Un mare in fiamme
Ombre di abeti nella luna
Adagiata come una grossa perla
accanto ad un comignolo scarno
Un mare in fiamme
Placide onde poi irruenti
S’aggrovigliano sulla riva
Protendo lo sguardo
Ad un palazzo di due piani
Accovacciato sul trespolo
della sua gabbietta
Un canarino si raccoglie…muto
E fa del silenzio la sua liturgia
Un mare sempre in fiamme
Un sole allo spasimo
Un abbraccio di fuoco:
Due amanti fondono i loro lamenti
per perdersi nella resa finale
Sulla riva anch’essa
avvolta dalle fiamme dell’estasi
D’improvviso, poco lontano su un dosso
Un orsacchiotto di pezza
Tiene la mano di una bimba
Che ammira del mare
L’immenso sublime
Non più in fiamme
Ora pacato giace con le onde
Ormai esauste
Io intanto amo rivedere ancora
Come si aggrovigliano le onde
Come si distende il mare
ENZO
Un mare finalmente disteso dopo i grovigli e le passioni dei versi precedentì. Questo è il mare che amo, Enzo.
RispondiEliminaChissà perchè, io amo il mare in tempesta, con i suoi lamenti che diventano fragore... Ma amo anche lo sciabordio delle ondine sulla battigia, quando ho voglia di lasciarmi accarezzare i pensieri,come da una tenera mano rasserenante. Maria.sa
RispondiEliminaE TI PAREVA, CHE NON FOSSE COSI`...CARA MARIA4.SA.
RispondiEliminaCARO ANONIMO...ho piacere che tu condivida ...non so però cosa e con chi... Maria.sa
RispondiEliminaQUESTA POESIA MI HA RICORDATO IL MIO MARE, QUEL MARE CHE NN SO X QUANTO TEMPO NN POTRò RIVEDERE, FORSE MAI +, PAZIENZA LO RIVEDRò NEI MIEI SOGNI, BRAVO ENZO SEI IL MIGLIORE.
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