lunedì 24 giugno 2013

BERLUSCONI: PROCESSO RUBY, ULTIMO ATTO



ORE 17,15 E' ARRIVATA LA SENTENZA :

Berlusconi condannato a sette anni - Interdizione perpetua dai pubblici uffici 


Un buon segno al paese che un minimo di giustizia esiste ancora.Comunque cambia nulla o poco. Ci penserà il PD a salvare Silvietto, tranquilli, non litigate.Arrivano amnistia ed indulto, con la scusa che ce lo ha chiesto l'Europa... 





Fra poche avremo la sentenza per Berlusconi accusato di concussione e prostituzione minorile





Gli occhi  dei media nazionali ed internazionali sono oggi puntati su quello che accadrà a Milano, tra le mura della piccola aula rettangolare del primo piano del palazzo di giustizia. Il processo Ruby, dove l’ex premier Silvio Berlusconi rimane l’unico imputato a rispondere dei reati di concussione e prostituzione minorile, a distanza di due anni e due mesi e trascorse più di 50 udienze dall’avvio, approda oggi finalmente all’epilogo. Ascoltata la lunga schiera dei testimoni e dato spazio ad accusa (Boccassini-Sangermano) e difesa (Ghedini-Longo), il tribunale, presieduto da Giulia Turri, in ultima battuta inviterà ad eventuali repliche. Secondo alcune indiscrezioni, però, entrambe le tesi avrebbero già ampiamente consumato le rispettive argomentazioni. Il tribunale, dalla mattina di oggi, si ritirerà in camera di consiglio. La pena richiesta dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, che tra l’altro oggi non sarà presente in aula, è comprensiva di sei anni di detenzione e dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
I tre giudici, tutte e tre donne, che formano il collegio avranno a disposizione ai fini della sentenza tutto il tempo necessario, anche se le voci che circolano anticipano il verdetto già per il primo pomeriggio. La maggior parte dei testi convocati dalla difesa di Silvio Berlusconi, compresi onorevoli, ospiti illustri, ma anche cantanti, show girl e camerieri, hanno tutelato l’’eticità’ delle cene di Arcore assicurando che fossero “eleganti” e null’altro. Da queste ricostruzioni, dunque, le esigue testimonianze contrarie rilasciate da alcune delle ragazze invitate alle ‘feste’, avvalorando il contenuto delle gravose intercettazioni, non avrebbero fatto altro che riportare una falsa verità. In realtà, è diventata oramai palese la sussistenza di un subordinato, secondario circuito, oltre a quello più ‘degnamente’ istituzionale e contenuto, che la stessa procura ha definito nel corso del dibattimento e senza mezzi termini un vero e proprio “sistema prostitutivo”, lo stesso che per Berlusconi, preoccupato di ridimensionare il tiro, è rimasto al massimo una divertente “gara di Burlesque”.
Ed è qui che entra in gioco Karima El Mahroug, conosciuta come Ruby. La ragazza ha sempre negato di aver fatto sesso con il Cavaliere. E’ poi lo stesso Berlusconi ad aver sempre ritenuto infondata, sorvolando su decine di intercettazioni e soprattutto sulle ragioni pubbliche del divorzio, l’accusa secondo cui nelle proprie abitazioni avessero luogo incontri di natura sessuale con ragazze appositamente convocate e per le medesime ragioni messe a disposizione. La duplice negazione è servita alla difesa per confutare l’incriminazione per prostituzione minorile, declinando la mera essenza della bagarre processuale entro i toni dell’accanimento politico. Nonostante ciò, l’accusa non ha mancato di esporre ai giudici svariate prove convalidanti la sussistenza di un intricato mercato ‘sessuale’ di cui la stessa Ruby e gran parte delle “papi girl” di casa ad Arcore erano le assolute protagoniste insieme proprio all’ex premier Berlusconi, il quale, a detta dell’allora minorenne ragazza marocchina, era “pazzo di me”. Il significato delle banconote da 500 euro che la minorenne sventolava quali simboli di successo per l’accusa è dunque tutt’altro che complicato da svelare: il compenso dell’ingente e potente nuovo cliente (appunto Silvio Berlusconi) per la nuova giovanissima affiliata al “rito del bunga bunga”.
La seconda imputazione, quella per concussione, è scattata invece a seguito della ‘strana’ telefonata che il leader Pdl fece nella notte a cavallo tra il 27 e il 28 maggio 2010. Berlusconi chiama di persona da Parigi chiedendo di parlare con il capo di gabinetto della questura, sostenendo che in quel preciso momento, sottoposta a fermo, ci sarebbe la nipote di Mubarak e che dunque per risolvere la questione vuole inviare “il consigliere ministeriale” Nicole Minetti. Proprio quello stesso ‘autorevole’ consigliere che all’epoca dei fatti, nonostante le singolari titolarità per svolgere l’incarico, poteva ancora mantenere una certa aura di rispettabilità, ma che invece, come ora ampiamente appreso da giornali e media, di ‘onorabilità’ ne aveva ben poca o certamente qualcosa di diverso da ciò che ci si sarebbe aspettato da una figura istituzionale: è infatti noto come la stessa Minetti fosse particolarmente apprezzata ad Arcore per via di succinti strip-tease con tanto di abito da suora. Ruby, già identificata, alla questura risultava essere una marocchina di 17 anni, scappata da una comunità dov’era stata precedentemente inserita dal tribunale dei minori di Messina. L’effetto della telefonata dell’ex premier, che per l’accusa costituisce appieno un atto di concussione con abuso della proprie qualità, ricoprendo al momento dei fatti la presidenza del consiglio, per la difesa al contrario configura una semplice azione giustificata da responsabilità istituzionale, oltre che una generosa forma di solidarietà.
La parola ora rimane solo al collegio…SAN GIOVANNI BATTISTA PENSACI TU A FAR SI CHE LA LEGGE SIA UGUALE PER TUTTI nonostante questo essere pericoloso abbia pagato e paga tutti i testimoni del processo Ruby : 30 milioni di euro. Una piccola manovra economica ...del sesso.


