mercoledì 20 luglio 2011

Abolire le Province, ma non a chiacchiere! da LIBERALVOX



Nel 2010 il costo per mantenere le Province è stato di oltre 14 miliardi di euro: solo il 27% è servito per il miglioramento dei servizi utili al cittadino. Il restante 73% è servito per pagare dipendenti, auto blu, spese di rappresentanza, rimborsi spese, bollette. Dovevano essere soppresse, stando ai proclami del premier Berlusconi in campagna elettorale. Di quei proclami, due anni dopo, non si ha più traccia. E qualsiasi progetto di riforma fa ormai fatica a scalfire quei '110 centri di potere' che sono le Province italiane. In compenso, com'è noto, di province ne sono nate di nuove anche negli ultimi anni: sette. E la proposta dell'Idv di Di Pietro di abolirle è stata bocciata in parlamento da Pdl e Pd!

Questa mattina, presso la Corte di Cassazione, il Comitato promotore di "Aboliamole" ha presentato la proposta di legge di iniziativa popolare per "Abolire le Province e Accorpare i Comuni sotto i 1000 abitanti". La delegazione, guidata dal coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello, e composta, tra gli altri, dai membri dell'ufficio politico dei giovani di FLI, Giuseppe Tatarella, Maria Beatrice Scibetta, Valerio Lamorte, Luigi Di Gennaro e Dino Carratù, ha così dato il via alla raccolta firme che vedrà il partito di GianfrancoFini in prima linea sin da fine luglio. Attendiamo i cittadini ai nostri banchetti, per eliminare quello che tutti gli italiani ritengono un ente inutile, ha affermato Mariniello. Domani la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, dopodichè nei prossimi giorni su http://www.aboliamole.it/ sarà on line l'elenco dei banchetti e dei gazebo organizzati in tutte le Province d'Italia. Basta!!! E' ora di passare dalle chiacchiere a fatti!

1 commento:

  1. La notizia è importante e concreta. Ma speriamo che non si crei la solita confusione. Una legge di iniziativa popolare ha un cammino meno agevole di quelle parlamentari.

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