mercoledì 25 novembre 2009

25-11-2009 GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE


Oggi, 25 novembre, ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma già individuata dal movimento delle donne a partire dal 1981 che scelse di ricordare le tre sorelle Miraball, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, che nel 1960 furono torturate, stuprate e uccise dai servizi segreti militari di Santo Domingo, durante la dittatura di Rafael Leónidas Trujillo.
Una giornata, voluta per sensibilizzare cittadini e governi, che diventa l'occasione per fare il bilancio dei soprusi e delle vessazioni subite dalle donne nel mondo, ma anche per infrangere luoghi comuni: primo fra tutti quello secondo il quale la violenza nei confronti del genere femminile riguarderebbe principalmente donne straniere, le cui tragiche storie finiscono spesso nelle prime pagine di giornali e televisioni. 

In Italia sono 7 milioni le donne tra i 16 e 70 anni che hanno subito una violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita. Violenza che è la prima causa di morte per le donne e che nel 90% dei casi viene perpetrata all'interno delle mura domestiche, per mano di mariti, partner e familiari.




Sabato 28 novembre  a Roma ci sarà una manifestazione nazionale con numerose iniziative 

Intanto ecco una bella poesia della nostra amica Vera.










 Tu eri serena

E' una sera come tante...
una giornata pesante ...ma fra pochi minuti casa !!!..
i pensieri affollano la testa per le mille cose ancora da fare...
la cena ...i compiti dei bambini..lavare i panni ...
telefonare alla mamma...fare lo shampoo..
Le gambe corrono veloci...oh...il pane ...manca il pane .
Il cielo è troppo stellato merita uno sguardo...e che profumo di gelsomini portato dal vento...

All'improvviso due luci enormi abbaglianti....non sono stelle!!
Uno stridio ...una frenata...dei passi...
Non fai nemmeno in tempo a realizzare...
forti mani come tagliole ti afferrano...pane e mele ...rotolano ...
la paura ti assale...ti dimeni...trovi la forza di urlare....
poi...solo terrore e vuoto.

 

Sei una gazzella da sbranare...
una rosa da sciupare...
aliti puzzolenti ..sguardi sprezzanti ...bocche sardoniche ...mani ladre...
corpi ostili...schiaffi di parole ..sono su di te...
minuti che sembrano un'eternità....poi solo tu ...rannicchiata ..il viso tra le mani .
Ovunque strappi..ferite ...graffi e lividi...sangue e polvere...fanno male.


 

Ma tu senti un dolore più grande ...dentro al petto ..un dolore che non si può spiegare.
Ingoi lacrime e sangue...disperazione e rabbia ...vergogna e paura.
Come un diamante frantumato ti hanno squarciato l'anima ...
sporcato i sogni...insanguinato la speranza ...polverizzato la gioia....
incatenato la libertà....rubatol'intimità...umiliato la dignità.

Hanno cambiato per sempre il sapore della tua vita ...
hanno fermato il tempo su un  incubo ...
hanno fermato la musica su una nota nera...
d'ora in poi ....sarà solo salita.
Occhi curiosi e attoniti...bocche serrate ...dietro le persiane .


VERA




ANNAMARIA...a dopo 

3 commenti:

  1. Sì, Vera, hanno fermato la vita di una donna, per sempre. Una poesia impressionante per ritmo, sensazioni, azioni.

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  2. cavoli vera mi hai fatto rabbrividire,ogni frase che leggevo era un pugno nello stomaco,eppure sono cose vere,cose che ti portano rabbia dentro,io ora o rabbia dentro pensando a quelle donne chiuse in casa e chiuse nel loro dolore solitario, donne che vorrebbero gridare,donne che vorrebbero dire: lui nn violenta il mio corpo ma la mia mente,anche loro in qualche modo vengono soppresse nel tacere.

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  3. Hai perfettamente ragione caro anonimo/a, violenza non è solo quella fisica, lo sono altrettanto la prevaricazione,la prepotenza, l'autoritarismo,certe affermazioni verbali e se me lo concedi forse lo sono ancora di più perchè subdole e invisibili dagli altri.
    C'è un solo rimedio x combatterle: portarle alla luce del sole!
    Nulla è più complice e dannoso del silenzio perchè fa sì che tutto resti invariato; rompiamo il muro del silenzio, il silenzio della vittima, il silenzio del carnefice, il silenzio della società, il silenzio della storia.
    Diamo voce al silenzio perchè certe voci, certe grida, certe disperazione non si perdano...se tutti facessimo nostre le sofferenze altrui sicuramente
    vivremmo in un mondo più accettabile. Non è utopia,
    io penso che la sofferenza di un altro essere è la nostra sofferenza e la nostra schiavitù come allo stesso modo la libertà e la gioia di esistere di altri esseri sono la nostra.
    Vera

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