sabato 13 marzo 2010

VotAntonio votAntonio- le riflessioni di CIPRIANO




Ancora un paio di settimane e finalmente andremo a votare per le elezioni
amministrative .
Naturalmente ed ovviamente mi asterrò scrupolosamente da formulare
indicazioni od auspici di parte anche se chiaramente, come tutti quelli che cercano di pensare con la propria testa, ho fermamente i miei orientamenti
politici, ma me li tengo per me. Ma ciò non mi può esimere dal fare alcune “riflessioni “ su quello che il convento ci passa (politicamente parlando). Iniziamo col dire che non so più in quale Repubblica siamo ( la seconda?
la terza? la quarta ?), o forse siamo più indietro della prima …
Tutti i cittadini, anche quelli più anziani e scafati, devono sempre più sorbire piccoli sorsi del veleno del disincanto e della frustrazione; chi è vicino o ha superato la mezza età ricorda tutte le campagne elettorali, ed onestamente
le novità , politicamente intese come reali interessi del popolo, non se ne vedono molte, e si ha sempre l’impressione che il tutto è ben manovrato
dall’alto, magari dal solito e noto personaggio uscito dalla porta e ridisceso dal ...Camino pronto, una volta arrivato, a farti ormai solo fesso e contento.
Abbiamo davanti agli occhi quello splendido film del grande Totò,
Gli Onorevoli “ dove l’onesto ma ingenuo Antonio La Trippa, tenta l’avventura politica circondato da cinici avvoltoi ; si riabilita alla fine, quando
in quel memorabile comizio: …La Trippa: “Se io vi dicessi che una volta eletto farei costruire scuole, strade, acquedotti, case, case, case, voi mi credereste? ... Se io vi dicessi che questi onorevoli, degne di pregiarsi di questo appellativo parlamentare adopereranno i vostri voti per il bene del paese, voi mi credereste ?
Il Popolo : Siiii!!
La Trippa : E allora sapete cosa vi dico? Che siete dei fessi!
Naturalmente il tutto finisce con quella precipitosa e famosa fuga del candidato e degli accoliti, rincorsi dai cittadini con il forcone.
Totò firma in quel film uno dei pezzi più comici ma di una incredibile morale di tutta la storia repubblicana italiana; facendo il verso al Duce, …Un po’ prendendo in giro il conformismo democristiano, un po’ deridendo il grigiore comunista, Totò fa tabula rasa di ogni credibilità della scena politica italiana. Ancora oggi non sappiamo se ridere o piangere quando Totò urla “dormite,
borghesi pantofolai!”.
In sessanta anni le cose non sono cambiate molto, anzi …Gli italiani sono migliorati, sono meno ignoranti di una volta; iniziano pian pianino (troppo
piano) ad avere un po’ più di senso civico; tuttavia dati alla mano la classe politica pare ancor più peggiorata.
Abbiamo un parlamento con più di 20 ‘onorevoli’ condannati in via definitiva, di governi che anno dopo anno fanno leggi sempre più a favore delle
Multinazionali, e degli interessi privati, dimenticandosi praticamente dei cittadini di seconda fascia, che sono poi la maggioranza (ma non lo dite,
perché loro vi elencheranno stizziti i risultati acquisiti: …Un chilo di carne e dieci quintali di fumo).
Evidentemente essere meno ignoranti ma limitarsi solo a farsi ‘informare” dalle televisioni, come purtroppo avviene per la maggior parte degli italiani, consente a chi le spara più grossa di vincere le elezioni.
Ritornando quindi al grande Totò, quel suo film è diventato un“cult”, incredibilmente attuale nonostante quella sessantina di anni dal comizio
del candidato Antonio La Trippa (ciò sconforta non poco); la politica rimane
in molti casi intesa come imposizione del proprio personale potere; si vedono addirittura scolpiti nel volto di taluni, la loro vera immagine, la loro vera natura con nome e cognome: ARROGANZA.
A questi dovremmo avere il coraggio di strillare con tutte le forze, in faccia , in questi giorni: “ Togliti di mezzo! …Io! voto Antonio La Trippa “ .
Un abbraccio Cipriano!


2 commenti:

  1. Amico Cipriano, ormai da tempo non mi diverto più con queste storie. Ma è solo per colpa mia. Dovrei approfondire, puntualizzare, aprire nuovi capitoli, chiuderne altri. Non voglio farlo mai più. E non voglio piangere più sui mali dell'Italia. Non voglio fare nulla di nulla. Solo testimoniarti ancora una vola la mia amicizia.

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