venerdì 6 novembre 2009

Gli sms e gli incontri d’amore Così si distrugge poesia e morale


Si può passare da un partner all’altro nella stessa serata se arriva un messaggino
Gli sms e gli incontri d’amore
Così si distrugge poesia e morale
Contatti multipli e più disincantati





Dall’aprile del 2007 il New York Magazine pubblica online pagine di diario delle espe­rienze sessuali della gente, che narra anonimamente le pro­prie conquiste e prodezze not­turne. Alcuni di questi racconti sono insoliti e tristi. Una banca­ria che è stata licenziata passa le serate a ubriacarsi per poi svegliarsi al mattino nel letto di uomini sconosciuti. Un ope­ratore finanziario afro-america­no nei week-end gira per il pae­se per incontrare coppie in cer­ca di sesso interrazziale.

L’aspetto più interessante di questi diari è però la parte che il cellulare ha avuto nel corteg­giamento. Nelle sere in cui escono, gli estensori dei diari spesso inviano sms a diversi possibili partner, cercando di combinare l’incontro migliore. Come nota il giornalista We­sley Yang, che indaga acuta­mente il fenomeno sul New York Magazine , chi scrive i dia­ri «usa il cellulare per disaggre­gare, catalogare e rimpacchetta­re i suoi bisogni emotivi e fisi­ci, assegnando un partner di­verso a ognuno di essi e speran­do in un’esperienza soddisfa­cente» . A queste persone capita spes­so di accingersi a passare la se­rata con un partner e di cambia­re poi idea perché gli arriva un sms con una proposta più pro­mettente. Per scongiurare il pe­ricolo di non essere scelti da nessuno, scrive Yang, «tutti so­no nell’elenco di riserva di qual­cuno, e tutti hanno un elenco di riserva, che tengono aperto con sms interlocutori».

L’atmosfera è fluida, come in un’asta su eBay. Questo com­porta l’adozione di strategie di marketing. Non bisogna appari­re troppo ansiosi di conclude­re. Vanno trovati soprannomi diversi per i vari partner. «Deci­do di passare la giornata con Quella Che Piange», scrive un assistente legale di 26 anni del­­l’East Village. Nel condurre le transazioni non bisogna avere troppi scrupoli. «Ho per le ma­ni un super-appiccicoso», scri­ve una produttrice televisiva. «Mi ha chiesto di uscire di nuo­vo domenica prossima. Non ri­spondo» .

La gente che manda il diario delle sue vicende erotiche a una rivista non rappresenta cer­to l’americano medio, ma l’im­piego della tecnologia negli ap­procci sessuali è ormai consue­tudine per un gran numero di giovani americani, e riflette una tappa interessante dell’evo­luzione sociale del paese.

Una volta — ai tempi di «Happy Days» — il corteggia­mento era governato da una se­rie di regole e cautele. Gli in­contri tra i potenziali partner avvenivano di solito nel conte­sto delle grandi istituzioni so­ciali: il quartiere, la scuola, il luogo di lavoro, la famiglia. C’erano dei riti sociali accettati — darsi appuntamento, uscire insieme, rimandare il sesso — il cui scopo era guidare i giova­ni lungo il percorso che andava dalla fase dell’interesse mo­mentaneo a quella dell’impe­gno duraturo. Negli ultimi decenni questi riti sociali, incompatibili con l’epoca post-femminista, sono divenuti obsoleti e si è andanti alla ricerca di regole di corteg­giamento più aperte.

Ci si aspetterebbe che in questa ma­teria una società dinamica sia in grado di aggiornarsi, ma la tecnologia ha reso la cosa mol­to difficile. Le norme di com­portamento implicano ostacoli e restrizioni, che vengono però dissolti dagli strumenti tecno­logici, in particolare da cellula­ri e sms. Ora i corteggiatori si mettono in contatto in un am­bito istantaneo e fluido, separa­to dalle grandi istituzioni socia­li e dagli impegni che esse ri­chiedono. Le persone si trovano così a dover fare i conti solo con se stesse. Diventano liberi battito­ri in un’arena competitiva se­gnata da relazioni ambigue. La vita sociale somiglia sempre più all’economia, dove si è im­mersi in una miriade di occa­sioni, domande e offerte, in un universo di partner potenziali.

La possibilità di raggiungere rapidamente molte persone sembra incoraggiare la segmen­tazione: si cerca di allacciare contemporaneamente relazio­ni di diverso tipo di con perso­ne diverse. Sembra poi incorag­giare un atteggiamento di prov­visorietà. Se si hanno sempre molte opzioni a disposizione di­venta naturale adottare la men­talità di chi confronta i prezzi della merce.

Sembra anche incentivare un’atmosfera di generale disin­canto. Lungo i secoli i sistemi basati su principi morali, dalla cavalleria medievale agli inni all’amore di Bruce Springsteen, funzionavano tutti più o meno allo stesso modo. Legavano gli interessi egoistici contingenti a significati trascendenti, spiri­tuali. L’amore diventa così una nobile causa, un atto di sacrifi­cio e di impegno disinteressa­to.

Gli sms e la mentalità utilita­ria tendono a distruggere la po­esia e l’immaginazione. Per reg­gere ai brutali contraccolpi del mercato occorre dotarsi di iro­nico distacco. Nel mondo odier­no la scelta di un’automobile è un atto più sacro della scelta di un partner. Questo non signifi­ca che i giovani di oggi siano peggiori o più superficiali di quelli del passato. Significa che sono meno aiutati. Una volta la gente viveva all’interno di un’esistenza strutturata, che si occupava di foggiare le emozio­ni, guidare le pulsioni dal prov­visorio al permanente e collega­re le esigenze quotidiane a cose più elevate. La saggezza accu­mulata dalla comunità portava le coppie a trovare un impegno duraturo. Oggi ci sono meno norme che vadano in questa di­rezione. La tecnologia attuale sembra minare l’instaurarsi del senso di reciproca e stabile affi­dabilità su cui si costruisce la fi­ducia.

(fonte Corriere della sera )

1 commento:

  1. Non mi piace commentare questo tipo di articoli, anche se li ritengo interessanti perché ci fanno conoscere una realtà. Infatti, mi verrebbe la tentazione di controbattere, giudicare, richiamare vecchi tempi, ecc. Certo, se la realtà è quella che ci viene mostrata non c'è da invidiare nessuno. Né noi, espressione del passato, né i più giovani, espressione del presente.

    RispondiElimina