sabato 2 aprile 2011
Come scoprire le bugie INDIZIO 14 di ENZO-
Ostruzioni, barriere, e ostacoli
Gentili lettori, eccoci all’indizio 14.
Osservate se chi sta di fronte a voi adopera oggetti – una penna, un bicchiere, un pezzettino di pane, un coperchietto…insomma qualsiasi cosa – per formare una barriera tra sé e voi.
Così come voi cercherete di farvi schermo di fronte a un attacco fisico, allo stesso modo questa persona si “protegge” da un attacco verbale. Il grado di tranquilittà di un individuo riguardo a un particolare argomento, si può misurare da quanto costui sia disposto a discuterne. Mettere una barriera fisica tra sé e voi, equivale a dire: “NON NE VOGLIO PARLARE”, indicando così desiderio d’ingannare o un’intenzione nascosta. Dato che non gli è possibile alzarsi e andarsene, la sua insoddisfazione si manifesta con l’opporre una barriera fisica tra sé e la fonte di disagio.
Sentite questa!
Un mio collega mi raccontava di un aneddoto interessante riguardo al suo ex direttore. Ogni volta che questo mio collega si trovava nel suo ufficio (del direttore) per esporre alcuni problemi riguardanti ad esempio il personale, la produzione o comunque qualcosa che potesse metterlo a disagio, il direttore gli metteva davanti, sulla scrivania, la sua tazza di caffè come se volesse stabilire un confine tra Sé e il mio collega.
Successivamente, in modo del tutto casuale e “inconscio”, disponeva in fila tutti gli accessori della scrivania stessa a mò di barriera tra sé e il mio collega.
Ergo (dunque), cari lettori, fate attenzione agli oggetti che una persona vi mette davanti mentre vi parla!
Robert Louis Stevenson ha scritto:
“Le bugie più crudeli vengono spesso dette in silenzio.”
Enzo
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Grande Enzo, avevo una mezza idea che così fosse. Grazie.
RispondiEliminaENZO IO O MESSO 1 MURO DI CEMENTO VA BENE LO STESSO? CIAO MIMMA
RispondiEliminaL'ultima frase è quella che sintetizza tutto l'articolo: è molto più semplice non esporsi, non esprimersi, tacere la verità... ed essere convinti così di non essere stati bugiardi! Maria.sa
RispondiElimina1- I muri di cemento non valgono: quello che conta è l'interiorità. NON HA NULLA A CHE VEDERE CON L'INIZIO n.1$ RELATIVO AL LINGUAGGIO DEL CORPO.
RispondiElimina2- L'INDIZIO 14 E' SOLO UNA LEZIONE DELLE TANTE CONCERNENTE IL LINGUAGGIO DEL CORPO: NESSUNA ALLUSIONE, NESSUNA RISERVA MENTALE, NESSUN RIFERIMENTO A EVENTI PASSATI O PRESENTI.
Oh, MADONNA SANTA...NESSUNA SINTETIZZAZIONE, PER FAVORE.
E' LETTERATURA PSICOLOGICA: sta al lettore tenerne conto nella vita quotidiana. Punto
ENZO
Mi pare che le hai tu le riserve mentali, nel senso di dare un significato personale al semplice commento dell'aforisma di Stevenson Vada per il linguaggio del corpo e tutti i suoi messaggi liberamente interpretati... sai bene che non condivido pienamente questo settore. Ma ciò nulla osta alle considerazioni che comunque non rientrano nell'ambito personale. Maria.sa
RispondiEliminaNaturalmente... " senza nulla a pretendere...! " (^_^) Maria.sa
RispondiEliminaO CAPITO NN FACCIO + COMMENTI, MI NASCONDO DIETRO QUEL MURO DI CEMENTO E BUONANOTTE AL SECCHIO.PUNTO E BASTA. MIMMA
RispondiEliminaUn'avvocatessa ignorerebbe qualsiasi oggetto come barriera allora ti converrebbe evitre l'argomento e invitarla a cena ahahah
RispondiEliminaAnnamaria2
Con dopocena, naturalmente!!!
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