martedì 19 luglio 2011

NEL CUORE DELLA MATEMATICA... - di MARIA -

Nel cuore della matematica . . . la matematica del cuore








E’ tempo di vacanza e finalmente abbiamo del tempo in più per leggere quel libro costretti ad interrompere continuamente o quello trovato sotto l’albero di Natale o magari quelli acquistati sotto lo slancio della curiosità sulle sempre affascinanti bancarelle del libro! Non potevo sottrarmi a questo piacere e tra le pagine finora lette ne ho trovato alcune particolarmente interessanti. Un autore che mi stuzzica e diverte è Luciano De Crescenzo, che mi fa scoprire, anzi riscoprire dei personaggi della storia e della cultura in una veste inedita e particolare. Una delle figure che ha colpito anche nel passato il mio immaginario di studentessa è Renato Caccioppoli, uno dei matematici più interessanti e affascinanti del 20° secolo. Professore di Analisi Matematica presso l’Università di Napoli fino alla sua tragica scomparsa nel 1959, condusse una vita intensa e travagliata anche per le sue note convinzioni politiche. La sua avversione al regime fascista gli procurarono non pochi problemi, fino all’isolamento in un istituto per malati di mente, per sfuggire al tribunale speciale politico istituito contro gli avversari del regime. Gli ultimi anni della sua vita furono tristi : viste deluse le sue speranze politiche, probabilmente sentiva che anche la sua ispirazione matematica si andava esaurendo, e sua moglie alla fine lo aveva lasciato; prese a bere , sprofondando in un isolamento che lo portò a spararsi l’8 maggio 1959. Nel 1992, nel film  Morte di un Matematico napoletano , il regista Mario Martone ha descritto gli eventi che portarono al suicidio di Caccioppoli. Ma chi era Renato Caccioppoli? Era un Byron, un Oscar Wilde, un dandy,un personaggio uscito dai’Demoni’ di Dostoevskij, un D’Annunzio con in più il dono dell’humour, o forse semplicemente un seduttore. Certo è che riusciva a conquistare al primo sguardo. Chi ha avuto la fortuna di assistere ad una sua lezione rimaneva folgorato. Lui, il matematico ammaliatore, inculcava il bisogno irrefrenabile, irreprimibile, di vederlo ogni giorno, e molti ancor oggi, laureati in Ingegneria se vogliono vantarsi di qualcosa, dicono: ‘Ho fatto Analisi e Calcolo con Caccioppoli “. Poteva non aver dormito, essersi sporcato durante i suoi giri notturni perla Napoli dei Quartieri, aver bevuto come un soldato americano, era sempre elegante. Mentre faceva lezione, le sue mani disegnavano l’aria e,contemporaneamente, i concetti matematici volavano per l’aula illuminando il buio dell’ignoranza degli studenti Un curioso e poetico parallelismo non lo abbandonava mai : quello tra entità numeriche e note musicali. Un episodio emblematico : un giorno alcuni giornalisti gli chiesero quale fosse la frase più importante che era mai stata detta al mondo. All’inizio lui si schernì, disse che così su due piedi non se la sentiva di stabilire quale fosse davvero quella più importante. Poi,dopo l’insistenza di tutti, si mise a pensare : chiuse gli occhi e restò in silenzio per 3-4 minuti. Nessuno dei presenti respirava . . . Alla fine, se Dio volle, alzò la testa e disse con tono grave e sussiego : ‘Al cuore ♥ non si comanda’. 

Maria... a dopo

6 commenti:

  1. Grazie, Maria. Bello ed interessante.

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  2. luigi.sa sai, Maria, sei entrata pure nel cuore dell'educazione fisica, allora che ne dici se io entro nel cuore della biologia

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  3. Deve essere un cuore assai grande quello dell'educazione fisica!!! Quello della biologia è enorme. Maria.sa

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  4. luigi.sa lo so lo so dolcissima maria

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  5. e tu che ordini hai dato al cuore tuo

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  6. Ho tentato di dare ordini al mio cuore, ma è stato sempre inutile...è un anarchico! Ma nonostante tutto, preferisco che sia così... cerco solo di conciliarlo con la realtà. Maria.sa

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