venerdì 27 settembre 2013

MANAGER LICENZIATO PER MOLESTIE, MA ERA L'AZIENDA CHE VOLEVA FARLO FUORI.





Una dipendente aveva denunciato il capo, facendolo licenziare, manipolata dalla direzione della società

«Buona giornata, baci». «Baci, capoooooo». «Grazie per la tua telefonata stamattina, mi ha fatto bene. Baciiii». Troppi baci, nei messaggi email della dipendente che si era dichiarata vittima di molestie e aveva provocato il licenziamento del superiore: la corte di Cassazione francese ha accolto la sentenza della corte di Appello di Aix-en-Provence e ha dichiarato nullo il licenziamento, condannando l’azienda a pagare circa 200 mila euro di risarcimento. «La famigliarità rimproverata al superiore appare largamente condivisa dalla dipendente», scrivono i giudici nelle motivazioni, e quindi non si può parlare di molestie.

AMICIZIA E CONFIDENZA - La vicenda fa discutere in Francia, ma occorre precisare che la corte non ha stabilito affatto un generico diritto di abuso sulle donne troppo gentili. In realtà, quelle email hanno mostrato che tra i due colleghi esisteva un rapporto di amicizia e confidenza: tanto che lei ha invitato a casa lui, e lui l’ha baciata, senza trovare resistenza. Perché allora la denuncia per molestie?

MANIPOLAZIONE - Nelle motivazioni, riportate sul blog di Eric Rocheblave avvocato a Montpellier, si legge che la signora «Z» ha poi riconosciuto davanti alla commissione del lavoro dell’azienda di essere stata manipolata dalla direzione della società, che voleva disfarsi di un quadro peraltro regolarmente citato nelle classifiche dei migliori manager. Le sue attenzioni verso la dipendente - fiori, inviti a cena, complimenti - erano cominciati nel 1999, e la denuncia è arrivata solo nel 2009 su insistenza della direzione, che ha colto l’occasione per licenziare il manager senza prima sentire le sue ragioni. Nel tema delicato delle relazioni sentimentali sul posto di lavoro, stavolta ha fatto irruzione la brutalità dei tagli al personale.
Fonte-corriere.it

Attenti ,signori uomini, a chi dedicate le vostre attenzioni sul posto di lavoro...

Annamaria...a dopo


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