martedì 26 novembre 2013

ALTRE CULTURE, ALTRI PARADISI


Ogni popolo riflette, nella sua cultura, il proprio Paradiso”

DUCKY              Enzo,  concludiamo la rassegna sul Paradiso?

ENZO                  Certo,  non bisogna lasciare le cose a metà.
  Però dobbiamo fare un discorso più ampio: dagli Aborigeni ai Buddisti.

DUCKY              Però, discorso sempre profondo eh?

ENZO                  …le disquisizioni io le faccio per bene.

DUCKY              Mai dubitato!

ENZO  Devi      Devi sapere, caro psicolabile, che fin dai tempi più remoti gli uomini hanno immaginato la possibilità di una vita piacevole dopo la morte.
Ogni popolo riflette nella propria idea di paradiso le caratteristiche della propria cultura: ecco quindi, che secondo gli Aborigeni australiani in Paradiso si trovano capanne comode e accoglienti e terreni ricchi di selvaggina da cacciatore,  mentre per i Romani i beati si dedicano alla palestra e alla musica.

DUCKY              …estetici e sensoriali questi Romani.

ENZO                  Nella mitologia greca il luogo dove dimorano le anime di coloro che sono stati amati dagli dei…

DUCKY              …cioè i saggi e gli eroi…

ENZO                  Vedo che un po’ di cultura non ti manca.

DUCKY              Grazie, troppo buono, la mia cultura non potrà mai arrivare alla tua.



ENZO                  …dicevo che il luogo  dove dimorano le anime “buone e amate” è i Campi Elisi, un immenso campo fiorito dove si può svolgere il passatempo preferito in vita…

DUCKY              …cioè le donne!

ENZO                  …non fare il cretino con le tue  stupide “uscite”; semmai  è il tuo passatempo preferito. Per tua cultura il mio passatempo preferito è la ricerca della  “donna” , quella delle donne è una tua prerogativa.  E ora chiudiamo  qui il discorso. Ok?

DUCKY              …sono tuo fratello! a me lo puoi dire….”ma l’hai trovata questa donna si o no!?

ENZO                  Scegli tra la padella e un calcio nel sedere…?

DUCKY              Dai, smettila tu,,, volevo solo stuzzicarti un po’.

ENZO                  Muto!  Nella mitologia germanica, invece, i combattenti morti gloriosamente in battaglia verranno serviti a tavola da fanciulle guerriere, le Valchirie, nel Walhalla,  un palazzo sorvegliato da lupi e aquile dove i guerrieri banchetteranno con carne di cinghiale in compagnia di Odino, il dio della guerra e della vittoria.  Per i Celti, invece, ci si ritrova su un’isola dell’Atlantico, Il Tir Na Nog, dove non si invecchia mai.

DUCKY              Questa è una cosa buona…oh finalmente un posticino senza né ospedali e né cliniche.

ENZO                  Che centrano ora gli ospedali e le cliniche…sentiamo!

DUCKY              E’ perché ho un mal di schiena che ogni tanto mi rompe l’anima dei mortacci suoi…ecco perché!

ENZO                  Su questo ti dò ragione perché quel mal di schiena  rompe i co… anche a me.  Proseguiamo. Nelle dottrine buddiste e induiste non esiste il concetto di  Paradiso, derivato dalle tre religioni monoteiste – cioè con un solo Dio - : Ebraismo, Cristianesimo e Islam;  i Buddisti e gli Induisti credono nella reincarnazione continua dell’anima che, in base alle azioni compiute nella vita terrena, si reincarna in un altro essere umano, in un animale o in un insetto.

DUCKY              Si reincarnano?! Oh marò,  solo a pensarci mi sento  strano.

ENZO                  Probabilmente  la tua anima si reincarnerebbe  in un asino o in un mulo, testardo come sei.

DUCKY              …e tu in uno scarafone…ma di quelli grossi… ecco….uno scarafone tutto scombinato, così gli altri scarafoni ti isolano e non ti danno retta.

ENZO                  Finiamola ok?  Anche se oggi associamo il concetto di paradiso alla religione e all’Aldilà, in origine esprimeva una realtà molto concreta; il termine pairidaeza, infatti, in persiano significa “giardino recintato” e indicava lo spazio chiuso riservato al sovrano e alla sua corte. I “paradisi” si diffusero nell’impero persiano ma anche in India e in Asia. In seguito il termine  “pairidaeza”,  traslato in greco come “paradeisos”, venne utilizzato dai traduttori greci per parlare del giardino dell’Eden biblico: l’uso concreto del termine si fuse con quello religioso che diventò preponderante.

DUCKY              Bravo, profondo e  dettagliato ma sempre “scombinato”.

ENZO                  Poi  c’è la visione ebraica.  Per gli Ebrei, però,  il Paradiso non è più un semplice giardino di piante e animali, ma  è il giardino di Dio, preparato da Dio per l’uomo all’inizio della Creazione. Il Paradiso ebraico, infatti, è il giardino dell’Eden, sulla cui localizzazione nessuno sa bene dove  sia: nell’odierno Irak? In Africa? In Libano? Secondo altre correnti dell’ebraismo, tuttavia, non si può sapere cosa succede dopo la morte e, pertanto, non c’è certezza che i giusti siano destinati al Paradiso. A differenza del cristianesimo, infatti, la religione ebraica è più concentrata sulla vita terrena e permette che vi siano diverse idee sull’Aldilà. Il concetto di Paradiso cristiano ha la sua origine in quello giudaico poiché si ricollega all’idea del giardino dell’Eden, come spiega il professor  Giuseppe Visonà, ordinario di Storia della teologia presso l’Università Cattolica di Milano.

DUCKY              Insomma, “stu paraviso” rassomiglia quasi sempre a un giardino!

ENZO                  Così sembra, comunque…ottima constatazione!  E ci risiamo con il “giardino”, Duc. Nel cristianesimo il giardino dell’Eden delle Genesi  diventa il paradiso ultraterreno destinato ai giusti: il Paradiso cristiano, quindi, si ispira al bellissimo Paradiso terrestre degli Ebrei, che a sua volta si rifaceva e si rifà ai veri e propri giardini persiani.

DUCKY              Che cultura, sei formidabile;  meriti un complimento:  in questo momento  mi sembri meno scombinato.

ENZO                  Tu invece mi sembri SEMPRE  un disturbato psichico…ah ah ah! Lasciami concludere.  Le analogie con l’Antico Testamento, però,  non finiscono qui: Cristo, infatti è definito da San Paolo, il nuovo Adamo, l’antico abitante del giardino dell’Eden cacciato da Dio per aver mangiato il frutto proibito.

DUCKY              …Adamo…lo stupidone!

ENZO                  E Gesù riapre le porte del Paradiso concedendo agli uomini di tornarci dopo la morte. Infatti, è lo stesso Gesù  a promettere il Paradiso, quando  lo garantisce a uno dei due malfattori  condannati alla crocifissione insieme a lui, il “buon ladrone”:  “In verità io ti dico: oggi sarai con me ne paradiso”.

DUCKY              Questo nell’Antico Testamento!

ENZO                  Esatto! Nel  Nuovo Testamento, conclude quindi il professor Visonà,  “il Paradiso riassume le speranze future, è il  punto d’arrivo della creazione e della storia, il luogo del compimento del destino dei  beati, la sede del godimento della beatitudine eterno presso Dio”.



Enzo

Fonte: Airone

1 commento:

  1. Enzo sei STUPENDO! Come sempre! Mary.(una delle tue tante ammiratrici).

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