lunedì 18 ottobre 2010

CORSO QUASI SERIO DI SESSO UMORISTICO - di ENZO


CORSETTINA: Dudù, il professore è tornato!

DUDU’:              Lo so,  lui ha sempre mantenuto le promesse. Non vedo l’ora che  riprenda il     corso.

CORSETTINA: Figurati io.

                         Corso semiserio di sesso umoristico
                                 
                                    Lezione n. 15

                                         “SESSO E AMORE A BRACCETTO”



Professore Mirco OCCHIOFINO – responsabile del Servizio di Andrologia dell’Ospedale San Gustavo di Napoli.

Corsisti:
Corsettina (detta Corsy) e Ducky (detto Dudù): coniugi;
Murettina (detta Murettì) e Enzo: coniugi.

Nella “Sala Conferenze” del 2^ piano dell’ospedale Corsettina, Ducky, Murettina ed Enzo sono seduti nei rispettivi banchi.
                                                            ore 19.00

Corsettina:        Dudù,  o’ professore!

Ducky:               Eccolo!

Murettina:        L’aspettiamo con ansia.

Enzo:                  Sempre benvenuto, dottò!

Il professore:   Grazie, e buona sera a tutti voi. Anch’io sono lieto di  ritrovarvi. 

Murettina:        Stavamo tutti in pensiero per lei.

Il professore:   Ho avuto un problema di salute. Un serio problema,  che ora sto “risolvendo”    lentamente, almeno spero. 

Corsettina:        Vedrà,  che  si rimetterà completamente.

Murettina:        Noi tutti le auguriamo  una pronta e completa guarigione. 

Il professore:   Vi ringrazio di cuore, ma  ora  è necessario riprendere il corso: Siamo alla        quindicesima  lezione.; sarà una lezione ad ampio raggio. Faremo una specie di      panoramica trattando sesso e amore: insomma una lezione rilassante ma           sempre utile dal punto di vista culturale.

Murettina:        Prufessò, io e mio marito Dudù, vi seguiamo sempre con attenzione.

Ducky:               Io e Corsettina non siamo da meno.

Il professore:   Bene! Dovete sapere che in una società come quella di oggi le cose che attirano con i  “mass media”  sono il sesso, il sangue, e i soldi. Attirano i fatti        di sangue, i grandi dissesti economici. Ma quando si tratta di sesso. c’è gente che storce la bocca perché vede la sessualità come qualcosa di pruriginoso,      non naturale,  peccaminoso.
                           Barbara Silverstein ha scritto: “…una corretta libertà di comportamento          sessuale richiede relazioni corrette, non violente, esenti da brutalità,  da
                           eccessi di ogni genere. I limiti della libertà sessuale, quindi, sono una     questione di formazione culturale, di equilibrio morale e di educazione     relazionale.”

Enzo:                  Scusate, dottò, il comportamento sessuale è un fatto anche di cultura, di
                           rispetto nell’ambito della coppia. E’ così?

Il professore:   Proprio così, signor Enzo!  Pensate, signori:  anticamente però la libertà            sessuale non era solamente piacere. Il concetto di libertà sessuale era     espresso nella vita di ogni giorno, oltre ad essere magnificato in occasione di          ricorrenze speciali come giochi olimpici, gare ginniche, feste sacre e profane,         iniziazioni magiche e religiose. Il piacere sessuale era un incentivo alla   riproduzione stessa ma era anche un’espressione alla creatività umana.

Corsettina:        Prufessò, se ci fate qualche esempio…è meglio.

Il professore:   Senz’altro, allora sappiate che l’orgia, sacra o profana che fosse, era     comunemente e ampiamente accettata come momento di rinnovamento          interiore, insomma, una specie di purificazione.

Corsettina:        Hai sentito, Dudù, io ogni volta che faccio l’amore con te “mi purifico”,
                           anche tu però: due purificazioni alla settimana…io penso che ci bastano.
                           Quanto è bello quando mi purifichi tu,  però poi ti purifico io quando ti metti
                           sotto.

Ducky:               Corsettì, sei grande. Ogni tanto ne dici una buona. Cosa sarei senza di te.

Corsettina:        Saresti impuro, Dudù, impuro!

Murettina:        Dudù, Corsettina ha ragione. senza di lei, saresti anche solo.

Ducky:               Eh, ti pareva, voi due vi siete appaiate come due strumenti musicali… chitarra e mandolino.

Il professore:   Sssst…signori, vi prego…allora, dicevamo che…l’attività sessuale come piacere
                           rappresenta una delle necessità più impellenti per un’esistenza razionale.           Inoltre, è questione di educazione, cioè occorre che i troppi presuntuosi si     convincano che della sessualità non sanno assolutamente nulla.
                           Al momento attuale il 90% dell’umanità, specie in occidente, ignora che il          piacere è una necessità essenziale da imparare attraverso l’insegnamento e   l’esperienza.
                           L’uomo maturo e consapevole dovrebbe  saper assicurare a se stesso e al          partner steso, tutti gli accorgimenti necessari ad ottimizzare il piacere      accettando di considerarlo come componente essenziale dell’amore fisico.            Ricordate, signori, che l’amore senza piacere può considerarsi un frutto        perfetto, ma del tutto insapore.

Corsettina:       Dudù, devo riconoscerlo, tu… gli accorgimenti ce li metti tutti,  proprio come   dice il professore.

Ducky:               E meno male che lo riconosci, (e parlando sottovoce)…se no ti avrei presa a      sculacciate!

Murettina:        Dudu’, Corsettina ha ragione. E poi, sentite a me, l’amore  sarebbe proprio un   frutto senza  sapore; se non c’è piacere che amore è?

