venerdì 27 novembre 2009

L'OMBRA DELL'ISLAM - Scritto da Giovanni-

Giovanni è un nuovo amico del blog . Non possiede il computer per l' onoranda età, ma un eloquio davvero affascinante. Vive a Grosseto, ex avvocato ora in pensione  Ha pubblicato negli anni passati su varie riviste e giornali di varie regioni.
La sua età non ve la so dire,un giorno gli fu chiesta durante una conversazione e lui rispose : "Te lo dico la prossima volta perché ora mi vergogno".
Era una battuta, ovvio, perché quando sta benino è di buon umore ed è un piacere ascoltarlo.
Ecco una sua poesia scritta all'inizio del 2000 che a modesto parere  mio e di Pino sembra quasi una specie di previsione attuale.

Non è una poesia d’amore, ma  giusto per dare uno stacco e dare il risalto anche alla riflessione.




L'OMBRA  DELL'ISLAM

Che ti dirò figlio mio?
Che cosa ti insegnerò
nella lunga notte di veglia,
accanto al camino pieno di fuoco
acceso, come un tempo lontano?
Ho combattuto su questi monti.
Senza pane, senza coperte,
contento di un tiepido fuoco
della fatica,
cullato da infinite speranze
gettate incomposte
come il soffio del vento
dentro il camino.
E notte contro notte,



pensiero contro pensiero,
figlio mio, questa era la lotta
e la speranza di vivere ancora
liberi, liberi.
Ma ora sono triste
perché il vento soffia ancora
tumultuoso nell’anse dello spazio.
E si odono ancora segnali di morte
per uccidere la libertà
dentro ogni cuore.
E sono triste
perché vedo sorgere l’ ombra dell’ Islam
che non conosce fiori
e il profumo di primavera




 (GIOVANNI)








2 commenti:

  1. Giovanni, è una poesia semplicemente meravigliosa.

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  2. Giovanni! bellissima,incisiva, struggente... spero che ci onorerai di altre tue poesie.... Lieve

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