mercoledì 15 settembre 2010

Le notizie segnalate da CATERINA


 riflessione su -Miss Italia-

Sangue e cellulite: Miss Italia scimmiotta i metodi di «Amici»
               Francesca Testasecca - Miss Italia 2010


Canto funebre per Miss Italia. Sulla «città della bellezza» pende un sole pallido. Una sottile e ventosa coltre di tristezza è calata sul corso principale di Salsomaggiore, una confusa e decadente atmosfera che stride con la sublime vacuità propria di ogni festosa rincorsa verso la «più bella del reame». Messa all'angolo da veline e reality show, da escort e ministre, Miss Italia si è perduta nel gorgo di una crisi molle ma senza pietà. Una crisi che si misura su una manciata di parole e di immagini. «Sangue» e «cellulite», per esempio. «Mandibole normoruotate» e «Miss Trans». Ragazze in mutande con il tricolore in mano a «portare l'italianità nel mondo» e polemiche montate e rismontate che si smosciano come un soufflé venuto male. La crisi di Miss Italia si respira nell'aria, è nelle cose: sponsor in fuga (addio Cotonelle!), auditel sempre più esangue, si legge sui volti di genitori che si aggirano per il bel paesotto termale come anime in pena, si scorge nelle espressioni tirate degli uomini Rai.
La crisi si legge nella spossatezza con cui la «patronessa» dell'italico concorso di bellezza, Patrizia Mirigliani, diceva ieri, di fronte ad un manipolo di giornalisti spompati, cose terribili: «Per la Rai l'appeal c'è quando c'è il sangue». Si riferisce alle crudeli giurie che danno voti bassissimi per scimmiottare i cosiddetti talent show tipo Amici e umiliare le ragazzine nei loro bikini d'ordinanza dinnanzi a poco più di tre milioni di spettatori (ossia meno di Distretto di polizia, cosa mai successa nella storia del concorso). Ma non si ferma qui, la patròn. «La Rai ha bisogno di far vedere la faccia mortificata delle ragazze per fare ascolto», dice sorridente, forse non del tutto consapevole di ciò che sta favellando. E poi c'è la cellulite: si è discusso soavemente anche di quella, dopo che uno dei capi del primo canale ne aveva lamentato l'eccessiva quantità: «Le ragazze mangiano molte schifezze», si giustifica la signora Mirigliani, «noi diamo loro delle lozioni, ma non basta». Ah, ecco.
Strano uscirsene così in un mondo in cui, di norma, tutte le parti in commedia recitano disciplinatamente il proprio ruolo. Le ragazze, innanzitutto. Tutte «molto determinate e solari», cascasse il mondo. Come cinque anni fa tutte (o molte di loro) leggevano un libro di Papa Wojtyla, oggi tutte (o molte di loro) leggono Paolo Coehlo e, guarda caso, i libri di Paolo Coehlo campeggiano nelle vetrine di tutte le librerie di Salso, accanto al nobile volume di Emanuele Filiberto, qui nei panni del valletto di Milly Carlucci, dal titolo C'era una volta un principe (Mondadori).

Sono di due categorie, le miss: ci sono le ragazze di paese, quasi tutte figlie di casalinghe, operai, qualche commerciante e qualche meccanico. Le altre, che già ci sono nel giro dei casting, delle sfilate e similari, se sono fortunatissime le ritrovi a fare le troniste, o su qualche servizio di Chi. Prima ti guardavano esterrefatte, oggi se chiedi alle ragazze se vogliono un giorno fare politica, sulla scia delle Carfagne, delle Gelmine e delle Brambille, ti fanno un bel sorriso acqua e sapone e ti dicono: «Prima finisco gli studi, faccio la patente, poi vediamo...» (ipse dixit la «signorina 10-10-10», ossia Giulia Nicole Magro, la ragazza che ha preso il punteggio in assoluto più alto da parte della giuria). Chissà se lei ha la «mandibola normoruotata e ben delineata con un mascellare più largo e prominente» o la «distanza bi-pupillare in armonia con il disegno del sopracciglio», come sosteneva il gruppo di scienziati ed esperti che ha effettuato uno studio sulle sessanta reginette allo scopo di determinare «scientificamente» il canone di bellezza italiana nell'anno domini 2010.
 "Miss Italia", ragazze normali in cerca di collocamento


Il critico. Aldo Grasso, sul Corriere della Sera  ha posto la seguente domanda retorica: ma ha senso trasmettere questo programma per tre serate, visto che è una trasmissione di una noia senza fine?





Annamaria... a dopo

Nessun commento:

Posta un commento