Ora che lei non mi sorride più
Sei apparsa
Hai raccolto con cura le mie pene
E le lame che mi avevano trafitto.
Il Destino ignobile e folle
Aveva sentenziato la sua scomparsa
E Lei sapeva di riscaldarsi con l’ultimo raggio di Sole
Sapeva che la radiosità dell’Estate le tendeva l’ultimo abbraccio
Per la danza rituale l’Autunno rilasciò le prime foglie
la sua anima si librò alla Fine, rassegnata.
Alla deriva con l’anima vuota,
incontrai Te,
le mie pene a poco a poco si dissolsero.
E come un vecchio contadino cominciai
A spargere semi di sogni
Ne avevo accuratamente seminato uno
Ma ho raccolto un incubo.
E dunque! Donare o affliggere: che perfida incombenza
Di un Destino che sceglie uomini dal cesto come mele
Senza mai guardare
E un giorno
la Primavera colorì le tue pupille di un castano scuro.
Le guance uniche, le labbra mature, la pelle ambrata dal sole
Sedussero me e lo spirito.
” Ti amo!” sussurrasti col viso in fiamme
Replicai commosso:”Anch’io sono di nuovo felice di amare!”
E dentro di me qualcuno bisbigliò:
“Non ti sembra un furfante il Destino?
Distruggere un amore e crearne un altro!?”
ENZO
No, Enzo, non è il destino, siamo noi. Che viviamo una vita fatta di sentimenti, passioni, dolori, rancori, ecc. Alla fine cambiamo e non ce ne accorgiamo. E magari rovesciamo su altri nostre responsabilità. D'altra parte non si può vivere senza equilibri. E senza amore. Ma spesso lasciamo rovine dietro di noi mentre proseguiamo la nostra dannata corsa.
RispondiEliminaEnzo se hai seminato e curato bene quel seme nn credo che nascerà 1 incubo, forse nn è ancora tempo x la raccolta, continua a curarlo e ti nascerà 1 bel fiore. fABIANA
RispondiEliminaAVEVI SEMINATO BENE IL SEME DEL TUO SOGNO DOPO, E TE LO SEI LASCIATO ANDARE DOPO TANTI ANNI D'AMORE PER ANDARE IN CERCA DI ALTRI AMORI SCONOSCIUTI....MA DIMMI COSA PENSI DI TROVARE ANCORA?... NON DIMENTICARE MAI PER CHI HAI SCRITTO QUESTA POESIA... C.
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