lunedì 12 settembre 2011

CURIOSA . . . ATTUALITA’ di - MARIA





non si sposta


“La manovra finanziaria può tutto ma non toccare la nostra festa padronale”. Il cardinale Sepe, in una nota dell'arcidiocesi di Napoli, in merito all'eventuale cancellazione della festa del santo patrono, in ottemperanza alla manovra bis che accorpa al lunedì tutte le feste “non concordatarie”, ammonisce i politici auspicandosi «che alla fine prevalga il buon senso». «Sappiamo che alla festa liturgica di San Gennaro si accompagna sempre e da secoli l'evento prodigioso e straordinario della liquefazione del suo sangue. Se dunque si tratta di un evento particolare non determinato da mano e da volontà dell'uomo, è evidente che non può essere spostato ad altra data, più o meno vicina a quella che è legata alla storia del santo e di Napoli». «È chiaro quindi che nessuna manovra politica e finanziaria, pur rispettabile, potrà mutare la storia e coartare in qualche modo la volontà del nostro santo patrono», si legge sempre nella nota. In altre parole san Gennaro fa il miracolo in "quel giorno" e non in altri giorni. La notizia che il governo sia intenzionato a cancellare o a spostare di data le feste dei santi patroni ha già messo in allarme i fedeli di San Gennaro. E in prima fila - ci sono come sempre - le "parenti di San Gennaro", le donne che ritengono di avere un rapporto particolare col santo e che durante le preghiere non si fanno scrupolo di usare espressioni abbastanza forti - come "faccia ingialluta" - per chiedere allo stesso santo di fare presto. La festa di San Gennaro, dicono in diocesi, «resta fissata per il 19 settembre e per il corrispondente giorno della settimana», pur nella consapevolezza che bisogna adottare «le opportune misure finanziarie che la delicatezza e la serietà del momento impongono». Ma San Gennaro a Napoli si festeggia ben tre volte nel corso dell'anno: il 19 settembre, la data del martirio; la domenica che precede la prima domenica di maggio, in ricordo della prima traslazione, ed il 16 dicembre, in ricordo dell'eruzione del 1631. In tutte e tre le occasioni avviene il prodigio della liquefazione del sangue, festa alla quale sono legati tutti i napoletani (seguito con fervore dai fedeli perché lo ritengono un buon auspicio per le sorti della città) e che richiama ogni anno migliaia di fedeli nel Duomo e altri milioni in tutta la Campania in attesa dell'annuncio dell'avvenuto prodigio, quindi, quale che sia il giorno, la festa continuerà a celebrarsi con buona pace del ministro Tremonti.



Scena memorabile in cui Arena e Troisi rivolgendosi a San Gennaro chiedono la vincita di un ambo, anzi entrambi si contendono i favori del Santo: incredibile, ma realistico! l’epilogo . . .





MARIA...a dopo



1 commento:

  1. E meno male. Ci aspettiamo per questo da S. gennaro una cascata di grazie.

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