lunedì 8 luglio 2013

COME CONTINUARE AD AMARLO


-   Cosa spinge una donna ad amare un uomo amabile ma detestabile, tenero ma rude, delizioso ma irritante, offensivo ma affettuoso, stabile ma distruttivo?
-   Come una valanga gli interrogativi precipitano nella mente di ogni Ciucciottina che ama un uomo “molto difficile”.

Nancy Good e i risultati sono stati molto lusinghieri.
Stavolta è il turno di Arianna Huffington, una giornalista e scrittrice greca naturalizzata statunitense, nota per aver fondato The Huffington Post, uno dei blog più letti ed influenti degli Stati Uniti.
Alla domanda “come continuare ad amare e tenersi l’uomo “difficile”, Arianna Huffington si è espressa nel modo e nei contenuti che ora seguiranno e che io ho il piacere di condividere.
Lei  si rivolge a tutte le donne quale che sia il rapporto con l’uomo che esse amano, ma soprattutto alle donne che sanno – che sanno amare – riuscendo nella immane impresa di “di sapersi tenere il loro uomo difficile”.
Fatta questa premessa, eccovi le convinzioni della scrittrice americana.
E' lei che parla!

“Quand’è che siamo diventate così fragili e abbiamo rinunciato alla nostra forza, al nostro slancio, alla nostra saggezza, arrivando a sottometterci e minare le persone che siamo per la semplice paura di rimanere sole, o di non aver accanto un mitologico compagno?
Cos’è che ci spaventa?
Cosa mai potrebbe accadere, se smettessimo di sforzarci di compiacere un uomo?
E’ evidente che abbiamo paura di essere rifiutate. E questa paura ci influenza anche quando le nostre relazioni sono sane e appaganti. Temiamo che prima o poi, pur essendo riuscite a compiacere il nostro uomo, verremo giudicate difettose e non all’altezza.
Lui scoprirà che semplicemente non siamo “abbastanza” – abbastanza belle, abbastanza sexy, abbastanza giovani – e verremo gettate tra gli scarti, in favore di un modello più giovane e desiderabile. Il che  può essere vero oppure no, ma che accada o meno avrà ben poco a che fare con tutto il tempo – anni, talvolta – che abbiamo impiegato preoccupandoci che potesse accadere.
Vi siete mai accorte che il fatto di preoccuparsi non impedisce alle cose di succedere? E che anzi, tante cose di cui ci preoccupiamo finiscono per non succedere mai? Come diceva Montaigne, “la mia vita è stata piena di terribili disgrazie, la maggior parte delle quali non si è mai verificata”.
Purtroppo, la paura di non essere all’altezza non diminuisce con l’accumularsi delle esperienze. Al contrario: invecchiando, cominciamo a preoccuparci che le rughe o l’allargarsi del girovita ci impediscano di tenerci accanto i nostri compagni.
La paura del rifiuto non si manifesta soltanto nel desiderio maniacale di compiacere, ma anche nel cinismo di facciata che porta, a rifiutare le relazioni in toto.
Il che è soltanto un espediente per nascondere la paura originale, quella di essere ferite e rifiutate. Che si stia vivendo una relazione o meno, la paura di rimanere sole può impedirci di ricevere amore.”
Ed è così che mi vengono in mente le parole- che sono  una verità – di Jules Michelet: Qual è lo scopo e la missione della donna? Primo, amare; secondo, amare uno solo; terzo amare sempre. Sempre, tanto, senza stancarsi mai.”  
Sappiate che il partner che vi ama non e’ esente da difetti – e neanche voi lo siete – ma se lo amate con pazienza e  spirito di sacrificio,  ve lo terrete  al 99 per cento per sempre: voi vi chiederete, ma perché  non al 100 per cento…perché quell’ 1  per cento è l’imponderabile, l’imprevisto, il caso. Ed ora, spero di farvi sorridere con un aforisma di Guillaume Bouchet:
“Ci sono molti modi per far parlare le donne, ma nessuno per farle tacere.”

Enzo

Caro Enzo,

chi è quella ciucciottina, me compresa, che non ha incontrato un uomo difficile nel corso della sua vita? Si puo' spiegare come amarli ma... 

L'incipit?

"Non è cattivo. Ma aspetta e spera che lui cambi... Devi cambiare tu il modo di amarlo."Poi, come se non bastasse : ma se lo amate con pazienza e  spirito di sacrificio,  ve lo terrete  al 99 per cento per sempre:

Basta questo ad infastidirmi. Non mi sento a mio agio con i verbi servili che implicano un obbligo di qualche tipo. 

