che un amore è finito, ma, nel contempo, rende possibile affermare con forza, con orgoglio, che la vita comunque continua e che non si starà sempre a piangere. Animo, Vichy, che la vita, appunto, continua ed il sole risplende fuori, o risplenderà presto.

    RispondiElimina
  2. COMMOZIONE A ONDATE:
    Una volta dissi "Non è morale...non amare". E dentro rivedo immagini, risento emozioni in questa lirica, non digitanto ma come a dare fiato e vigore a un'intera orchestra di rimpianti e di sentimento: i versi sono espressi con acuti stupendi, l'emozione arriva a ondate. Poi i suoni dei versi diventano flebili fino a diventare muti...con un senso di tristezza che pervade.
    Lirica profonda e toccante.
    ENZO

    RispondiElimina