domenica 8 novembre 2009

KABUL O MORTE !- Scritto da Cipriano e Enzo Toscano (Capitano in congedo E.I.)






Abbiamo ancora negli occhi le scene di morte provenienti dal maledetto Afghanistan; i nostri blindati Lince dei nostri parà ridotti a rottami fumanti, i tristemente famosi sacchi di plastica con i corpi dei nostri ragazzi:

quattro caporal maggiore, un sergente maggiore, un tenete. Morte e distruzione ovunque anche tra afghani, scene purtroppo quotidiane, prima solo prerogative del teatro operativo iracheno, adesso esportato dai terroristi fanatici anche in Afghanistan. Ci hanno colpito in maniera profonda anche perché questa volta è toccato in maniera più pesante del solito ai nostri ragazzi con il glorioso basco amaranto della Folgore; l’attentato rappresenta l’ultimo episodio di una drammatica escalation di violenze della rivolta talebana contro le forze straniere e afghane. I talebani avevano promesso di disturbare le elezioni presidenziali di agosto, i cui risultati tra l’altro poco puliti, non sono ancora ufficiali ed hanno lasciato il paese in uno stato di grave incertezza politica. In Italia, ma ormai in tutti i Paesi delle varie coalizioni a guida ONU o NATO che hanno soldati nei vari teatri mondiali per la cosiddetta guerra al terrorismo con in testa gli stessi USA , stanno pagando prezzi altissimi in vite umane, le opinioni pubbliche si interrogano ormai in maniera pressante su “Ritiro si Ritiro no”.

Su questo vitale e delicato interrogativo (facendomi aiutare da un mio carissimo collega di lavoro E. T. capitano in congedo E.I.) ho il mio personale parere …Che abbisognerebbe in verità di molto spazio per una esauriente e meticolosa argomentazione. Cercherò, per questione di spazio, di riassumere il mio pensiero e quello del mio collega E. T. rendendovi il più possibile partecipi ed invitandovi alla seria riflessione…

C’è un enorme problema di fondo che non si risolve nel semplice ritiro dei soldati, ma con un cambiamento totale e radicale, a trecentosessanta gradi, della concezione e quindi della guerra al terrorismo ( che c’è ed è pericolosissimo, soprattutto quello di matrice religiosa).

Noi tutti a partire naturalmente dagli alti vertici militari, ai politici, agli esperti , ai tantissimi addetti al problema , abbiamo sempre ragionato e continuiamo a ragionare sulla materia con una mentalità superata, ormai vecchia di centinaia di anni: nella guerra abbiamo assistito sempre alle stesse identiche evoluzioni fatte di eserciti più o meno regolari contrapposti tra loro, corpi d’armata, divisioni, brigate da una parte, reggimenti, divisioni brigate dall’altra, con flotte di bombardieri e colonne corazzate. Il nemico è sempre stato più o meno visibile, perlomeno identificabile anche sotto forma di divise e gradi . Gli uomini e gli eserciti contrapposti, combattendosi, anche odiandosi ferocemente avevano sempre in comune un profondo desiderio: farla finita il più presto e portare la pelle a casa. Questo modo secolare o millenario di condurre guerre e battaglie è per sempre finito: con l’avvento del fanatismo religioso come asse portante di una guerra santa di liberazione , della morte cercata come premio all’uccisione del nemico infedele, tutti gli equilibri ed i parametri sono saltati; il nemico non si vede più, non ha divise e gradi, può essere chiunque, anche una donna o un bambino, si cela ovunque e vive nella sua gente, non ha paura della morte anzi la cerca come premio finale, è feroce e determinato nella lotta, non combatte assolutamente in modo tradizionale ma ti colpisce improvvisamente alle spalle con attentati anche suicidi che seminano altresì morte distruzioni tra i loro fratelli; fa insomma tutto quello che il soldato occidentale o anche quello non indottrinato dalla religione non concepisce assolutamente . Esso è impreparato psicologicamente , disorientato anche se perfettamente addestrato , quindi perdente.



Noi contiamo spaventati le nostre perdite, loro contano solo ed esclusivamente gli avversari eliminati.

La loro vittoria è la nostra paura.

