Una spiritosa storiella che Lorenzo vuol farci conoscere...
Piccioncini toscani
Questa me l’ha raccontata un Professore fiorentino al quale ero molto affezionato.
Dunque, due piccioncini vivono insieme e si vogliono bene. Chiedono al Buon Dio una sola grazia: di morire insieme per rimanere insieme anche nell’al di là.
Purtroppo il Buon Dio non li esaudisce, sicché uno dei due all’improvviso muore. L’altro continua a vivere nella speranza di poter incontrare di nuovo il suo compagno nell’altra vita.
Appena muore, essendo buonissimo, come, peraltro, il suo compagno, va in Paradiso. A questo punto cerca il suo amico ma non lo trova per quanti sforzi faccia. Ricorre allora a San Pietro spiegandogli che non trova l’altro piccioncino malgrado fosse buono come lui stesso.
San Pietro gli dà un salvacondotto per il Purgatorio spiegandogli che potrebbe aver peccato all’ultimo momento (un peccato veniale, di certo).
Il piccioncino va in Purgatorio e non trova l’amico. Munito di un altro salvacondotto di San Pietro, va a cercarlo all’Inferno.
Lì lo trova e gli chiede come mai, lui tanto buono, è stato mandato laggiù. “Vedi, gli spiega il piccioncino amico, io sì ero buono come te, ma, come sai, mi piaceva motteggiare( significato:Abile nel parlare argutamente o nello schernire con battute spiritose e anche maliziose.) Sicché un giorno, mentre ti aspettavo guardando in cielo, ho visto volare un piccioncino bianco, lindo e pulito. Ah, boccaccia mia. Gli dico: Oh finocchino! E non era lo Spirito Santo?”.
piccione spagnolo in lettura...
Annamaria... a dopo
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