venerdì 27 novembre 2009

UNA GIORNATA - scritto da LORENZO-






(dedicata a Fabiana)





Una giornata, la mia giornata,
una di quelle “leggere" come talvolta
accade. Sveglia presto. Ma non sento
il gallo. A Roma non c’è. Ci sono però
gli uccelli, da accudire. E i gatti, e le
tartarughe, in semiletargo da controllare.
Una, l’altro giorno, s’era arrampicata
nella copertura di stoffa della tana e non
era riuscita a tornare indietro: dormiva
prigioniera. Meno male che il babbo vigila.
Compio i servizi personali. I capelli ormai
radi m’hanno risparmiato il barbiere.
Faccio da me con un aggeggio cinese.
Mi piace e mi pelo se ne ho bisogno.
Ah, nelle prime ore la visita a Eldy.
E’ meglio far presto in caso di impegni.
Ai giornali una rapida scorsa, destra,
centro, sinistra, meglio coprire l’intero
arco. Poi, se mi va, approfondisco
qualcosa. E poi il pranzo. E poi, poi….
I miei tempi non sono mai morti.
E’ una giornata uggiosa la mia?
Come cantava una vecchia canzone
di Lucio? No, certo. Per me, in casa
o all’esterno, cose da fare: animali,
quartiere, cultura, politica, bambini
lontani. Non mi nascondo, ci sono.
Per me e per tutti. E dò il contributo.
Mi amo? Certo, ma amo gli altri
di più, in particolare quelli che hanno
fiducia, esaltando le mie possibilità.
Integrandole più e meglio di un doping.
La natura, di tutti i mondi, mi attira
E la amo. No, non è proprio uggiosa
la mia giornata. Sono felice allora?
Sì, lo confesso, o almeno mi sento.

(LORENZO )








9 commenti:

  1. Ti rigrazio Annamaria. E dico forza a Fabiana , che mi è sembrata giù di corda ultimamente.

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  2. Si lo confesso lorenzo, e un periodo negativo per me, ti ringrazio del pensiero lo gradito con il cuore fiduciosa che questo momento passi in fretta,grazie, grazie, grazie.Fabiana

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  3. Giornata uggiosa?Io la definirei ansiogena....So che ti sei preso tanti impegni che vuoi onorare, ma ti auguro tanto che tu possa anche oziare, fa tanto bene...L'ozio, il tempo senza orologio, il prendersi i propri tempi, piuttosto che la frenesia, ci fa sentire piu' in equilibrio con noi stessi, ci mette in uno stato di grazia che ci predispone alla gioia...Questo non significa che tu sia squilibrato, ti conosco abbastanza per sapere che non lo sei...Pero' butta la sveglia, lore', e rallenta, ti fara' bene... Uno smakkk affettuoso da lieve

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  4. Fabiana, nn riesco a dire altro che un umile "mi dispiace"; nn ti conosco e nn so cosa ti succede,spero che tu possa essere felice quanto prima.Una carezza,se posso... lieve

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  5. Ti ringrazio Lieve, si, ci conosciamo queste parole mi confortano tanto e mi fanno stare meglio,tvb, baci baci a Martin il metallaro... Fabiana

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  6. caro Lorenzo, prima di risponderti, ho ingoiato aria per sospirar Hai raccontato sprazzi di vita quitidiana. Ciò dimostra che vivi attaccato alla vita esprimendoti verso persone e cose in modo attivo, e forse con ansia.Ho notato che non ti sei espresso con il soggetto AMORE. E' il tuo modo di vivere la tua vita: tu vivi con "LE COSE". Vivi intensamente come isolato. Non so se hai una donna, una compagna di vita, una compagna d'amore. Apprezzo e condivido il tuo modo di vivere la vita con coraggio; lo apprezzo ma con riserva dato che non posseggo elementi sufficienti per una conoscenza veritiera. Ti auguro ogni bene; ti auguro di trovare la forza per affrontare la vita con coraggio,perchè non tutti sono coraggiosi di attingere alla "forza vitale" che è in ognuno di noi. Hanno una "zona erronea" nell'animo che non viene visitata da loro. Eppure esiste.Sono convinto che vivere è amare e che e' vero anche il contrario: amare per vivere. Auguri e mi raccomando, scrivi ancora.
    ENZO

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  7. Ti ringrazio Enzo, davvero. Sei stato paziente, sottile, intelligente. Certo, quello che ho consegnato alla poesia è uno sprazzo di vita. Ma non tutto, naturalmente. Volevo parlare delle "cose", appunto, e non dei sentimenti. Ci sono anche quelli grazie a Dio. Ma la mia vita è davvero frenetica. E non potrei farne a meno. Ti abbraccio con affetto, Enzo.

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  8. Fabiana, avevo indovinato dai tuoi scritti che avevi un momento, spero breve, di malinconia. Forza, ritorna ottimista! Un caro abbraccio.

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  9. A, te, Lieve che dire? Non è la prima volta che mi consigli di "darmi una calmata", come dicono a Roma. Ma io ti ho mai ubbidito?

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