venerdì 10 ottobre 2014

INGHILTERRA: IN CLASSE ALLE 10 FA BENE AI VOTI









LONDRA Migliaia di studenti inglesi delle superiori inizieranno ad andare a scuola alle 10 di mattina in un progetto lanciato dai neuroscienziati dell'Università di Oxford. L'obiettivo è migliorare la loro performance e ad avere voti più alti. Secondo alcuni studi, infatti, l'attenzione degli adolescenti si attiva a partire delle 9-10 e far arrivare prima i ragazzi negli istituti sarebbe del tutto controproducente. La decisione rischia di modificare radicalmente le abitudini di genitori e figli. E non è escluso che anche altri paesi in Europa possano decidere di cambiare tempi e orari.
«La scienza ci dice che i teenager devono dormire di più di mattina», ha dichiarato Colin Espie, il professore che guida l'esperimento, della durata di quattro anni. Secondo i ricercatori, infatti, gli adolescenti sono biologicamente predisposti ad andare a dormire attorno a mezzanotte e ad essere del tutto svegli e attivi solo dopo le 9 di mattina. Il loro «orologio interno» resta regolato su questi orari fino ai 21 anni per i maschi e i 19 per le femmine. Naturalmente, specie per i più piccoli, l’esperimento rischia di mandare in crisi le famiglie: gli orari dei lavori più comuni, non vanno probabilmente d’accordo con quelli delle nuove scuole. Ma si tratta di un esperimento. E probabilmente, oltre a questa, emergeranno anche altre criticità. «Ad esempio - aggiunge Coen - per abitudine diciamo tutti ai nostri figli che dovrebbero andare a letto prima, quando il mattino vediamo che faticano ad alzarsi. In realtà non è così: non è la mancanza di sonno che li fa essere più intorpiditi il mattino, ma una semplice questione di ritmi biologici, probabilmente collegati anche all'adolescenza e all'età dello sviluppo».
A quanto pare l'esperimento sta andando bene: «L'orario circadiano è stato introdotto alla Monkseaton High School, e gli studenti sono migliorati moltissimo. Specie quelli delle fasce più deboli e quelli che avevano più difficoltà di apprendimento». Nella versione, «british», in realtà, l'orario posticipato è stato preso sul serio, affiancato da sistemi di insegnamento «a intervallo» (tipo 15 minuti di lezione, 10 di basket, altri 15 di lezione) e dalla possibilità di studiare anche a distanza, attraverso Internet. In Italia, per ora, ha scelto la strada «circadiana» solo un istituto tecnico privato di Traversetolo, in provincia di Parma. Ma Coen mette tutti in guardia: «Un corso di questo tipo è inadatto, ad esempio, a chi fa sport a livello agonistico, oppure segue lezioni intensive di musica o di danza. Si deve anche sapere che, tornati da scuola alle 16,30, la giornata non è finita, perché bisogna fare i compiti esattamente come i ragazzi che entrano alle 7,50»
By Il Messaggero


Almeno in Inghilterra , finalmente, la scuola prende atto di un dato di fatto: ci sono persone che per natura sono molto efficienti al mattino presto e altri che invece raggiungono il massimo della produttivita’ alla sera. 
E’ una questione biologica e genetica e non ha niente a che vedere con l’abitudine o la buona volontà. Io sono una di quelle persone che non ha problemi a lavorare 12 ore al giorno, se si inizia alle 9 e si finisce alle 21, ma sono totalmente improduttiva alle 6 del mattino , almeno fino alle 9. Alle elementari odiavo il turno di mattina ; il mio sogno era il turno pomeridiano, andavo a scuola, facevo i compiti una volta tornata a casa, ma la mattina potevo dormire.Tra scuola e lavoro, ho dovuto alzarmi presto per buona parte della mia vita, ma questo non ha modificato neanche un po’ i miei ritmi biologici, sono sempre inefficiente al mattino e raggiungo la mia massima produttivita’ alla sera.  Purtroppo il mondo sembra essere stato organizzato su misura per i "mattutini", perdendo tanto del contributo che i "serali" potrebbero dare se solo si permettesse loro di lavorare o studiare nelle loro ore di massima efficienza!

Annamaria... a dopo





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