venerdì 1 aprile 2011

HO VISTO UN FILM "VALLANZASCA - GLI ANGELI DEL MALE" - di MARIA

      Vallanzasca- Gli angeli del male

REGIA:   Michele Placido                                                                                                                                  SCENEGGIATURA:   Michele Placido,   Kim Rossi Stuart,   Antonio Leotti,   Toni Trupia, Andrea Leanza,                                                                                           Antonella D’Agostino
ATTORI:   Kim Rossi Stuart,   Valeria Solarino,   Filippo Timi,   Gaetano Bruno,   Francesco Scianna,   Paz           Vega,   Moritz Bleibtreu,   Federica Vincenti,   Lino Guanciale,   Nicola Acunzo,   Stefano Chiodaroli,   Giorgio Careccia,   Monica Barladeanu,   Gerardo Amato,Paolo Mazzarelli,   Lorenzo Gleijeses,   Marica Gungui,   Adriana De Guilmi
PRODUZIONE:   Cosmo Production, 21 Century Fox Italy, Fox International Productions, Babe Films
DISTRIBUZIONE:   20th Century Fox
PAESE:   Italia 2011
GENERE:   Drammatico  VM14
DURATA:   125 Min

  
                                                                                                                                                    SOGGETTO:   Liberamente tratto da “Il fiore del male” di Carlo Bonini e Renato Vallanzasca edito da Marco Tropea Editore e “Lettera a Renato” di Renato Vallanzasca e Antonella D'Agostino edito da Cosmopoli.

Il film prende le mosse dall’infanzia del ‘bel Renè’ per raccontare la  sua esperienza con le gang giovanili, i piccoli furti, la prima rapina in banca, l’ascesa nella mala milanese, i primi omicidi e la nascita del mito del bandito fino agli anni del carcere, dove viene rinchiuso all’età di 28 anni e da dove ha inizio la sua vera e propria discesa all’inferno .                                                                                                                        
Piace… non piace…                                                                                                                                                                                                                                                      Alla Mostra di Venezia ha suscitato polemiche per un frainteso interesse che dimostrava in favore di un personaggio con una lunga scia di sangue alle spalle. Michele Placido ha invece scelto di non dare giudizi, ponendo l’attenzione sulla figura centrale. Ha messo in evidenza la determinazione e talvolta la ferocia, usando ritmi affannati, immagini dure e violente, atmosfere quasi sempre stravolte ed esasperate, quasi senza pause. Si tratta di un film di genere, come quelli sui gangster americani, tipo Scarface, Dillinger o Quei bravi ragazzi e non solo; lo stesso Vallanzasca non si è ritrovato appieno nella interpretazione di Kim Rossi Stuart, che è ambivalente, cioè conferisce statura ad un personaggio negativo pur evidenziandone le malefatte. La pellicola esalta i lati avventurosi del protagonista: le sue donne, i complici a cui è profondamente legato, il traditore e tossico che eliminerà personalmente, la faticosa alleanza con il boss Turatello. Il contesto storico è appena sfiorato, il regista sta “addosso” al personaggio, che agisce consapevole del proprio fascino, ma incapace di trovare un equilibrio tra le sue pulsioni. Il timore è che alla fine “il boss della Comasina” divenga “un simpatico nemico pubblico”: nulla di più lontano  dalle intenzioni del regista.

Buona visione . . .   a tutti da  

                                              Maria

  A domani con i film in uscita da venerdì 1 aprile 2011

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