Il modello di donna proposto è davvero avvilente: una donna che si accontenta di un uomo "difficile" e "continua ad amarlo", senza "provare a cambiarlo". Una donna che deve sopportare. 

Perché sacrificare il nostro benessere per amare un uomo complicato?

Senza contare che spesso gli uomini difficili lo sono soltanto con noi. La storia dell'uomo che ci tiene sulla corda per un anno senza volersi impegnare e dopo due mesi si sposa con un'altra è tristemente famosa, purtroppo. E che dire dell'uomo che non mostra mai i propri sentimenti e poi grida ai quattro venti quanto è innamorato della sua nuova donna?

Le giustificazioni ci sono sempre, soprattutto quelle create dal nostro cuore innamorato. "Ha avuto una vita difficile, è normale che non mi dica che mi ama"; tutti abbiamo avuto una vita difficile, nel nostro piccolo. E le disgrazie dell'infanzia non sono una scusa per comportarsi male con gli altri. "Il lavoro lo stressa, è normale che sia sempre arrabbiato"; che sia arrabbiato con noi o con il mondo, vogliamo davvero questa persona negativa al nostro fianco? Una persona che spende tempo ed energie ad arrabbiarsi quando invece potrebbe provare a risolvere i problemi? 


Cosa Fare con un uomo difficile


Sarebbe utile  che, quando ci capitano gli uomini complicati, sia meglio capire che ci fanno più male che bene, accettare che non sono fatti per noi, che non ci tengono abbastanza.  Se la nostra relazione ha più bassi che alti a causa di un uomo complicato forse è il momento di fermarsi a riflettere: una volta arrivata la consapevolezza è meglio lasciarseli alle spalle e guardare avanti pensando a noi stesse. Perchè è Semplice: 

non dovremmo "imparare" e "continuare" ad amare un uomo difficile.

Non dovremmo scoprire come sopravvivere ad una relazione con un uomo difficile.

Non dovremmo accontentarci di un uomo difficile.

Dovremmo eliminare dalla nostra vita tutti gli uomini difficili che ci fanno stare male.

Dovremmo abbandonare le brutte abitudini in amore.

Dovremmo pensare al nostro benessere, amarci di più, puntare sempre al meglio.


E alla fine il nostro uomo facile arriva sempre.

I Consigli funzionano Se...


...sei sposata con lui da 10 anni e non sai più dove sbattere la testa. Puoi usare questi consigli per rendere il tuo matrimonio più vivibile, e rimandare l'idea del divorzio. 

...lo ami e vuoi provare a salvare la relazione prima di un inevitabile disastro.

...ha molti pregi e il suo lato difficile non è poi così difficile.

...il tuo uomo difficile ti ama veramente ed è disposto a crescere e migliorarsi per stare con te serenamente. (Ma se un uomo ti ama veramente ed è disposto a cambiare probabilmente non è un uomo difficile).


 Annamaria...a dopo

1 commento:

  1. Cara Annamaria,
    Le dichiarazioni della giornalista statunitense vanno interpretate nel seguente modo:
    - lei non asserisce che la donna deve restare per forza con il suo Lui, il cattivo da amare non se lo deve sorbire;
    Mi sembra logico. Immaginiamo le seguenti ipotesi o casi:
    1- prima coppia: LUI ama lei e LEI ama LUI: difetti zero: COPPIA IDEALE;
    2- Seconda coppia: LUI, con difetti, ama LEI, sempre senza difetti; COPPIA VALISISSIMA;
    3- Terza coppia: LUI, difficile sì ma non troppo, ama LEI: LEI lo ama: ma deve fare il possibile per tenerselo e continuare ad amarlo.
    4- Quarta coppia: LUI, difficile con gravi e imperdonabili difetti, un vero e proprio malaggiustato: qui sta il punto infernale e pericoloso per la coppia e per LEI. L'armonia non regge, potrebbero incombere violenze e allora...è il caso di rinunciare al LUI molto "difettato".
    Ecco il mio avviso: cara Annamaria c'è una misura in tutto anche all'uomo DIFFICILE, ma deve essere notevolmente difficile...e la donna esente da colpe e difetti. Qualora la malaggiustata fosse la donna, sarebbe lei la donna difficile, non ti pare? In tale eventualità dovremmo cambiare il titolo al pezzo...che sarebbe "Come continuare ad amare e tenersi una DONNA DIFFICILE.
    E' sempre apprezzabile il confronto dei propri pensieri e dei propri convincimenti.
    ENZO

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