Un velo di sconforto
annebbiava le mie idee
per il tuo casuale distratto
o comprensibile silenzio.
Pensavo: tornerà fra un mese
più o meno, più stanca di prima.
No! Avrà mollato luogo, lavoro
e persone, me compreso per diritto
di vivere aria diversa.
Chissà quando, se. la vedrò?
Mi chiamerà in occasione idonea?
Forse avrà cambiato anche numero
sono sommamente convinto. È finita!
Come il fuoco sono i sentimenti:
ardore e cenere. Acre delusione.
Poi, ravvedutomi dicevo a me stesso:
ma, se ha agito per il suo bene
non importa sapere dove lei si trovi
e che nessuno sapesse, meglio ancora.
E invece ieri, ecco, inaspettato ieri
sei apparsa come un miraggio
tanto da vibrarmi le palpebre,
sorpreso; non credevo ai miei occhi.
Ma, avvicinandoti decisa verso me
vedevo certo e chiaro. Eri Tu!
Un saluto. Poche parole confuse
soffocate da una turbinosa emozione;
era un delizioso ciclone di gioia.
PINO
Molto bella Pino...C.
RispondiEliminaBellissimo, Pino, il tuo "ciclone di gioia". Viene dal cuore.
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