... il prezzo del silenzio.

 Nelle 720 pagine depositate ci sono le prove che ''B". remunera gran parte dei testimoni, soprattutto le ragazze'', per indurli a mentire. Una fortuna in case, gioielli, bonifici e assegni, paghette da 2500-3000 euro al mese, bonifici per bollette. Nella memoria della Boccassini tutte le spese per gli ospiti delle ''cene eleganti'' di Arcore.

Karima El Mahhroug, Ruby rubacuori, che in una intercettazione dice ''Noemi è la pupilla, ma io sono il suo culo'', secondo la Procura milanese, ha ricevuto 4.5 milioni.

L' igienista dentale personale del Cavaliere, Nicole Minetti, che gestiva la casa di via Olgettina dove vivevano le ragazze che si prostituivano a Arcore, ha avuto 155 mila euro, più lo stipendio di Consigliere regionale della Lombardia, circa 12 mila euro al mese.

Marystelle Polanco, che nelle ''cene eleganti'' si travestiva da Ilda Boccassini, ha avurto 10 mila euro e un casa a Milano2.

Lisa Barizonte, per baciare alla francese il Cavaliere, ha una paghetta di 2500 euro al mese.

Ioana Visan riceve 2.000 euro al mese e 10 mila euro per l' onomastico. Da quattro anni ha rapporti con B.

Imma De vivo, per fare il trenino  cantare pe-pe-pe-pe, ma niente sesso, ha 2.500 euro al mese, una casa in via Olgettina. Il Cavaliere ha poi regalato 72 mila euro al padre.

Miriam Loddo, che si travestiva da poliziotto, riceve come le altre olgettine 2500 euro mensili.

Il pianista Danilo Mariani che suonava nelle cene eleganti ha venduto a B. una casa che aveva a Sarteano (Siena)

Mariano Apicella, cantautore, che si esibiva nelle ''cene eleganti'' di Arcore ha venduto al Cavaliere una casa che aveva a Cecchina, Albano Latina.
Raissa Scorkina, riceve 3.000 euro al mese.

Giovanna Rigato, riceve 50.000 euro all' anno, con un contratto Mediaset.
Francesca Cipriani, ha ricevuto 10 mila euro, dall' uomo che ''omaggia'', come lo ha definito.

Alessandra Sorcinelli ha avuto bonifici per 160 mila euro.

Silvia Trevaini ha avuto una casa del valore di 810 mila euro, ha uno stipendo Mediaset di 3.000 euro, un' audi e ha una paghetta di 2.500 euro al mese.
Aris Espinoza riceve 2.500 euro mensili e poi come dice ''le sono piovuti dal cielo''  6.500 euro.

Elisa Toti: 2.500 euro al mese, una Mini Cooper, una fideiussione per la casa.
Lele Mora, altro proccacciatore di ragazze, ha avuto 2 milioni e 850 mila euro, sui quali Emilio Fede come ''commissione'' per avere intercesso sul padrone ha trattenuto 400 mila euro.

