domenica 27 febbraio 2011

Le riflessioni di CIPRIANO - "GLI AFFARI SONO AFFARI"


    
Stiamo tutti con il fiato sospeso per quello che sta
accadendo in tutta la fascia Nord Africana, in preda
a sconvolgimenti e sommovimenti di popoli, in gran
parte stanchi dei regimi dittatoriali che in questi
paesi ormai da molti decenni hanno dispoticamente
e tirannicamente esercitato il potere.
In Tunisia Ben Alì è dovuto fuggire, l’antico “faraone”
Hosni Mubarak al potere anche lui in Egitto da lunghi
decenni, è stato deposto e non si sa dove adesso sia
ed in che stato di salute. Adesso tocca al colonnello
Gheddafi , che sta vendendo cara la pelle ed il suo
potere al prezzo altissimo di sangue innocente,
dall’assalto del suo popolo libico ormai stanco della
sua spietata, autoritaria e personalissima gestione
del potere.
Le diplomazie occidentali appaiono impotenti davanti
a quello che sta accadendo, proprio a causa della
personalità di Gheddafi, divenuto con gli anni sempre
più furbescamente socio in affari della comunità
internazionale il regime libico è più impermeabile a
pressioni esterne di quanto lo siano stati Egitto e
Tunisia. Al momento non possiamo assolutamente
immaginare gli sviluppi di questi fermenti e ribellioni,
che si sapranno quando le fiamme si spegneranno
e si capirà effettivamente cosa è successo e le reali
prospettive in campo, compreso quei “simpaticoni”
integralisti che fin ora sembrano stare nell’ombra.
Vorrei in questa sede parlare di casa nostra, della
nostra democrazia che, detto “per inciso e senza
peli sulla lingua” ha sempre realizzato ottimi affari e
intrattenuto egregi nonché singolari rapporti d’affari
con tutti questi dittatori, in verità in buona compagnia
con quasi tutti gli altri paesi europei ...“Pecunia non
olet”,  “Il denaro non puzza” dice chi se ne intende
di soldi; è verissimo che bisogna spesso mettere
avanti tutto gli interessi ed il benessere della
propria nazione e dei propri cittadini, e che bisogna
obbligatoriamente sempre dialogare con i Capi di
Stato e di Governo, soprattutto quelli che hai alle
porte di casa e sono ricchi di gas e petrolio, ma,
non bisognerebbe mai superare certi limiti e confini
con taluni personaggi.
Permettetemi di pescare tra le mie reminiscenze
scolastiche, laddove mi rinviene dalle anse della
memoria, il celebre detto del poeta latino Orazio,
quando affermava in materia che : “Est modus in
rebus: sunt certi denique fi nes, quos ultra
citraque nequit consistere rectum” tradotto in
volgare “C’è una misura nelle cose: vi sono precisi
confini oltre il quale e per primo non esiste il
giusto”. In parole povere “Nelle cose ci vuole
equilibrio, saggezza e normalità”, tutte cose che non
si sono viste per esempio nei rapporti del nostro Capo
di Governo con il libico Gheddafi. Abbiamo ancora
impresso nella mente la recente visita dello
stravagante dittatore in Italia, cavalli bianchi,
gradevoli hostess a pagamento a fingere di studiare
il corano, una lunga serie di strambe esibizioni
pubbliche e private tollerate oltre ogni limite,
all’ombra del suo onnipresente tendone itinerante da
circo equestre.
Molto modestamente, in un articolo su questo blog,
ebbi a dissentire sul modo bizzarro e strampalato di
condurre relazioni internazionali con detto personaggio;
non è assolutamente un caso se gli stessi libici,
stanchi oltre ogni limite, in questi tragici momenti ed
al prezzo di una sanguinosissima guerra civile con
tantissimi morti, stanno cercando di liberarsi di detto
boss.
Non è nostro compito e neanche dovere imporre la
nostra Democrazia (che detto tra noi non è
assolutamente esente da critiche) ad altri popoli,
laddove invece sarebbe saggio, insieme agli inevitabili
affari economici, avere una risoluta fermezza o
freddezza avverso comportamenti e situazioni non
tollerabili.
Intanto mentre da noi ci si interroga intimoriti sulla
probabilità che enormi masse di profughi sbarchino
sulle nostre coste siciliane, l’Europa si guarda bene
dal cercare congiuntamente e velocemente delle
soluzioni sagge e caritatevoli verso questi rifugiati,
nonché una linea di grande fermezza avverso quegli
stati dittatoriali e violenti; ma non è cosa nuova o di
oggi che la tanto decantata Europa Unita rassomiglia
invece sempre più a quella famiglia numerosa,
borghesuccia e benestante dove tutti hanno, chi più
chi di meno, la puzza sotto il naso e si fanno
scrupolosamente ognuno gli affari propri.
D’altronde …Les Affaires sont les affaires,
…Miei cari amici!

       Cipriano



 Annamaria... a dopo

1 commento:

  1. Ecco l'amico Cipriano il fustigatore. Hai ragione, ma lo sai che gli schemi della politica e degli interessi sono diversi da quelli morali. Perché dobbiamo sempre prendercela con la solita Italia?

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