mercoledì 2 marzo 2011

le notizie segnalate da CATERINA

Cassazione: chi cade sul bus va risarcito,
anche se l'autista non ha colpa

ROMA - La caduta sull'autobus va sempre risarcita, anche se l'autista non ha colpa. Lo dice la Cassazione, secondo la quale, in caso di infortuni sul bus, il cittadino ha comunque diritto ad avere una indennità per i danni patiti. Pure se «modesto», data la mancanza di responsabilità del conducente dell'autobus, il risarcimento, comunque, spetta di diritto. In questo modo, la Sesta sezione civile ha convalidato il modesto risarcimento accordato al catanese Alfonso G. caduto sul pavimento di un autobus a causa di una brusca frenata. Una caduta che, come riferisce la sentenza 4442, non era da imputare al conducente dell'autobus, che «non aveva la possibilità di tenere una condotta di guida diversa e che era stato costretto a frenare per l'improvvisa invasione della corsia di un motorino cui ha attribuito l'esclusiva responsabilità dell'evento». Ad Alfonso G., comunque, era stata riconosciuta una modesta indennità dalla Corte d'appello di Catania, nel settembre 2009. Il passeggero ha fatto ricorso in Cassazione per chiedere più soldi.

Piazza Cavour ha respinto il ricorso e ha colto l'occasione per ricordare in quali casi operi la presunzione di responsabilità negli incidenti accaduti sull'autobus. «In tema di trasporto di persone - scrive la Suprema Corte - la presunzione di responsabilità di cui all'art. 1681 a carico del vettore per i danni del viaggiatore opera quando sia provato il nesso causale tra il sinistro occorso al viaggiatore medesimo e l'attività del vettore in esecuzione del trasporto, restando viceversa tale presunzione esclusa quando sia accertata la mancanza di una colpa in capo al vettore, come nel caso in cui il sinistro venga attribuito al fatto di un terzo viaggiatore».

Sulla base di questa considerazione, la Cassazione ha fatto notare che la sentenza impugnata «non si è affatto discostata da questo orientamento» visto che il conducente dell'autobus «era stato costretto a frenare all'improvviso». Il passeggero avrà in ogni caso diritto ad un modesto indennizzo per i danni patiti in seguito alla caduta.


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Quando il computer diventa un nemico
e crea problemi alla coppia




Leggiamo insieme questa e-mail di Federico. « Mi chiamo Federico e ho 32 anni. Due anni fa ho iniziato una storia d’amore con una ragazza. Fino a qualche mese fa le avrei scritto “una felice storia d’amore” ora non lo so più. Inizio col dirle che una delle cose che più mi è piaciuta della mia fidanzata era che il computer, internet e tutto ciò che ne deriva, erano per lei, strumenti “utili”, mezzi cioè da usare per lavoro, o per stretta necessità. Dopo di che, c’erano le rispettive famiglie, gli amici, che incontravamo vivendo piacevoli serate e la nostra storia fatta di piccole ma importanti cose quotidiane: andare al cinema, fare una passeggiata, cenare in un ristorante romantico e cose del genere che fanno tutte le coppie. Pensi che la mia ragazza non solo era una delle poche persone non iscritte a Facebook e a nessun’altro sito ma criticava chi, come la maggior parte dei suoi amici, si vantava di riuscire a costruire in breve tempo nuove amicizie con questo o con quello senza aver mai incontrato qualcuno di persona. Sono solo illusioni, ripeteva. Un bel giorno però nasce in lei il desiderio di ritrovare una vecchia amica d’infanzia, che si era trasferita, anni fa, con la famiglia all’estero per lavoro e mai più rivista. Inizia così la prima ricerca via web. Passa del tempo prima che la sua vecchia amica si faccia viva e probabilmente un tempo abbastanza utile per farla appassionare alla navigazione su internet. Il risultato è stato che, la mia ragazza, anche dopo aver ritrovato l’amica ha continuato in quella che è diventata ormai una vera e propria ossessione. Si sono ridotte notevolmente le nostre uscite, le nostre serate sono sempre più corte. Ad oggi le dico che non avrei mai immaginato di ritrovarmi come “rivale” un computer ma purtroppo è così. Ho cercato di parlargliene più volte ma lei mi risponde che sono io quello esagerato. Credo invece che l’esagerata sia lei che perde la cognizione del tempo quando sta davanti al computer. Questo suo atteggiamento toglie molto al nostro rapporto e non vorrei essere costretto a metterla davanti ad una scelta. Lei cosa mi consiglia?».
la risposta di Maurizio Costanzo
Non le nascondo che mi pone davanti ad un quesito difficile perché credo sia complicato far si che una persona abbandoni la “compagnia” di internet. Tra l’altro, so di casi in cui il marito o la moglie hanno preso a navigare insieme pur di non lasciarsi. Questa è una possibilità, l’altra è dire alla sua compagna che, giorno dopo giorno, si sente sempre più solo.

... e voi cosa ne pensate?

Ricordiamoci le 10 principali regole di Found da non trasgredire mai quando si utilizza l'universo social network:
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1) Mai passare più tempo nell'universo online che in quello reale;
2) Il web dà enormi possibilità, ma i social network non vanno utilizzati come valvola di sfogo o un 'confessionale' dove mettere in piazza e a disposizione di tutti i propri problemi o quelli di chi ci sta vicino;
3) Non crearsi un profilo 'nascosto', senza informarne il partner. Quando lo dovesse scoprire sarebbe autorizzato a pensare male sul motivo per cui lo avete fatto e verrebbe meno ogni fiducia;
4) Mai eccedere sul personale, sia per quanto riguarda le immagini e i temi trattati;
5) Pensate sempre bene a ciò che state postando sul vostro spazio o su quello di qualcun altro;
6) Non diventare monotematici e non parlare solo dei social network e dei propri amici virtuali;
7) Condividere con il/la partner i propri interessi e i propri amici all'interno del social network;
8) Se volete 'trasgredire' e utilizzare un social network come terreno di caccia per nuove avventure ricordate sempre che non è così difficile essere 'pizzicati' e che ciò significherebbe rovinare il vostro rapporto;
9) Considerate sempre che chi vi parla dall'altra parte di uno schermo è avvantaggiato: con lui condividete solo le cose belle, mentre con il/la partner reale condividete tutto, anche gli aspetti meno piacevoli della vita di coppia;
10) I social network sono divertenti, stimolanti, consentono di fare nuove conoscenze e ritrovare vecchi amici, ma non dimenticate mai che la vera vita è quella reale, di tutti i giorni. Non cercate mai di sostituirla con quella virtuale e 'finta' di un social network.
Annamaria & Caterina... a dopo

2 commenti:

  1. Una sola parola: ESATTISSIMO !!! Maria.sa

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  2. Grazie per le regole e per gli esempi. Molto utili.

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