giovedì 7 ottobre 2010

SARAH SCAZZI : LO ZIO HA CONFESSATO.

  I mostri sono ovunque...  più vicino di quanto si pensi.

Le dichiarazioni di Michele Misseri sono agghiaccianti : dopo un lungo interrogatorio questa notte ha confessato di aver ucciso nel garage di casa sua la nipote Sarah Scazzi. "L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle, poi ho fatto l'amore con lei quando già era morta". Alla fine non ce l'ha fatta più ed è crollato davanti agli investigatori che lo incalzavano con domande sulla fine della nipote. Successivamente, sempre secondo quanto riferito dall'uomo, cognato della madre di Sarah, Misseri ha denudato completamente la ragazza prima di bruciarne i vestiti ed occultare il cadavere in fondo a una cisterna in un terreno di sua proprietà. Intanto fonti investigative hanno fatto sapere di esser ormai in procinto di recuperare il corpo di Sarah, nudo e in posizione fetale all'interno di un pozzetto per il recupero di acqua piovana situato a pochi chilometri dal paese. L'apertura sul piano di calpestio era un buco di un diametro di poche decine di centimetri: per consentire dunque l'accesso per il recupero del cadavere è stato necessario lo sbancamento di terreno tutt'attorno, terreno in gran parte roccioso. Più facile era stato per lo zio introdurre invece il cadavere - se verrà confermata la ricostruzione fatta sinora - data l'esilità del corpo della piccola Sarah.
 
L'omicida, Michele Misseri, 54 anni, contadino, ha confessato nella tarda serata di mercoledì dopo 11 ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Era stato convocato in mattinata con la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sorella di Sabrina, la cugina con la quale Sarah aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa per andare al mare. Ma alla fine madre e figlia sono state riaccompagnate a casa, mentre Misseri è crollato sotto le domande degli inquirenti.
Chiarito il movente del delitto: Misseri ha ucciso Sarah dopo aver ricevuto l'ennesimo rifiuto alle sue avance. Il giorno della scomparsa di Sarah l'aveva avvicinata ancora, ma stavolta per redarguirla, e costringerla a non rivelare a nessuno le sue attenzioni morbose. Invece l'incontro è degenerato fino all'assassinio. Secondo la sua confessione intorno alle 15 del 26 agosto, dopo avere ucciso la nipote nel garage di casa, Misseri ha trasportato il cadavere nel portabagagli della sua auto nel suo terreno alla periferia di Taranto, ai confini con la provincia di Lecce. Qui, l'uomo ha gettato il cadavere nella cisterna sotterranea. Lì, intorno alle due di questa notte, proprio su segnalazione dell'uomo, i carabinieri del Comando provinciale di Taranto hanno rinvenuto il corpo della ragazza.
Il cellulare della svolta - Era stato lui, il 29 settembre, a consegnare ai carabinieri il cellulare di Sarah, privo di batteria e di scheda sim, dicendo di averlo trovato vicino alle stoppie bruciate il giorno prima in un podere nel quale aveva lavorato per conto terzi. Voleva depistare gli investigatori, ma qualcosa è andato storto. E dopo 42 giorni è finita nel modo più tragico anche l'angoscia della famiglia Scazzi. Ieri sera la mamma di Sarah, Concetta Spagnolo, che era in collegamento diretto con la trasmissione di Rai3 Chi l'ha visto?, quando ha capito che la figlia era morta ha preferito abbandonare i riflettori. Ora c'è il dolore e l'incredulità di un intero paese.
Un mese e mezzo di ricerca, poi l'epilogo - Di Sarah Scazzi non si avevano più notizie dalle 14.30 del 26 agosto scorso quando la ragazzina quindicenne di Avetrana (Taranto) era scomparsa mentre si recava a prendere la cugina Sabrina per andare al mare. A quell'ora l'ultima telefonata, proprio con Sabrina. Dalle 14.42 il cellulare di Sara è rimasto definitivamente spento.
Attorno alle 11 si terrà a Taranto, nella sede del Comando provinciale dei carabinieri, la conferenza stampasull'epilogo tragico della vicenda di Sarah Scazzi. L'incontro con i giornalisti avverrà solo dopo che sarà stato recuperato il corpo della ragazza.
 
Annamaria... a dopo

3 commenti:

  1. Eh che cavolo. I mostri ci sono ed è agghiacciante sapere che stanno fra noi. Povera ragazza. E la cosa più schifosa è sapere che le attenzioni dello "zio" si verificavano da qualche tempo e proseguivano malgrado i ripetuti rifiuti della ragazza. Che qualcuno sapesse qualcosa?

    RispondiElimina
  2. Un mostro si, senza offesa per i mostri !!! Terribile pensare alla sofferenza di Sara nel portare dentro di sè quel terribile peso delle avances dello zio... Sarebbe opportuno che ogni donna, di qualsiasi età, riuscisse a comunicare questi episodi a qualcuno che possa evitare epiloghi così strazianti. Maria.sa

    RispondiElimina
  3. Io mi domando come possano accadere certe cose senza che nessuno si accorga che quest'uomo, ritenuto normale, dai suoi comportamenti famigliari con le persane, denotasse un che minimo sospetto di una persona deviata. E' tutto un mistero. ANGELOM

    RispondiElimina