Come si difende Berlusconi?
''Mantengo queste ragazze - dice - perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo. Hannp perso il lavoro e non troveranno più un fidanzato. (Ruby "spedita" in messico con il fidanzato...) Quando uno ha una barca, non deve preoccuparsi di quanto costa l' equipaggio''.

Per il signore di Arcore dell' equipaggio della barca fanno parte anche i parlamentari del Pdl, che con il loro voto hanno certificato che Ruby era la nipote di Moubarak o che Berlusconi era convinto che lo fosse e che il suo intervento aveva scongiurato un incidente diplomatico, scendono in piazza per difenderlo e marciano sul Tribunale di Milano, lo invadono, si dirigono verso l' aula dove si svolge il processo Ruby, fanno tremare  di paura Ilda Boccassini che fa tenere la porta dell' aula chiusa fino a quando non entrano i giudici. Berlusconi come sempre è difeso dagli amici, i quali si esprimono con il paradossale ma italianissimo rovesciamento delle parti: gli eversori, i corrotti, i nemici della giusta societa’, dei partiti, della casta non sono i ladri e i corruttori, gli eversori delle leggi, ma i cittadini operosi e onesti che hanno il torto supremo di vivere del loro lavoro, del loro sudore, e soprattutto i magistrati.Anche loro sono pagati molto bene. Non dal Cavaliere, ma dai contribuenti italiani.
tra le fonti: il Fatto Quotidiano



La menzogna in Italia paga molto bene. Ne sanno qualcosa i corifei di Berlusconi...


È risaputo che nella comunicazione  una bugia reiterata enne volte enne viene recepita come fatto vero. Berlusconi e' un vero maestro in questa tecnica comunicativa. Aiutato in questo da  suoi corifei, i parlamentari che fa eleggere e i media di famiglia e di amici.
Tutti hanno mentito e mentono perché Berlusconi crea un vero e proprio apparato militare per proteggere Ruby e non farla parlare. Sa che la ragazza e' una chiacchierona.
Tutti mentono perché come diceva Stendhal, nell' ottocento, l' Italia e' l' unico paese al mondo dove la menzogna e' pagata molto bene.

Pagati bene sono anche i parlamentari che con il loro voto certificano che Ruby era la nipote di Moubarak o che Berlusconi era convinto che lo fosse e che il suo intervento aveva scongiurato un incidente diplomatico.
Strapagato anche Emilio Fede, direttore del Tg4, il quale oggi si lamenta che Berlusconi lo ignora.
Cosa non si fa per mangiare.
Non sono pagati, invece, i telespettatori che hanno disertato lo schermo televisivo e non hanno guardato lo speciale sul caso Ruby "la guerra dei vent'anni" trasmesso  da Canale5. Una auto-assoluzione vista solo da pochi intimi del cavaliere. "Un fiasco che gli italiani non hanno bevuto"

Il Cavaliere, con atteggiamenti da statista, ha ripetuto piu' volte "vogliono far cadere il Governo, povera Italia".
Questa frase contiene una verità: il "povera Italia". Il Paese, infatti ha dovuto subire Berlusconi e i suoi compari, che hanno fatto di tutto per dividere gli italiani: quelli a favore del puttaniere e quelli no.

Berlusconi come sempre è dagli amici, i quali si esprimono con il paradossale ma italianissimo rovesciamento delle parti: gli eversori, i corrotti, i nemici della giusta societa’, dei partiti, della casta non sono i ladri e i corruttori, gli eversori delle leggi, ma i cittadini operosi e onesti che hanno il torto supremo di vivere del loro lavoro, del loro sudore, e soprattutto i magistrati.
Tutto questo è significativo di quel malcostume che fa si’ che chi raggiunge il potere, coltiva l’ illusione di garantirsi  il perenne benessere, il perenne potere sui piu’ poveri .