Chiaro come il sole che in questo modo non avremo nessuna speranza; cosa fare? …(A ferma opinione di E. T.) la sola ricetta possibile deve prevedere:

Ritiro del grosso delle truppe, di mezzi pesanti inutili in questo contesto, presenza molto discreta solo di reparti super specializzati a supporto di un ampia , capillare, invisibile presenza di “ intelligence” ed infiltrati per l’effettiva individuazione di capi terroristici da “rendere inoffensivi” (gli Israeliani sono stati grandi maestri in questo genere di cose e possono insegnare molto). Un “mordi e fuggi” molto determinato che non può dare più orientamento ai terroristi.

Uso costante di “Drone” (aerei spia senza pilota), da associare ai reparti speciali.

Dal punto di vista sociale, il più importante aiuto reale e massiccio alle popolazioni in assistenza e infrastrutture.

Il più grande “Bombardamento pacifico della storia” deve essere effettuato con ininterrotta invasione di molteplici trasmissioni radiotelevisive democratiche provenienti da emittenti in lingua locale ( le tv, le radio ed anche le parabole sono ovunque ); esse devono continuamente ed assillantemente spiegare alla popolazione che il loro futuro non è negli sgozzamenti, nelle lapidazioni delle donne, nel terrore, nelle autobombe che uccidono tantissimi loro fratelli anche bambini, nel vietare la musica, la cultura, lo sport, nell’obbligo al burqa ed alla barba lunga, il divieto al divertimento ed alla scuola alle donne.

Lotta alla corruzione dei politici locali.

Potenziamento, addestramento e piena responsabilità alle forze armate e di polizia locali.

L’occidentale dovrà essere visto come un amico di passaggio non come un flagello portatore di distruzione e morte.

E’una ricetta sicuramente difficile ma credo l’unica ; non costerà più di quello che stiamo spendendo , eviterà molto sangue e lutti e potrà contribuire ad un mondo futuro possibilmente migliore

( Cipriano e Enzo Toscano (Capitano in congedo E.I.)


3 commenti:

  1. Signorlasca, continui ancora con il solito sistema. La maggioranza non ha voluto, l'opposizione ha chiesto, quindi evviva l'opposizione e abbasso la maggioranza. Ma ti pare questo un modo di ragionare? Per porre il problema in modo corretto avresti dovuto parlare delle due posizioni, dei motivi per cui la maggioranza non ha accettato le proposte della minoranza e lasciare a tutti la possibilità di esprimersi. Hai perso ancora una volta l'occasione di porre il problema in termini corretti. Ora naturalmente ti aspetti che qualcuno ti risponda e se non ti risponde dirai che hai vinto tu. No, signorlasca, no. Questi non sono dibattiti fra di noi. Questo è un monologo di chi, avendo la verità in tasca, la butta in faccia agli avversari. Impara a ragionare signorlasca e non farti portavoce di nessuno. Non abbiamo bisogno di propagandisti, né io, ad esempio, sono tenuto a risponderti. Il governo ha fatto, non ha fatto, ecc. Ma chi è qui rappresentante del governo come tu ti sei autonominato portavoce dell'opposizione?

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  2. BENE CALCIO ORA LO HO LETTO TUTTO L'ARTICOLO HAI FATTO UN MACELLO BASTA SOLO AGGIUNGERE QUELLO CHE MANCAVA MA IERI HAI DIMOSTRATO CHE UOMO SEI ...VOLGARE E CATTIVO ANCHE SE L'ARTICOLO è BELLO SIA LA PRIMA PARTE CHE LA SECONDA PECCATO X TE... ANNAMARIA IL TUO BLOG è DAVVERO BELLO SCUSA X LO SFOGO MA QUANDO C'è Vò C'è Vò KISSSSSSSS ANNA A TE VOGLIO UN GRAN BENE

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  3. Don Lorenzo
    Che bel pulpito ti sei scelto per le tue prediche.Forse è la mancanza di pubblico che ti spinge sempre verso nuovi lidi.Bravo!Prima o poi vedrai che riuscirai a sfondare.Per ora sei ancora un po' scarso ma non perdere la fede hai tutta una vita per scegliere cosa farai da grande.
    antonio.li

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