lunedì 25 novembre 2013

VENEZUELA : NICOLAS MADURO ANTICIPA IL NATALE




Chissà se anche a Letta verrà in mente un'idea simile per tenerci buoni... 




Decretati due mesi di clima natalizio. In Venezuela parte l'operazione felicità per combattere l'inflazione galoppante e la criminalità: ¨Il Natale anticipato è la migliore ricetta contro la violenza¨ dichiara il presidente Maduro e pagherà le tredicesime prima del tempo. A tempo per le elezioni comunali di dicembre.


In Venezuela è già Natale. Così l’ha decretato il presidente Nicolás Maduro (che, per casualità, si chiama come Santa Claus) che dal primo novembre ha augurato la Navidad temprana (il Natale anticipato) a tutti i venezuelani.

Maduro insiste sull’allegria e la letizia del suo popolo dopo aver stabilito il mese scorso il vice-ministero della Felicità, il cui nome a dire il vero è un poco più complesso ed impegnativo: vice-ministero della Suprema Felicità Sociale del popolo. Un dipartimento che ha attirato le burle dell’opposizione, ma che si propone compiti ben seri, dall’aiuto alle persone ammalate al benessere dei bambini. D’altronde non è la felicità uno dei beni supremi a cui ambisce l’essere umano?

Il Venezuela, in effetti, ha bisogno di felicità. Il processo di transizione da Chávez a Maduro non è stato e non è facile, ma è nella vita quotidiana che i venezuelani hanno bisogno di pace. La crisi economica ha colpito duro, con un’inflazione galoppante e prezzi nei negozi che fanno presagire un futuro poco roseo. La capitale del paese, poi, Caracas è una delle più pericolose d’America e a poco sono servite sinora le misure, come quella di mandare l’esercito in strada, di fronte alla poca efficacia della polizia –spesso tacciata di collusione con la delinquenza- per arginare la criminalità.  

Più di cento omicidi per ogni 100.000 abitanti nell’area metropolitana –cifra che si abbassa a 45 nel resto del Paese-: l’insicurezza che colpisce nel profondo ha tolto ai venezuelani proprio quella felicità che hanno sempre ostentato. Il governo cerca di camuffare la questione, ma è indubbio che questo è uno dei nodi che non riesce a sciogliere la Repubblica bolivariana. Anzi, come un triste segnale, la tassa di criminalità ha cominciato ad aumentare a dismisura proprio con l’instaurazione del chavismo nell’ambito governativo. La criminalità quindi come problema di Stato, di strutture e di uomini che nemmeno il piano Gran Misión A Toda Vida Venezuela, voluto da Chávez prima della sua morte, è riuscito finora a scalfire. Anche in quel caso il programma, diviso in sei aree di intervento, prevedeva come scopo ultimo il benessere del popolo. Ma, se i dati sulla delinquenza sono quelli che sono, dobbiamo percepire l’ondata delinquenziale con un dato di fatto, ossia che i venezuelani delle barriadas continuano ad essere poveri nonostante la campagna di politiche sociali del governo che, come stanno le cose, sanno molto a fallimento.

Maduro insiste sulla felicità e fa bene. Uno Stato che pensa alla felicità dei propri cittadini come fine ultimo del proprio ruolo non deve far ridere, ma deve far riflettere di come in Europa siamo ben poco allineati con questo tipo di pensiero. Calcare la mano, però, diventa esercizio di sagacità ed in questo il presidente venezuelano non è certo uno sprovveduto: ¨Il Natale anticipato è la migliore vaccinazione contro qualsiasi tipo di violenza¨ sono state le sue parole, mentre annunciava il pagamento delle tredicesime degli impegati pubblici per questo mese di novembre. Un record per il Venezuela. Ah, anche perché la prima settimana di dicembre sono previste le elezioni comunali. 

ElDorado

Annamaria...a dopo


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