Nel resto del mondo ci si dimette per difendere l'onorabilità della politica e da noi spesso nemmeno i reati più gravi sono sufficienti per suscitare un rigurgito di senso del dovere e portare alle dimissioni. Un politico indagato o molto più semplicemente colpito nella propria moralità, si dimette, lascia il suo incarico nel rispetto del principio che chi rappresenta il popolo debba essere al di sopra di ogni sospetto. Da noi no. Da noi si usano parole come "giustizialismo" se solo ci si azzarda a fare la lecita domanda "ma non sarà il caso che si dimetta?" I "benpensanti" gridano allo scandalo, si viene tacciati di giustizialismo, non si rispetta la "presunzione di innocenza". 
Il nostro è il paese del "garantismo", il paese in cui uno come Cuffaro viene quasi considerato un "eroe" perché accetta la condanna definitiva per favoreggiamento aggravato a "cosa nostra" recandosi in carcere senza inveire ed insultare la magistratura tutta. Mentre nessuno si fa la domanda giusta. Perché quest'uomo fino alla condanna definitiva sedeva nell'aula del Senato Italiano alimentando una pericolosissima commistione tra Stato e illegalità?
‘’Minare il principio di autorita’ del potere giudiziario   – scrive Vittorio Zucconi nella prefazione a ‘’La giustizia e’ una cosa seria’’ di Nicola Gratteri, conversazione con Antonio Nicaso, Mondadori 2011 – la terza gamba indispensabile per reggere un tavolo che su due soltanto, il Governo e il Parlamento, non si reggerebbe, significa danneggiare tutti,  anche se in un caso potrebbe salvare qualcuno’’. Al contrario di quanto avviene nel resto del mondo che si considera civile, secondo Zucconi, il rapporto fra cittadini e magistratura in Italia e’ stato profondamente intossicato dalla politica, che ha rovesciato i termini del problema sostenendo di essere succubo, e non l’ incubo, dei magistrati e ha deciso di fare la scelta difensiva estrema di delegittimare gli accusatori, In pratica, in Italia, i politici hanno infranto il patto della sacralita’ della magistratura che conviene a tutti, imputati come difensori, querelanti come querelati, giudici come accusatori.
I politici nostrani sono riusciti, scrive Zucconi,  a convincere abbastanza spettatori-elettori che l’ arbitro e’ venduto o schierato per una delle due squadre in campo, nullificando cosi’ qualsiasi risultato.
La colpa e’ dei ‘’fessi’’, cioe’ degli onesti, che invitano alle dimissioni i politici corrotti e mendaci e esortano i magistrati a perseguire i corrotti, i mendaci, che rubano, mentono, per continuare a garantirsi ricchezze e benessere.
Informazione Contro-LeggoOggi-

Sono tutti argomenti che purtroppo conosciamo bene. Ma la base di questa mentalità degli italiani l'abbiamo avuta già nella prima Repubblica, dove Andreotti è stato processato e certo non si è dimesso, anche se si è messo al lato della scena politica. E un Cossiga che sfacciatamente svela e da consigli a Maroni di come deve fare x tenere buona la popolazione e rivela come ai suoi tempi dall'alto arrivava l'ordine di sparare ad altezza d'uomo infiltrando uomini tra la gente che contestava ecc... quella è la prima repubblica... ora questa non è meglio...anzi... Sono morti i Cossiga, gli Andreotti, ma ci ritroviamo l'erede di Craxi, un altro bell'esemplare che ha dato un ottimo esempio a Berlusconi che ci ha messo molto di suo. Abituato dalla prima repubblica a fare ciò che vuole. Alla sua età, non è abituato a rispettare la legge, che in passato quando lo ostacolava, lui col sorriso sulle labbra, la aggirava con la corruzione. Ora non può a tarda età rieducarsi al rispetto se no lo ha mai fatto, è vecchio e non ci riesce. Gli italiani ne hanno visti troppi di scandali, ormai non si scandalizzano più. E poi qui con tutti i mezzi a disposizione che Berlusconi ha, le televisioni, i giornali, il partito, le diverse segreterie sparse in tutta Italia, le persone pagate, gli opinionisti, i giornalisti ecc... anche se alle elezioni si fosse presentato al suo posto Hitler, o Stalin o il generalissimo Franco, o Pinoscé ed altri dittatori conosciuti, ci sarebbe stata sempre una bella parte di italiani che avrebbero votato e favore. Una porzione di italiani ingenui, disinformati, grazie anche ad una informazione molto politicizzata in molta parte, italiani abituati a stare sempre dalla parte del più forte. Ma del personaggio Berlusconi oltre a Craxi, dobbiamo ringraziare anche una sinistra o centrosinistra che con la sua assenza come opposizione che non ha mai fatto al cavaliere, anzi spesso lo ha anche appoggiato, ha permesso che diventasse un rappresentante della destra, la peggiore che l'Italia abbia mai avuto. Berlusconi non è mai stato contrastato, solo le sue debolezze in fatto di trasgressioni alla legge, continue, stanno tenendolo a bada, anzi, è un tentativo. Intanto l'Italia affonda nei suoi problemi, grazie non alla crisi globale, ma alla cattiva politica che in questo ventennio hanno realizzato a turno sia il PD che il PDL. Che fine faremo? Staremo a vedere !




Annamaria...a dopo


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