lunedì 6 dicembre 2010

ASPETTANDO IL NATALE : ORIGINI DEL PRESEPE

IL PRESEPE

LA NASCITA DI GESU'
Della Nascita di Gesù ne parla Luca, nei Vangeli canonici, mentre la gran parte dei particolari presenti nell'immaginario collettivo della Natività, come il bue e l'asinello, provengono dai Vangeli apocrifi.

L'INVENTORE DEL PRESEPE
L'idea di ricostruire la scena del Natale in una sorta di Sacra Rappresentazione è stata di San Francesco d'Assisi.
Nel 1223, ammalato e provato dalle discussioni e dai problemi che cominciavano a sorgere nell'Ordine da lui fondato, si era rifugiato nell'eremo del Greccio, in una valle del Reatino. Quindici giorni prima del Natale, come racconta il suo biografo Tommaso da Celano, Francesco chiese al castellano Giovanni di preparare in una grotta la ricostruzione della Notte della Natività.
La sera del 24 dicembre, gli abitanti del luogo, che erano in gran parte pastori e contadini, quasi a ripetere il racconto del Vangelo, accorsero alla grotta con torce e doni. Davanti alla grotta fu celebrata una messa alla quale partecipò come diacono il Santo che non aveva mai preso gli ordini sacerdotali.
A lui fu riservata la predicazione e il canto di una Antifona che cantò con voce dolcissima.
Erano nate così le più belle tradizioni della Festa Cristiana, la Messa di mezzanotte e il Presepe.

IL PRESEPE NEL MEDIOEVO
I primi cristiani raffigurarono prima nelle catacombe e poi nelle chiese i simboli e le scene della vita di Cristo. Durante il Medioevo venivano allestite le scene della Natività, con l'adorazione dei pastori, sotto forma di rappresentazione.
In seguito la Natività fu rappresentata con delle statue, sistemate stabilmente nelle chiese. Si diffuse poi la costruzione di ricchissime culle, chiamate rèpos, che ospitavano il Gesù Bambino, ed erano adorne di trine e campanellini d'argento.
Nel 1700 le statue diminuirono di proporzione ma aumentarono smisuratamente di numero. I personaggi erano costruiti con manichini di ferro, imbottiti con stoppa, con la testa di terracotta, gli occhi di cristallo e le estremità di legno. Per realizzare i costumi venivano tessute apposite stoffe con minuscoli disegni.
L'ambientazione riproduceva con molto realismo la vita della comunità che li progettava, per esempio le taverne venivano innaffiate di vino perché emanassero il caratteristico odore.
Era nato così il presepe, inteso come rappresentazione della Natività, con le statue collocate in un paesaggio.

IL PRESEPE STORICO E IL PRESEPE POPOLARE
Si è soliti fare una distinzione tra il presepe storico e il presepe popolare.
Il presepe storico è quello in cui il costruttore riproduce fedelmente l'ambientazione, gli edifici, i personaggi dell'epoca in cui è nato Gesù.
Il presepe popolare invece è quello in cui si ambienta liberamente la Natività, ispirato ai tempi e agli spazi in cui vive il progettista, oppure anche in luoghi fantastici o simbolici.
Nell'ambito dei presepi popolari, il presepe napoletano è antico e famoso.
Si compone di due parti distinte.
La prima è il "Mistero", costituito dalle figure del Bambino, della Madonna, di san Giuseppe, degli angeli, del bue e dell'asinello.
La seconda parte, complementare, è chiamata "diversorio", che comprende la taverna, l'annunzio e il mercato.

I MAESTRI DEL PRESEPE
I moderni maestri del presepe sono a Napoli, i maestri artigiani di via San Gregorio Armeno.
La tradizione del presepe è iniziata a Napoli intorno al 1700. In quell'epoca la quotidianità della vita popolana entrò a far parte della sacralità, nella scena della nascita di Gesù, con statuine che raffiguravano i vari artigiani intenti al proprio lavoro, per esempio con i cuochi mentre cucinavano e così via.
Con il passare degli anni la quotidianità del Presepe è cambiata insieme alla società, così i maestri artigiani di San Gregorio Armeno iniziarono a inserire nel presepe anche i personaggi di dominio pubblico, personaggi famosi come attori, uomini politici e calciatori.

LA VIA DEL PRESEPE
A Napoli una via è stata interamente dedicata ai Presepi. E' la via San Gregorio Armeno, che durante il periodo delle festività natalizie raggiunge il culmine di presenze. Sono infatti migliaia i visitatori che passano per la via San Gregorio Armeno alla ricerca del presepe più bello, delle statuite, delle casette e di piccoli particolari di vita quotidiana che magistralmente gli artigiani napoletani ricostruiscono per rendere vitale la teatralità e la magia dei presepi.
Nelle bellissime botteghe artigiane della via del Presepe, decoratori e plasmatori sono all'opera. Si può trovare di tutto e a tutti i prezzi, dalla riproduzione del piccolo banco del mercato con la minuscola frutta, a quella del macellaio, del pescivendolo con pesci piccolissimi, ma curati in tutti i dettagli.
Per gli appassionati e i collezionisti ci sono anche figurine uniche che, per la particolarità dei tessuti e dei materiali utilizzati per la realizzazione, possono costare prezzi da capogiro.





presepi nel mondo...
                                               presepe peruviano


                                                   presepe cinese 
              
                                                        presepe africano








continua...

Annamaria... a dopo

3 commenti:

  1. Ottimo pezzo descrittivo, di colore e anche culturale. Bene.
    ENZO.VI

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  2. Unisco anche il mio entusiasmo.

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  3. Gesù è ricalcato su Mitra/Sol Invictus, in quanto "maschio dio solare".
    La "madonna" è ricalcata sulle antiche Dee, anche se nei vangeli e nella teologia cattolica non è affatto una Dea, ma una semplice creatura che resta fecondata, e sempre nei vangeli, non ha altro ruolo che quello della madre al servizio del figlio, che poi la rinnega apertamente.
    Il natale stesso ha origini pagane, come la maggior parte della liturgia e delle altre feste cattoliche.
    la stessa pasqua, con le uova, è stata scippata dalla Dea Eostre. Il coniglio era persino simbolo di fecondità, come il vischio natalizio. i cattolici nelle loro feste hanno tolto i riferimenti fallici e pagani che gli altri culti mantenevano.

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