Enzo:                  Uéh, e smettetela, per favore.  State esagerando mo’. Prufessò, scusate…proseguite pure!

Il professore:   Tante persone credono di sapere abbastanza sul sesso e dell’amore. Eppure,     non  hanno  della sessualità l’auspicabile padronanza: paure, tabù, falsi pudori e           timori sussistono ancora oggi e creano nella coppia tensioni, insoddisfazioni,     malumori e incomprensioni.

Corsettina:        E’ vero, uno pensa di sapere e invece sono tante le cose che non sa. Dudù, è      proprio così.

Ducky:               Come te, per esempo!

Corsettina:        Come “noi”, vuoi dire…(poi rivolgendosi al professore), scusate dotò, avete        parlato di paure, pudori, ma non ho capito bene cosa c’entrano i tamburi… se non ho capito male.

Il professore:   Signora Corsettina, lei ha capito proprio male, i tamburi non c’entrano   affatto…io ho detto  ‘tabu’. Mi spiego: un tabù è una persona o una  cosa sacra,
                           magica, e pertanto inviolabile e non criticabile; nell’ambito della coppia,  sono   cose da non fare.  Tutte queste paure, incomprensioni non creano  rapporti    armoniosi nella coppia che personalmente definirei carenze di espressione e       spontaneità.

Enzo:                  Dottò, in parole povere…?!


Il professore:   Avete ragione, ecco…dal famoso  “rapporto Kinsey” sulla sessualità degli           americani emerge che la nudità, sì…avete capito bene…la nudità tra la coppia,            durante i rapporti sessuali, mediamente, è praticata soltanto dal 40%  degli          intervistati, in altre parole, hanno manifestato difficoltà nel farsi vedere             nudi, insomma: con luci accese, penombra o buio completo.

Corsettina:        Grazie, prufessò. Siete stato chiaro e preciso. Personalmente io e Dudù            preferiamo la penombra e se c’è quel ticchettìo della pioggia fuori è il massimo            dell’atmosfera.
                          
Enzo:                  Ah, sì. invece io e Murettina  ciappiccicammo un po’, insomma litighiamo ecco, sapete, l’amore              litigarello ci fa bene,  poi se ci troviamo - però è una nostra         fissazione – un muretto alle spalle, siamo proprio felici.  E’ vero, Murettì?

Murettina:        E’ proprio così, esatto…confermo tutto.

Il professore:   Che confermate, Signò, non stiamo mica facendo una causa in tribunale!

Murettina:        Dottò. dite quello che volete ma pemmé ‘o muro e’ importante.

Il professore:   Signori, mi pare che siamo usciti fuori tema. Io mi riferivo alle incomprensioni,           tra le coppie, che creano problemi. Con ciò voglio affermare che molta gente     ignora tante cose in materia di rapporti intimi. La sessualità stessa dovrebbe   avere  un approccio più gioioso e aperto; informare dovrebbe voler dire             rendere edotti non solo sul controllo delle nascite, ma anche sulla prevenzione                contro le malattie.
               Una maggiore consapevolezza in materia di sessualità gioverebbe a molti           uomini e a molte donne, giovani compresi; cattedre che insegnino la scienza     sessuale dovrebbero essere istituite ovunque.

Ducky:               Dottò, volete dire che l’attività sessuale dovrebbe essere insegnata nelle          scuole?

Enzo:                  Prufessò, a mio giudizio non sarebbe una cattiva idea, così i giovani        eviterebbero tanti errori, e voi sapete benissimo a quale “tipo di errori “ mi       riferisco.

Il professore:   …alle gravidanze indesiderate…lo so lo so, anzi lo sappiamo. Avviamoci ora         verso la conclusione della lezione con considerazioni di ben altra gradevolezza.
                           Un certo René Gayon ha detto:
                           “… la musica è il privilegio dell’udito, la pittura è la scultura della vista”
                           io aggiungo:

                           “ i sussurri respirati e le lenti e tenere carezze rappresentano le ali degli          amanti”.

Corsettina:        Dottore Occhiofino,  col permesso di mio marito Dudu’, vi debbo dire che site             nu’ zucchero.  Che belle parole! Però spiegateci bene quello che avete appena            detto sulla  pittura…scultura, insomma quelle cose lì.

Mrettina:          Dottò…e neanche dei “sussurri respirati” e delle “scelle”  degli amanti.

Enzo:                  Marò, Murettì, come parli…le ali…le ali… il dialetto napoletano il professore       non lo capisce...(poi rivolgendosi al professore) : Dottò, scusatela!

Il professore:   Invece, lo capisco, lo capisco. Accetto le sue scuse solo perché sua moglie è     troppo simpatica.  Bene, la lezione è terminata e…’buona pizza a voi tutti!

I quattro corsisti amici ringraziano il docente e si avviano a godere il rito della pizza.

ENZO
        
                  
 SESSO E AMORE - Gatto Panceri -
 



Annamaria... a dopo

4 commenti:

  1. Enzo, le tue lezioni di sesso ci mancavano. E qui mi fermo.Ben tornato.

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  2. Lezione magistrale...come sempre. Immancabilmente in...CORSA...eh eh eh!!! Maria.sa

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  3. RIFLESSIONI SULLA COMPOSIZIONE DI ANNAMARIA DI NAPOLI:
    Leggendo leggendo è come alzare lo sguardo al cielo e ammirare nubi e vasti sprazzi di luce e un sorriso aleggia sul volto. L'anima si invola nell'immensità, ma la parola farsa mi scivola dentro come una folata di vento freddo. E' come se un sasso mandi in frantumi un limpido specchio. Buono il linguaggio espressivo.
    ENZO

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  4. Enzo, tengo a precisare che non è una composizione di Annamaria, ma del padre.

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